[lid] “L’Europa nasce per gestire l’agricoltura ma credo stia tradendo il suo mandato. Perché nella ricerca di rendere tutto regolabile e standardizzato, per disciplinare ogni atteggiamento e ogni attività dell’uomo, si rischia di generare un mostro”. Così il presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, Mirco Carloni, durante l’incontro “Il vino e l’Europa” che si è tenuto al Vinitaly, a Verona.
“Con i trattati di Roma si parlava di un sogno da creare insieme, un mercato unico. Quel sogno non deve diventare un incubo – prosegue – Per noi il vino non è soltanto una bevanda alcolica e, quindi, non può essere trattato come vorrebbe l’Irlanda. È profondamente legato alla nostra cultura più antica, della tradizione. E quindi non può essere classificato in modo rigido come si vorrebbe fare per tutti i prodotti. Noi siamo in Europa da protagonisti”.
“Anche con la direttiva sugli imballaggi si vogliono dare regole tutte uguali per mortificare chi ha un po’ più di estro, chi utilizza anche il packaging come marketing. Perché in questa direttiva si parla di riuso del contenitore. Ma se non stiamo attenti a voler rendere tutto sostenibile, rischiamo di essere inconsapevolmente responsabili della fine di un mondo che è quello della cultura”, conclude Carloni.