
(AGENPARL) – gio 23 marzo 2023
La loro consacrazione è avvenuta prima all’estero che in Italia. John Oyebode (Tennistavolo Sassari) e Gaia Monfardini (Tennistavolo Castel Goffredo) nel 2022 hanno conquistato la loro prima medaglia internazionale insieme, l’argento al WTT Feeder Düsseldorf II. Oggi al PalaPirastu di Cagliari è arrivato il primo titolo assoluto condiviso, che per entrambi è stato il secondo in totale, dopo quelli nei doppi femminile con mamma Tan Wenling e maschile con Jordy Piccolin dello scorso anno a Biella.
Da teste di serie n. 2 hanno battuto negli ottavi per 3-0 (11-7, 12-10, 11-6) I n. 5 Antonio Giordano (Tennistavolo Casamassima 2020) e Sofia Minurri (Tennistavolo Torino), nei quarti per 3-0 (11-9, 11-7, 11-9) i n. 7 Marco Rech Daldosso (Aeronautica Militare) e Le Thi Hong Loan (ASV TT Südtirol) e in semifinale per 3-0 (12-10, 11-8, 11-3) I n. 3 Jordy Piccolin (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre) e Debora Vivarelli (Centro Sportivo Esercito). In finale hanno prevalso per 3-1 (7-11, 11-7, 11-5, 11-8) sui n. 4 Antonino Amato (Marcozzi Cagliari) e Nikoleta Stefanova (CIATT Prato), autori dell’eliminazione nell’ordine per 3-0 (11-6, 11-7, 11-1) dei n. 13 Mattias Mongiusti (Milano Sport Tennistavolo) ed Elisa Armanini (TT Torino), per 3-1 (8-11, 11-4, 11-8, 11-4) dei n. 5 Carlo Rossi (Marcozzi Cagliari) e Nicole Arlia (TT Castel Goffredo) e per 3-1 (11-9, 10-12, 11-9, 11-9) dei n. 8 Alessandro Baciocchi (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre) e Arianna Barani (CIATT Prato), che nei quarti avevano compiuto l’impresa di costringere alla resa per 3-2 (11-9, 6-11, 2-11, 11-8, 14-12) sui n. 1 e campioni in carica Niagol Stoyanov (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre) e Giorgia Piccolin (Centro Sportivo Esercito).
Medaglia d’argento per Amato e Stefaniova e bronzo a pari merito per Piccolin e Vivarelli e Baciocchi e Barani.
In finale Amato e Stefanova sono scattati sul 4-0 e hanno sempre mantenuto un margine ampio, procurandosi cinque set-point (10-5) e sfruttando il terzo. Alla ripresa del gioco hanno insistito (3-0), sono stati rimontati (4-4) e dal 5-5 Oyebode e Monfardini sono passati a condurre (9-5) e hanno chiuso i conti.
Nel terzo parziale Johnny e Gaia hanno dominato e hanno avuto sette set-point (10-3), andando a segno al terzo. Dopo il cambio di campo ancora loro hanno recuperato da 0-2 a 7-2, sono stati rimontati (7-6) e sono ripartiti e sono saliti a due match-point (10-8), abbracciandosi al primo.
«È da un po’ – spiega Monfardini – che facciamo il misto insieme e finalmente siamo riusciti ad arrivare a questo traguardo, che stavamo inseguendo e sognando. Finora non eravamo riusciti a tirare fuori ciò che avevamo in testa e questa volta è andata bene. Stamattina Johnny mi ha mandato un messaggio d’incoraggiamento che diceva “Oggi andiamo a vincere” e incredibilmente ce l’abbiamo fatta. Siamo molto felici e io guardo anche al futuro e ritengo che possiamo ottenere anche altri obiettivi importanti internazionali. Domani ci sarà il singolare e vedo già dai gironi che sarà molto duro. Farò un passo alla volta, bisognerà non guardare nula, solo la pallina».
Per Oyebode «puntavamo alla vittoria. Giocare insieme da qualche anno ci ha aiutato a crescere insieme. Oggi ha funzionato tutto. Io e Gaia siamo molto amici anche fuori dalla palestra e questo aspetto ci aiuta molto quando siamo in campo. La finale è stata molto tosta, perché sapevamo che Nikoleta e Antonino giocano molto bene il doppio. Abbiamo perso il primo set ed eravamo sotto nel secondo per 4-1, poi è cambiato tutto e abbiamo lottato fino alla fine. La chiave è stata che volessimo vincere a tutti i costi. Ho soltanto un po’ di rammarico per il doppio maschile, ma alla Leonardo e Matteo Mutti sono stati più lucidi di me e Jordy (Piccolin, ndr) e quella partita avrebbe anche potuto finire prima. Misarebbe piaciuto andare almeno in finale. Riguardo al singolare, non sono qui per fare la comparsa, vedremo».
Fonte/Source: https://www.fitet.org/news/attivita-nazionale/17456-prima-vincenti-all-estero-e-poi-in-italia,-primo-oro-assoluto-nel-misto-per-oyebode-e-monfardini.html