
(AGENPARL) – sab 11 marzo 2023 RDC, LICHERI (M5S): GOVERNO LO CAMBIA PER FARE CASSA SUI POVERI
ROMA, 11 MARZO 2023 – “Mesi fa avevamo scommesso pubblicamente che per sostituire il reddito di cittadinanza avrebbero scritto un altro reddito di cittadinanza, con una sola differenza: un sistema per fare cassa con i soldi del contrasto alla povertà. E questo è puntualmente accaduto”. Lo ha detto il senatore del M5S Ettore Licheri in un’intervista a Fanpage commentando la riforma del Reddito di cittadinanza.
“Il Rdc – ha ripreso – ha trovato come ostacolo il mancato potenziamento dei centri per l’impiego. Anche qui, dopo anni di chiacchiere, quelli della maggioranza hanno dovuto fare i conti con la realtà: inizialmente dicevano di volerli escludere, e lasciare alle aziende il capitolo della formazione e dell’assunzione” mentre “se vogliono risolvere il problema della formazione e del reinserimento, devono per forza rafforzarli”.
A tal proposito, per il parlamentare 5S “il problema è stata l’inerzia dei governatori delle Regioni, nonostante ci fosse un miliardo di euro messo a disposizione. Serviva realizzare il piano straordinario di reclutamento di 11.600 dipendenti in più varato dal governo Conte I, ma ad ottobre scorso gli assunti erano circa 4mila. Qualche settimana fa il ministro Calderone ha detto che il male del mercato del lavoro italiano è nella situazione disastrosa dei centri per l’impiego. Io consiglierei di fare una telefonata ai governatori della sua stessa maggioranza, per dire: ‘Avete i soldi, cosa state aspettando a usarli per reclutare gli impiegati che mancano nei centri per l’impiego?'”.
Costruire un’alleanza con il Pd su questo? “In politica contano i fatti – ha risposto Licheri -. Aspettiamo il Pd, vediamo cosa farà su temi autenticamente progressisti: salario minimo, le armi nella crisi ucraino-russa, il reddito di cittadinanza, la transizione ecologica. Sono queste le prove che potranno dirci se il Pd ha effettivamente tracciato un solco di discontinuità rispetto al Pd liberista del passato e adesso ha a cuore ha agenda che non è quella di Draghi ma un’agenda sociale” ha concluso.