
(AGENPARL) – ven 17 febbraio 2023 Simona Meloni (Pd) chiede all’assessore Luca Coletto di “essere coerente
con le posizioni espresso in Veneto”
(Acs) Perugia, 17 febbraio 2023 – “L’assessore alla Sanità, Luca
Coletto, dimostri che la sua coerenza valica i confini delle regioni, così
come il suo impegno politico, e consenta l’estensione delle procedure
di procreazione assistita nelle strutture pubbliche fino a 46 anni, o meglio
ancora, fino a 50, così come lui stesso ha consentito quando era assessore
regionale in Veneto ”. Lo chiede il capogruppo regionale del Partito
democratico, Simona Meloni, ricordando gli atti ispettivi e di
indirizzo rivolti in passato alla Giunta di Palazzo Donini per raggiungere
questo obiettivo.
“Nell’ottobre 2021 – ricorda Meloni – il Consiglio regionale ha approvato
la risoluzione per impegnare la Giunta a elevare i limiti a 46 anni, come da
disposizioni governative. L’Umbria non prevede l’eterologa ma soltanto la
procreazione assistita omologa, nonostante le stesse disposizioni del 2017 lo
prevedano. L’impegno era anche quello di implementare e potenziare i
servizi della relativa struttura, ora trasferita all’ospedale di Pantalla.
Il 25 ottobre del 2022 ho nuovamente chiesto, con un’interrogazione,
aggiornamenti sulla questione e mi è stato risposto che entro la fine
dell’anno la Giunta avrebbe recepito l’atto per l’introduzione dei test
prenatali e avrebbe rivisto anche i criteri per la procreazione medicalmente
assistita attraverso la costituzione di una apposita commissione per ampliare
la platea dei beneficiari”.
“Il 2023 è ormai iniziato e inoltrato ma agli impegni non sono seguiti
fatti concreti. Appare allora opportuno ricordare all’assessore Coletto
quanto lui stesso sosteneva nel 2011, poco prima di portare il limite di età
per la procreazione assistita a 50 anni. Pur trovandosi in Veneto, dove forse
valgono norme ed approcci etici differenti, egli presentò quell’estensione
del limite anagrafico come ‘un segno di civiltà alle coppie ed alle donne
che si trovano in un’età ancora feconda seppur un po’ avanzata’.
Ebbene, ‘le pesanti problematiche psicologiche che possono colpire una
donna (ma anche un uomo) che, pur in età feconda, non riescono a generare un
figlio’ a cui l’assessore faceva riferimento deve essersele dimenticate,
visto che non ha ritenuto di dover procedere con una analoga estensione anche
per i miei corregionali. Lo invito dunque a dare seguito agli impegni e alle
posizioni assunte, affinché le sue promesse possano essere onorate”.
RED/mp
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/74657
Notiziario Regione Umbria News: http://goo.gl/xvFFdO