
(AGENPARL) – ven 18 novembre 2022 I dati sulle interdittive antimafia, triplicate nell’ultimo anno, danno contezza dell’ottimo e produttivo lavoro che la Prefettura di Reggio Emilia sta svolgendo su questo importante fronte della quotidiana battaglia che nel nostro territorio si combatte a favore della legalità.
E’ un impegno serio e costante, di cui ci complimentiamo con il prefetto Iolanda Rolli, che non può essere in alcun modo sminuito e che ha sempre visto, e sempre vedrà, tutte le istituzioni e l’intera comunità provinciale unite nella lotta alle mafie e all’illegalità. Un lavoro che, per la Provincia di Reggio Emilia, parte da lontano, dal primo protocollo contro il lavoro nero e l’evasione contributiva nei lavori pubblici sottoscritto con i Comuni nel 2004, a cui nel tempo si sono aggiunti – con il fondamentale sostegno della Prefettura – quelli sulla regolarità nei cantieri, sugli appalti pubblici, sull’edilizia privata e l’urbanistica, fino all’Ufficio associato per la legalità e, appunto, al nuovo progetto del ‘badge di cantiere’di cui ieri è stato annunciato il concreto avvio.
A questo insieme di strumenti operativi, si aggiunge l’opera di conoscenza, consapevolezza, sensibilità e attenzione in tema di legalità – che pure ha prodotto nel tempo risultati importanti – che vede costantemente impegnati istituzioni, cittadini, scuole, sindacati, ordini professionali, associazioni e terzo settore.
Nel complimentarmi ancora con la Prefettura per il grande lavoro svolto anche sul fronte delle interdittive antimafia, intendo assicurarle il pieno sostegno da parte delle istituzioni nell’azione di contrasto ad atteggiamenti mafiosi ed illegalità, consapevoli che – come le indagini di magistratura e forze dell’ordine e le cronache giudiziarie ci ricordano – questo quotidiano lavoro deve continuare a coinvolgere l’intera nostra comunità.
Noi sappiamo da che parte stare: dalla parte della legalità, della giustizia e del lavoro compiuto dal prefetto Rolli.
Prima di denigrare il lavoro altrui sarebbe buona cosa dimostrare – non a parole, ma con fatti concreti – di saper condurre l’istituzione che ci si propone di amministrare all’affrancamento definitivo da un recente passato che ha condotto a due anni di commissariamento per infiltrazioni legate alla criminalità organizzata.
È giusto, inoltre, sottolineare che, a chi è colpito da interdittiva, la legge già fornisce strumenti idonei a ricorrere, tutelarsi e dimostrare il proprio eventuale buon operato.
Non c’è dunque alcuna necessità di ergersi a difensori del popolo, evocare una sorta di giustizia “fai da te” e tanto meno “processi in piazza”, metodi che poco si addicono a chi si propone di ricoprire una carica pubblica.
E allora, consci che non si debba mai generalizzare imputando fenomeni degeneri alla totalità di una comunità, vogliamo unirci al sincero augurio espresso in questi giorni dal commissario prefettizio al comune di Cutro Girolamo Bonfissuto nella sua lettera di commiato alla cittadinanza: “Il bene che giustamente si auspica per questo futuro (..) non potrà essere certo dono del caso(..). Mi sento perciò di invitare tutti i cittadini di Cutro ad affidarsi ad amministratori prima di tutto onesti, ma anche capaci e preparati,(..) che diano sicuro affidamento di avere le mani libere, nelle scelte amministrative che andranno ad operare, da quelle consorterie criminali che troppo spesso in passato hanno preteso, riuscendovi, di piegare l’attività degli apparati comunali ai loro esclusivi interessi”.
Giorgio Zanni
Presidente della Provincia di Reggio Emilia
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