
(AGENPARL) – mer 16 novembre 2022 COMUNICATO STAMPA
L’UNIVERSITÀ DI BERGAMO AVVIA IL POLO UNIVERSITARIO PENITENZIARIO
SI RAFFORZA LA COLLABORAZIONE CON IL CARCERE DI BERGAMO
Bergamo, 15 novembre 2022 – Da oggi anche l’Università degli studi di Bergamo potrà vantare il Polo universitario penitenziario, ossia una serie di servizi specificamente rivolti a studenti privati della libertà personale a seguito di un provvedimento dell’autorità giudiziaria. L’iniziativa si pone l’obiettivo di superare le barriere che la detenzione inevitabilmente genera durante la frequenza universitaria. Quando si è in carcere, ad esempio, pagare le tasse online può rappresentare un problema, così come recarsi a ricevimento da un docente o contattarlo per avere chiarimenti sul programma di studio. Può essere complesso anche ottenere libri per lo studio se non si ha una famiglia alle spalle in grado di garantire un sostegno economico e un supporto pratico-operativo.
Proprio a risolvere questi problemi concreti mira il Polo penitenziario che vuole garantire un supporto specifico nelle attività accademiche. Si tratta di una delle prime iniziative a cui il magnifico Rettore, Prof. Sergio Cavalieri, aveva posato lo sguardo fin dall’inizio del suo mandato: “La creazione del Polo universitario presenta indubbiamente un alto valore sociale e proietta l’Università di Bergamo fra quei pochi Atenei – 24 ad oggi – che offrono tali servizi. Entrerà così nella Conferenza Nazionale dei Poli Universitari Penitenziari (Cnupp), nata nel 2018 e negli anni divenuta centro di riferimento anche per tutte le attività riguardanti ricerca e terza missione in tema di carcere. Si tratta dunque di un’importante formalizzazione che valorizza l’oramai trentennale impegno dell’Università in questo ambito con numerose attività realizzate in istituto – laboratori di didattica, seminari, convegni, rappresentazioni teatrali – caratterizzando in senso sociale il nostro impegno sul territorio”.


