
(AGENPARL) – mer 09 novembre 2022 CONTRO LA DIRETTIVA BOLKESTEIN
PER IL RINNOVO DELLE CONCESSIONI
PER SALVARE IL LAVORO AMBULANTE IN ITALIA
ANA-UGL lancia un grido d’allarme e chiede al nuovo Governo ed alle Forze Politiche tutte di farsi carico della “questione ambulante” in Italia. Una categoria dimenticata dalle Istituzioni, che – secondo i dati ufficiali dell’Osservatorio sul Commercio del Ministero dello Sviluppo Economico – ha subito in soli cinque anni la chiusura di circa 20.000 piccole attività. Ciò a causa della concorrenza dovuta all’espansione delle vendite on-line, all’insediamento incontrollato della Grande Distribuzione e dei Centri Commerciali, della crisi provocata dalla pandemia, dai lockdown e dalle chiusure incontrollate di fiere e mercati, ed infine dalla perdita di potere di acquisto delle famiglie e dall’aumento dei costi di carburante e di gestione.
Ma pesa sulla categoria una profonda incertezza sul futuro delle concessioni, a causa di molti Comuni (Roma, Milano, Olbia, Aosta, Catania, Potenza e del basso Lazio) che hanno deciso proroghe delle concessioni al 2023 in forza di sentenze dei TAR Lazio e Sardegna che noi di ANA- UGL abbiamo appellato al Consiglio di Stato.
Queste proroghe al 2023 non sono stabilite da nessuna Legge ed anzi si pongono contro le decisioni di ben cinque Governi (Renzi, Gentiloni, Conte 1, Conte 2 e Draghi) che hanno tutelato gli ambulanti dalla Direttiva BOLKESTEIN e li hanno esclusi dall’ambito applicativo della stessa. Queste decisioni si pongono contro le decisioni dei Governi a tutela delle politiche sociali ed occupazionali e provocano danni persino alle filiere produttive che vivono dei mercati e delle fiere.
Noi difendiamo le leggi che hanno escluso gli ambulanti dalla Direttiva Bolkestein dal 2018 e che, nel 2020, hanno stabilito il diritto al RINNOVO DELLE CONCESSIONI di 12 anni, previa verifica dei requisiti e con limiti di concentrazione in capo ad un medesimo soggetto giuridico.
Ma per aiutare gli ambulanti a superare la crisi c’è bisogno di una politica e di una adeguata attenzione verso di loro da parte del nuovo Governo.