
(AGENPARL) – ven 28 ottobre 2022 RISCHIO IDROGEOLOGICO, MARCHETTI (LEGA): “REGIONE METTA IN CAMPO L’ESERCITO: GARANTIREBBE MANUTENZIONE FIUMI E ARGINI E SAREBBE UTILE ANCHE PER ESERCITAZIONI”
BOLOGNA, 28 OTT – “Contro il rischio idrogeologico del territorio emiliano-romagnolo, la Regione avvii un collaborazione con l’Esercito che preveda interventi ad esempio di contrasto ai dissesti del terreno e di protezione civile. Spesso frane e smottamenti, danneggiano anche infrastrutture, causando disagi che si ripercuotono a lungo, perché magari le Istituzioni non individuano i fondi necessari nel breve periodo. Coinvolgendo l’Esercito, che ha uomini e mezzi, si potrebbe mettere in campo una forza lavoro ulteriore”.
Lo chiede in un’interrogazione il consigliere regionale della Lega, Daniele Marchetti, che ricorda come la proposta sia già stata oggetto di dibattito nella passata Legislatura, che si concluse con una risoluzione a sua prima firma approvata a maggioranza.
“Inoltre, l’Esercito potrebbe utilizzare i fiumi e gli argini per esercitazioni di protezione civile, così facendo garantirebbero ai medesimi anche una buona manutenzione” aggiunge il leghista.
Il 22 ottobre 2015 – ricorda l’atto ispettivo – venne approvata la Risoluzione numero 1349 avente ad oggetto l’indirizzo ad attivare processi di confronto con i vertici militari al fine di promuovere nuove e fruttuose collaborazioni a vantaggio e tutela della cittadinanza e del territorio nell’ambito in particolare della prevenzione dei dissesti idrogeologici e degli interventi di protezione civile.
“Poiché l’opportunità offerta da Protocollo d’Intesa tra le parti potrebbe avere un enorme valore sia per l’Esercito Italiano, sotto il profilo della formazione dei militari, che per la Regione Emilia-Romagna per garantire ai propri cittadini territori sempre meno soggetti a dissesti idrogeologici”, Marchetti chiede alla Giunta conto “dello stato attuale della “mission” che la Risoluzione 1349 aveva attivato e quali risultati abbia raggiunto” e “se l’attuale Giunta intenda proseguire il lavoro svolto dalla precedente”.
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