
(AGENPARL) – mer 26 ottobre 2022 LA D.I.A. SEQUESTRA BENI PER UN VALORE
DI OLTRE DIECI MILIONI DI EURO AD UN ESPONENTE DELLA
‘NDRANGHETA
La Direzione Investigativa Antimafia, articolazione del Dipartimento della Pubblica
Sicurezza, ha sequestrato in esecuzione di un provvedimento di prevenzione emesso
d’urgenza dal locale Tribunale su proposta del Procuratore della Repubblica Distrettuale
Antimafia di Bologna, beni mobili ed immobili e società, per un valore complessivo stimato
‘ndranghetistica, attivo nei territori di Reggio Emilia, Parma, Modena e Piacenza e
storicamente legato alla cosca Grande Aracri di Cutro (KR).
Il proposto, trasferitosi dal 1977 nel capoluogo emiliano ove ha cointeressenze in imprese
“Aemilia” unitamente ad altre 202 persone per il delitto di cui all’art. 416 bis c.p. in quanto
appartenente alla citata organizzazione criminale ed è attualmente detenuto.
La figura del proposto ha assunto particolare rilievo per il fondamentale ruolo di raccordo
svolto tra la cosca mafiosa ed esponenti delle Istituzioni locali consentendo in tal modo il
rafforzamento e l’espansione economica del sodalizio.
Il decreto di sequestro ha interessato n. 57 immobili tra cui una villetta di pregio a Reggio
Emilia, capannoni industriali e terreni situati in Emilia Romagna e Calabria, n. 1 società
immobiliare, n. 5 mezzi commerciali e autovetture ed oltre 50 rapporti bancari accesi in
numerosi istituto di credito.
Il Tribunale già nel 2020 aveva disposto la misura della Sorveglianza Speciale di P.S. per la
durata di 5 anni da eseguirsi dopo l’espiazione della condanna di 10 anni ed 8 mesi
Bologna, 26 ottobre 2022