
(AGENPARL) – sab 17 settembre 2022 DL AIUTI, TURCO (M5S): PROVVEDIMENTO INSUFFICIENTE, MANCANO RISORSE STRAORDINARIE E SOLUZIONI STRUTTURALI
ROMA, 17 settembre – “Nel decreto Aiuti ter sono state accolte alcune proposte del Movimento 5 Stelle che erano state colpevolmente ignorate in precedenza. Ma questo nuovo provvedimento nel complesso si rivela, come gli altri, gravemente insufficiente. Contiene aiuti, come i 150 euro una tantum, inadeguati a dare vero respiro a decine di milioni di cittadini e imprese che non sanno come affrontare questa impennata delle bollette e dei prezzi per il caro vita. Tutte le risorse stanziate dal governo Draghi derivano dalle maggiori entrate fiscali, quindi sono soldi versati in tasse da chi sta subendo i danni dell’inflazione. E’ una scelta precisa del governo che, assumendo una linea di politica economica restrittiva e improntata al rigore finanziario dei conti, ha deciso di non ricorrere a risorse straordinarie. E’ una prospettiva che non condividiamo e che rischia di aggravare una situazione già drammatica. Serve uno scostamento di bilancio per finanziare con debito buono e nuovi strumenti di bilancio un piano straordinario di misure sociali e strutturali. Non possiamo continuare a elargire risorse una tantum senza ottenere soluzioni ma solo per calmierare per qualche giorno i prezzi dell’energia. Tra le misure strutturali chiediamo soprattutto un Superbonus Energia per consentire alle piccole e medie imprese di autoprodursi energia rinnovabile di cui hanno bisogno godendo di un credito d’imposta cedibile e variabile tra l’80% e il 110%.
Bisogna fissare prezzi dell’energia amministrati a livello nazionale, come hanno fatto Spagna e Portogallo. Per alleviare le sofferenze di famiglie e tutelare i consumi, occorre ridurre il cuneo fiscale, azzerare progressivamente l’IVA sui beni primari e introdurre il salario minimo legale di 9 euro lordi l’ora.
Ancora: chiediamo l’aumento della tassazione sugli extra profitti delle imprese energetiche, così come il recupero dei 9 miliardi di euro per quelle imposte non pagate dalle stesse a causa di una norma scritta male dallo stesso governo. Su questo attendiamo risposte che il Presidente Draghi non ha ancora fornito. Da febbraio il M5S propone un Energy Recovery Fund, che significa avere a livello europeo investimenti straordinari in rinnovabili, revisione della formazione dei prezzi europei dell’energia, acquisti e stoccaggi comuni per il gas e anche il tetto al prezzo del gas, oltre che la differenziazione dei prezzi dell’energia. Il governo non ha ottenuto alcun risultato in Europa né ha mostrato la determinazione necessaria per ottenerlo.
Ieri, infine, il Presidente Draghi ha spiegato in cosa consiste l’agenda del suo governo: gli aiuti deboli, una tantum e inadeguati messi in campo finora e un passo indietro dello Stato che, come ha detto lo stesso premier, non fa la crescita che invece sarebbe un compito degli italiani. Insomma, niente misure anticicliche da parte sua. Si tratta di una visione neoliberista e austeritaria che il Movimento 5 Stelle contrasta fermamente. La nostra invece è una proposta progressista, coraggiosa, di giustizia sociale che intende invertire il trend della crisi e aiutare concretamente i cittadini e le imprese che ne hanno urgente bisogno. Come abbiamo già fatto nel 2020”.
Così il senatore Mario Turco, vice presidente del Movimento 5 Stelle.
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