
(AGENPARL) – mer 31 agosto 2022 Carceri: Dal Mas (FI), 60 suicidi indicatori di emergenza, doveroso intervenire
30% popolazione detenuta è in attesa di sentenza definitiva
“Sessanta suicidi nelle carceri in otto mesi: da gennaio ad oggi 57 detenuti e tre agenti di Polizia penitenziaria si sono tolti la vita. Numeri che non possono essere ignorati. Persino banale affermare che il Paese sta affrontando gravi emergenze di altra natura, ma un impegno non esclude l’altro: siamo di fronte a una battaglia di civiltà che può e deve essere condotta di pari passo alle altre. Nell’esprimere solidarietà a Rita Bernardini, che con tenacia e coraggio tiene alta l’attenzione su questo problema. Al 31 luglio scorso gli istituti penitenziari italiani contavano 54.979 detenuti a fronte di una capienza di 50.909. Quasi 4mila in più, senza contare le strutture temporaneamente inagibili. Strutture insufficienti e spesso vetuste e la carenza di organico della Polizia penitenziaria stanno rendendo le carceri luoghi di riabilitazione, ma un inferno per chi vi è costretto e per chi ci lavora. Urge intervenire, e non solo pensando a nuove case circondariali, ma tenendo fermi due principi cardine: il garantismo che prevede che non si è colpevoli fino a sentenza definitiva e la funzione riabilitativa della pena. Perché, vale la pena ricordare, dei quasi 55mila detenuti ben il 30% – pari a oltre 15mila persone – è reclusa in attesa di sentenza definitiva. La via maestra è proseguire sulla strada indicata dal ministro Cartabia con giustizia riparativa ed estensione delle misure alternative alla detenzione, limitano inoltre l’abuso della custodia cautelare in carcere, facendo chiarezza sulla disponibilità dei braccialetti elettronici e incrementando l’organico della Polizia penitenziaria. Coniugare le esigenze di sicurezza della comunità con il rispetto dei diritti civili per attuare i principi costituzionali è possibile, ed è una battaglia né di destra né di sinistra, ma di civiltà”.
Lo scrive Franco Dal Mas, senatore di Forza Italia e componente della commissione Giustizia.