
(AGENPARL) – mar 09 agosto 2022 ELEZIONI: MOLES, NOI AFFIBABILI, A SINISTRA ACCOZZAGLIA CHE FA TERRORISMO PSICOLOGICO
“La nostra è una alleanza con un programma comune fra alleati, niente a che vedere con l’accozzaglia che si tenta di mettere insieme contro di noi”.
Così Giuseppe Moles, Sottosegretario all’Editoria e Vice presidente dei Senatori di Forza Italia in una intervista ad “Avvenire”.
Dopo la fine del governo Draghi, è stato difficile tornare all’alleanza di centrodestra? “No, è stato semplice confermare l’accordo di centrodestra che vede la coalizione fondata da Silvio Berlusconi unita da 28 anni, mentre dall’altra parte c’è un’accozzaglia che si vorrebbe tenere unita agitando lo spauracchio della destra, facendo uso del peggiore trasformismo”. “Divergenze ci sono state e ce ne saranno ancora come è giusto, perché ogni partito del centrodestra è distinto dagli altri, ma non distante. Ognuno ha la sua storia ed il suo credo, che però sono stati e sono conciliabili con gli altri. Anche sui collegi è stata trovata un’intesa. Noi siamo la componente che, aderendo al Ppe, garantisce l’europeismo, l’atlantismo, il garantismo e lo spirito liberale dell’intera coalizione. Quanto ai punti qualificanti, sono tanti, ma voglio ricordare ad esempio la flat tax, che è nel nostro programma sin dal 1994”. Sulla giustizia “siamo sempre stati per una riforma che preveda una ‘giustizia giusta’ attraverso processi veloci e certi. Nel processo civile ce n’è bisogno anche a tutela della nostra economia. Non è possibile che i cittadini e le imprese aspettino decenni per ottenere giustizia o per una autorizzazione. Ne va anche della credibilità del nostro sistema Paese in relazione agli investimenti stranieri”. Non si rischia di allentare il cronoprogramma legato ai fondi del Pnrr? “Non c’è nessun rischio. Draghi lo ha chiarito, la prima e la seconda tranche e l’intera procedura sono state messe in sicurezza, la sinistra al riguardo fa solo del terrorismo psicologico”. Sull’editoria che bilancio fa? “Rivendico più di tutto la normativa a tutela del copyright che garantisce e assegna un giusto compenso ad autori ed editori per l’uso dei contenuti da parte del web. Inoltre saranno portati a termine gli impegni del fondo straordinario per l’editoria relativi al 2022, che rientrano negli affari correnti per cui il governo resta in carica. Un settore, quello di cui mi occupo, su cui continuerò a impegnarmi, perché da liberale considero cruciale il tema della libertà ed il pluralismo dell’informazione”.