
(AGENPARL) – Roma, 25 luglio 2022 – “È incredibile come chi abbia fatto cadere il Governo, facendo mancare la propria fiducia in un momento storico così drammatico, abbia ora la sfacciataggine di chiedere allo stesso Esecutivo di sostenere il comparto agricolo nazionale e cerealicolo in particolare. Alle boutade e agli annunci in pieno stile Berlusconi del senatore De Bonis, preferiamo concentrarci sui fatti per venire incontro alle tante necessità del comparto cerealicolo oggi in forte difficoltà a causa dell’aumento dei costi e del calo delle rese“. Lo dichiara il deputato Luciano Cillis, esponente di ‘Insieme per il Futuro’ della commissione Agricoltura della Camera.
“C’è chi è abituato a parlare e chi a trovare soluzioni – aggiunge – Se la Commissione Sperimentale Nazionale è stata avviata per il frumento duro è solo grazie alla tenacia e alla caparbietà dell’ex Sottosegretario L’Abbate, collega in Commissione a Montecitorio e di ‘Insieme per il Futuro’ che abbiamo sostenuto sempre, anche nei momenti più difficili che hanno portato alla nascita della Cun Grano Duro”.
“A questo strumento, si somma quello di ‘Granaio Italia, divenuto norma grazie ad un mio emendamento nonostante i ripetuti attacchi delle destre – prosegue Cillis (Ipf) – I cerealicoltori avranno così la possibilità di una formazione del prezzo sempre più trasparente e frutto di ragionamenti e contrattazioni che possono basarsi su dati reali. L’Italia, al contempo, proprio come ci richiedere ora l’Unione europea a fronte del conflitto in Ucraina, si doterà di un termometro che illustrerà l’andamento delle produzioni cerealicole che si spostano sul territorio nazionale”.
“Con il Dl Aiuti, alla Camera siamo riusciti ad estendere anche per il secondo trimestre 2022 i crediti d’imposta a fronte dell’aumento del costo del gasolio per il comparto pesca – continua il parlamentare di ‘Insieme per il Futuro’ – Fosse in piedi il Governo, avremmo continuato la battaglia per estendere la misura anche alle imprese agricole che devono fronteggiare le conseguenze della crisi idrica. Purtroppo, alcune forze politiche, come quella di De Bonis, hanno preferito in maniera scellerata fermare il Paese per passare all’incasso elettorale infischiandosene di imprese, famiglie e lavoratori” conclude Cillis.