
(AGENPARL) – mer 06 luglio 2022 [Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui](https://confagritorino.musvc2.net/e/r?q=O9%3dD8O0O_6vmv_G6_Bwgu_LB_6vmv_FAuXBV3e.sHuEzN0.93H_Bwgu_LBt_Mkyd_WzN2G.uO4S_Bwgu_LB_6vmv_GAzAz_Mkyd_XxL_6vmv_FA_Bwgu_LB8TzezH_Bwgu_M02T10._6vmv_G9HM3RH-BEez_Nexj_Yr8-_Bwgu_M7EGw.C-_6vmv_FaH_Nexj_YrK0_Nexj_XJLHfK-BuXz_Mk6u7oyd_Xud-tTwZz_Mkyd_XxV8KHtQqg%269%3dEWTWMd%26x%3dI9NF9F.IyP%26wN%3dOcFW%266%3dW%262%3dXNWE%26J%3dMcKb%26D%3dWGYReMeSWK&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt)
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COMUNICATO STAMPA
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Torino, 6 luglio 2022
Siccità, serve la dichiarazione dello stato di calamità. Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte: “Danni al settore primario per 1,2 miliardi di euro”
“Lo stato di emergenza per siccità decretato dal governo Draghi è un primo passo importante. Adesso è necessario che anche il ministro Patuanelli dichiari l’eccezionalità della calamità perché si possano attivare le misure previste per ristorare i danni del settore agricolo”.
Il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia torna a sottolineare l’esigenza che il governo metta in atto tempestivamente tutte le iniziative utili per contribuire ad alleviare le enormi difficoltà che stanno subendo le imprese agricole a causa della carenza idrica, dalla riduzione dei raccolti all’aumento dei costi di produzione condizionati dai rincari del prezzo dei carburanti e dell’energia.
“I nostri tecnici sul territorio, una rete di 40 agronomi, forestali, periti agrari, agrotecnici, veterinari – spiega Enrico Allasia – hanno elaborato una proiezione dei danni della siccità: risulta già compromessa oltre il 30% della produzione lorda vendibile. Al netto di eventuali ulteriori aggravamenti che potrebbero riscontrarsi qualora si registrasse un’ulteriore prolungata assenza di precipitazioni, i mancati ricavi oggi assommano a 1,2 miliardi di euro solo per il Piemonte, con i maggiori danni sulle produzioni cerealicole di mais, riso, ma anche a livello di frutticoltura, orticoltura e viticoltura”.
Le piogge degli ultimi giorni, che hanno anche portato vento forte e grandine che in alcune zone hanno causato gravi danni, hanno in parte attenuato gli effetti della siccità. “In alcune aree le precipitazioni hanno raggiunto livelli di 40-45 millimetri di acqua – spiega Allasia – che consentiranno la sopravvivenza delle coltivazioni per un paio di settimane, con la speranza che nuove successive precipitazioni possano mitigare gli effetti della siccità. In prospettiva – dichiara Enrico Allasia – dobbiamo impegnarci a costruire, in tempi rapidi, un progetto di potenziamento della rete irrigua esistente di costruzione di nuovi invasi: senza acqua non si può produrre”.