(AGENPARL) – TRIESTE gio 30 giugno 2022 Sacile, 30 giu – “La Regione è grata ai Carabinieri per la
Tutela del Patrimonio Culturale perché con il loro lavoro ci
restituiscono pezzi importanti della nostra storia e delle nostre
radici. Buona è la notizia che ora la Soprintendenza esporrà il
prezioso manufatto recuperato nell’operazione al Museo
Archeologico del Friuli Occidentale di Torre di Pordenone, dove
sarà conservato e valorizzato per la fruizione pubblica, a
disposizione della comunità per motivi di studio e di
arricchimento culturale”.”.
Lo ha affermato l’assessore regionale alla Cultura Tiziana
Gibelli in occasione della consegna ufficiale alla Soprintendenza
Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia di
una spada medievale sequestrata in un’abitazione privata di
Sacile nel maggio 2017 dai militari del Reparto dell’Arma dei
Carabinieri specializzato nelle attività di prevenzione e
repressione dei reati commessi ai danni del patrimonio culturale.
L’operazione è stata presentata nei dettagli nel salone d’onore
di Palazzo Ragazzoni di Sacile alla presenza del sindaco Carlo
Spagnol, del Comandante Provinciale Carabinieri Luciano
Paganuzzi, del Comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio
Culturale (TPC) di Udine Lorenzo Pella e della funzionaria della
Soprintenza Serena di Tonto, in rappresentanza della dirigente
Simonetta Bonomi.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di
Pordenone e condotta anche grazie alla collaborazione della
Stazione Carabinieri di Sacile, è culminata in una perquisizione
domiciliare che ha portato a rinvenire, oltre all’arma bianca,
numeroso materiale archivistico, tra cui due tomi risalenti al
XVIII secolo, un documento manoscritto e cinque antifonari
membranacei risalenti al XVI secolo, già restituiti alla
parrocchia di San Nicola Vescovo di Sacile.
La spada era stata rinvenuta dall’illecito possessore nei fondali
del fiume Livenza ed era stata sottoposta ad expertise da parte
della Sabap del Friuli Venezia Giulia, che ne aveva stabilito
l’originalità e il particolare pregio, contestualizzandola nel
territorio sacilese.
L’esemplare, una spada a una mano con elsa a bracci diritti e
pomo a disco decorato a niello databile al XIII secolo, è di
particolare interesse per rarità e fattura – come ha spiegato la
storica dell’arte Angela Borzacconi – ed è stata oggetto di un
accurato restauro sostenuto e diretto dalla Soprintendenza ed
effettuato da una ditta specializzata di Padova.
Il detentore dei beni sequestrati è stato ritenuto responsabile
dei reati di violazione in materia di ricerche archeologiche e
impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo
Stato.
ARC/EP/pph
Fonte/Source: http://www.regione.fvg.it/rafvg/comunicati/comunicato.act?nm=20220630145844005&dir=/rafvg/cms/RAFVG/notiziedallagiunta/&WT.ti=Archeologia:%20Gibelli,%20grazie%20a%20Carabinieri%20per%20recupero%20opere%20preziose&WT.cg_n=Rss&WT.rss_f=Notizie%20dalla%20Giunta&WT.rss_a=Archeologia:%20Gibelli,%20grazie%20a%20Carabinieri%20per%20recupero%20opere%20preziose