
(AGENPARL) – gio 23 giugno 2022 Restituzioni
1989-2022
PROGRAMMA
RESTAURI
INTESA
SANPAOLO
La consapevolezza storica e l’identità stessa
del nostro Paese si fondano sulla conoscenza
e sulla conservazione delle opere d’arte che vi
sono state prodotte o che vi sono conservate.
Ognuna di esse racchiude in sé un brano della
nostra storia, di un passato in cui troviamo le
ragioni del presente e le radici del nostro futuro.
Si tratta di segni dell’uomo, di espressioni
della sua più alta dimensione immateriale che
prendono forma nella materia. Per questo
SALVARE
BELLEZZA
RICONSEGNARLA
FUTURO
è il programma di restauri di opere
d’arte appartenenti al patrimonio italiano,
promosso e curato da Intesa Sanpaolo.
Dal 1989, con
, Intesa Sanpaolo
che necessitano di interventi di restauro.
Curato nei primi dieci anni di attività da
Fernando Rigon, il programma si avvale oggi
della consulenza scientica di Carlo Bertelli
(dal 2000), Giorgio Bonsanti (dal 2013)
oltre
opere restaurate
storici dell’arte coinvolti
oltre
laboratori di restauro coinvolti
oltre
musei, siti archeologici
e chiese beneficiati
edizioni
Dal 1989 al 2022 sono centinaia
i siti archeologici, le chiese e i
musei che hanno beneficiato del
programma, così come i laboratori
qualificati
distribuiti su tutta la
Penisola
incaricati dei restauri e
gli studiosi coinvolti nei cantieri e
nella redazione delle schede storico-
critiche per i cataloghi.
i numeri
edizione
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Con la quindicesima edizione,
a coronamento dei vent’anni di
attività, la mostra delle opere
restaurate diviene itinerante e
si tiene dapprima a Firenze e poi
a Vicenza. Le successive edizioni
vedranno l’organizzazione
delle mostre conclusive a
Napoli, Milano e alla Venaria
Reale, Torino. In linea con la
dimensione internazionale
di Intesa Sanpaolo, per la
prima volta la diciassettesima
edizione include un territorio
europeo, sede di una banca
estera del Gruppo.
Con la decima edizione
la sfera di interventi del
progetto, finora limitata al
territorio veneto, si amplia
includendo la Lombardia, con
la lungimirante prospettiva
di far crescere i cantieri
di restauro, l’interesse e
la collaborazione di enti
ministeriali preposti alla
tutela, coinvolgendo altre
regioni italiane. Dalla
undicesima edizione il
programma diventa biennale.
Restituzioni
diventa sempre più un
fondamentale punto di
riferimento per la ricerca nel
settore del restauro in un
dialogo continuo tra storici,
conservation scientists
restauratori. Intesa Sanpaolo
contribuisce così alla
salvaguardia del patrimonio
storico-artistico del Paese,
con un profondo senso di
responsabilità verso il bene
pubblico.
La prima edizione di
Restituzioni
è accompagnata dal titolo “La
Banca per l’Arte”: espressione
dell’impegno della Banca
Cattolica del Veneto, poi Nuovo
Banco Ambrosiano – oggi
confluito in Intesa Sanpaolo –,
a contribuire alla salvaguardia
e alla valorizzazione del
patrimonio artistico attraverso
un fondo messo a disposizione
per il restauro di opere d’arte
sul territorio veneto e la loro
successiva esposizione a Vicenza,
in Palazzo Leoni Montanari.
numeri a confronto
Dalla prima edizione del 1989,
il programma ha visto crescere
costantemente la partecipazione degli
enti ministeriali e delle regioni coinvolte,
così come il numero delle realtà
beneficiate (siti archeologici, chiese,
musei) che garantiscono la pubblica
fruizione dei beni restaurati. Segno
del successo di un modello virtuoso di
collaborazione tra pubblico e privato.
Restituzioni
si è inoltre aperto verso i
territori europei in cui il Gruppo opera,
sostenendo restauri in Repubblica
Slovacca, Germania e Francia, oltre
a Città del Vaticano e a uno specifico
progetto per il Brasile.
salvaguardia
si è consolidato nel
corso degli anni divenendo un importante punto
di riferimento sul piano nazionale nell’ambito della
tutela del patrimonio artistico del Paese. Le edizioni
hanno visto l’espandersi del territorio di riferimento
e un sensibile incremento del numero delle regioni
italiane e delle soprintendenze coinvolte, oltre al
numero dei luoghi di conservazione beneciati (siti
archeologici, musei, chiese) che garantiscono la
pubblica fruizione dei beni restaurati.
BRASILE
rappresenta uno dei più importanti
programmi di restauro attivi con continuità sulla
scena italiana che ha tra i suoi punti di forza la
Restauro inteso come azione di salvaguardia
del nostro patrimonio artistico e occasione
AZIONE
VOLTA
SALVAGUARDIA
PATRIMONIO
ARTISTICO
NAZIONALE
La scelta delle opere si basa sulle proposte
presentate dagli enti ministeriali, così da garantire
numeri a confronto
Restituzioni
rappresenta
un modello virtuoso di
collaborazione tra pubblico
e privato. Gli interlocutori
privilegiati del programma sono
le soprintendenze, le direzioni
regionali musei e i musei
Restituzioni
rivolge per individuare le opere da
inserire nel programma.
(SOPRINTENDENZE, DIREZIONI REGIONALI MUSEI,
MUSEI AUTONOMI)
ha voluto diversicare
la scelta delle opere da avviare al restauro, spaziando
su manufatti realizzati nei più diversi materiali e offrendo
Le diverse tipologie delle
opere restaurate nel corso di
trent’anni di attività
Nel corso degli anni, il programma è stato
implementato con
: agli
interventi sulle opere mobili si sono aggiunti quelli
realizzati su beni monumentali o inamovibili come,
ad esempio, i mosaici pavimentali paleocristiani
della Basilica di Aquileia, gli affreschi di Lanfranco
della cappella di San Gennaro nel Duomo di
Napoli e la Casa del Manzoni a Milano.
La prima delle edizioni monumentali risale al
1992 quando grazie all’intervento del Banco
INTERVENTI
MONUMENTALI
VALORE
STORICO
ARTISTICO
Un’edizione speciale si è tenuta nel 2009,
ha festeggiato il
raggiungimento dei vent’anni di attività
afancandosi al Ministero della Cultura nel
restauro di una tra le più importanti pagine
del Trecento italiano: gli affreschi giotteschi
dell’Abbazia di Chiaravalle Milanese.
Mosaico pavimentale
della basilica Santa Maria
Assunta, Aquileia (Udine)
Affreschi della cappella
di San Giacomo della basilica
di Sant’Antonio di Padova,
Padova
Lastre dell’abside maggiore
del Duomo di Monza, Museo
e Tesoro del Duomo, Monza
Torre campanaria della
cattedrale di Santa Maria
Annunciata, Vicenza
Affreschi del Cappellone
del Presepe nella basilica di
Santa Caterina d’Alessandria,
Galatina (Lecce)
Portale maggiore della
basilica di San Marco,
Venezia
Dipinti della cattedrale di
Santa Maria Annunciata,
Vicenza
Affreschi della cupola della
cappella del Tesoro di
San Gennaro del Duomo di
Studiolo dantesco, Museo
Poldi Pezzoli, Milano
Torre Civica, Bassano del
Grappa (Vicenza)
Cortile d’onore della Villa
Della Porta Bozzolo,
Casalzuigno (Varese)
Affreschi giotteschi
del tiburio della chiesa
dell’Abbazia di Chiaravalle,
Restituzioni monumentali
affianca il programma di intervento
sulle opere mobili. Un impegno
voluto da Intesa Sanpaolo al servizio
della tutela e della valorizzazione
dello straordinario patrimonio
artistico del nostro Paese.
GLi interventi
Casa del Manzoni, Milano
Vetrata della facciata e della
tribuna nord della Cattedrale
di Santa Maria del Fiore,
Firenze
Arredi dell’Appartamento dei
Quadri Moderni di Palazzo
Reale, Torino
Cripta e abside della chiesa
del monastero di San
Cena di san Gregorio Magno
di Paolo Veronese, Santuario
della Madonna di Monte
Berico, Vicenza
30 anni: Un restauro
monumentale
offre a Vicenza, città che gli ha dato i natali, il
restauro di un capolavoro di Paolo Veronese,
Cena di san Gregorio Magno
, monumentale
dipinto su tela (4,68 x 8,61 m) conservato al
Santuario della Madonna di Monte Berico.
VALORIZZAZIONE
DIVULGARE
CONDIVIDERE
L’attenzione alla comunicazione dei risultati
è anche
edizione, dunque al termine della stagione
dei restauri, le opere sono esposte in mostre
temporanee così da farle conoscere al grande
pubblico. I cataloghi scientici, le guide alle
Cataloghi
Mostre
Le mostre a conclusione di ciascuna edizione si sono svolte
presso gli spazi espositivi di: Palazzo Leoni Montanari a
Vicenza, poi Gallerie d’Italia (1989-2011), Galleria Palatina
di Palazzo Pitti a Firenze (2011), Museo di Capodimonte e le
Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli (2013),
Gallerie d’Italia – Piazza Scala a Milano (2016), Reggia di
Venaria Reale a Torino (2018).
I cataloghi raccolgono le schede storico-artistiche e le relazioni
di restauro di ciascuna opera, redatte da studiosi, archeologi,
storici dell’arte, funzionari di soprintendenza che hanno diretto
i lavori di restauro, restauratori. I testi sono corredati da un
ricco apparato di immagini a colori del “prima”, “durante” e
“dopo” restauro. Dal 2013 il catalogo viene pubblicato anche
on-line ed è scaricabile gratuitamente dal sito istituzionale:
http://www.restituzioni.com/le-pubblicazioni/
La “restituzione” delle opere restaurate alla comunità di
provenienza diventa l’occasione per promuovere iniziative
culturali che permettono di divulgare e di far conoscere i
risultati delle campagne di restauro, consolidando le identità
territoriali che danno forma al nostro Paese.
Il sito
http://www.restituzioni.com
presenta al pubblico la
totalità delle opere sottoposte a restauro. In questo spazio
virtuale prende forma il museo di
Restituzioni
dove le
opere restituite, conservate in sedi diverse e lontane l’una
dall’altra, possono dialogare fra loro.
Cima da Conegliano – Polittico 1
La fragilità
e la forza
La mostra conclusiva della XIX edizione di
, apre la stagione di mostre temporanee
delle rinnovate Gallerie d’Italia di Napoli. Con il
La Fragilità e la Forza
, presenta al pubblico
gli esiti della lunga stagione di restauri che ha
interessato 87 nuclei di opere per un totale di
231 manufatti, selezionati dal comitato scientico
e Intesa Sanpaolo insieme a 54 enti ministeriali
la sua dimensione nazionale, oltre a interessare
anche – come è prassi da ormai 4 edizioni – una
un capolavoro di Vittore Carpaccio dal Museo
è presente nonché una extraeuropea, il Brasile,
per tentare di salvare un affresco pompeiano
gravemente danneggiato dal terribile incendio che
nel 2018 ha devastato il Museu Nacional di Rio de
Le opere testimoniano sì la ricchezza dei grandi
musei italiani e delle maggiori città d’arte, ma anche
l’importanza identitaria per il territorio italiano che si
una panoramica fedele all’idea di museo diffuso che
connota la nostra penisola.
http://www.restituzioni.com

