
(AGENPARL) – dom 19 giugno 2022
ANTALYA – Tre facce, tre medaglie e tre storie in un unico trionfo. In una gara tutta tinta d’azzurro. C’è di tutto un po’ nell’oro, argento e bronzo dell’Italia del fioretto maschile che (stra)domina l’Europeo Assoluto Antalya 2022 sfiorando qualcosa di più leggendario che storico se pure Alessio Foconi, sconfitto per due sole stoccate nei quarti di finale, avesse completato la giornata capolavoro dei ragazzi del CT Stefano Cerioni. Resta un trionfo autentico con il successo di Daniele Garozzo, il secondo posto di Tommaso Marini e il terzo gradino del podio di Giorgio Avola.
“Siamo stati meravigliosi”, la sintesi in tre parole del campione d’Europa, per la seconda volta re dei fiorettisti del Vecchio Continente, alla prima grande affermazione da “dottore” dopo la laurea in Medicina raggiunta tra un argento olimpico e il successo in Turchia, e con un obiettivo già fissato tra un mese, il Mondiale del Cairo, che dà ulteriore e irrefrenabile adrenalina anche alla serata magica in cui risuona l’Inno di Mameli ad Antalya.
“Ci siamo divertiti, superando la tensione e la paura di sbagliare che inevitabilmente, anche se non sono sempre così visibili, caratterizzano questi appuntamenti. Abbiamo fatto tutti e tre una gara fantastica, complimenti a Giorgio per la sua quinta medaglia olimpica, tanta roba, e a Tommy che sta vivendo una stagione da fenomeno assoluto quale è, sentir dire da lui che sono un punto di riferimento per il fioretto italiano, a 29 anni, mi commuove e riempie d’orgoglio”, le parole di Daniele Garozzo con l’oro al collo. “Per me è stata una giornata fantastica, ho saputo soffrire in tutti gli assalti ma di una cosa mi sento sicuro: sono un lottatore e anche stavolta l’ho dimostrato. Questa vittoria è diversa dalle altre non soltanto perché la prima dopo la laurea in Medicina. Ho lavorato tantissimo con il mio maestro Fabio Galli, la mia preparatrice atletica Annalisa Coltorti e il nostro CT Stefano Cerioni, e sono riuscito ad arrivare a questo Europeo per vincerlo. Una grande gioia, che dedico ad Alice Volpi, perché è la mia prima fan, e anche quando – sorride – diventa un po’ pesante, mi sostiene e mi aiuta in tutto!”, la chiosa dell’olimpionico delle Fiamme Gialle.
Nel derby azzurro in finale Garozzo ha battuto Tommaso Marini, il più giovane della truppa dei fiorettisti italiani ma pure il grande mattatore di quest’anno: “Nelle mie prime due prove di Coppa del Mondo non avevo trovato la chiave morale per esprimermi al meglio. Poi ho cominciato a pensare che la scherma è bellissima e deve intanto farti divertire. Così ho cominciato a farlo, e ho vinto la mia prima gara del circuito iridato. Da lì mi sto divertendo tantissimo e stanno arrivando grandi risultati”, racconta il talento anconetano delle Fiamme Oro. “Qui ho tirato bene, anche se a tratti fisicamente ho fatto un po’ di fatica. La testa era lì, però, voleva vincere e così ce l’ho fatta ad arrivare su un podio che desideravo tanto. La finale tutta italiana è sempre più difficile, ma anche bellissima. L’ho disputata contro Daniele, al quale voglio molto bene. È il mio punto di riferimento in questa squadra, cerco di seguirlo il più possibile e perdere contro di lui la medaglia d’oro ovviamente dispiace meno che se fosse accaduto contro altri. È un argento bellissimo, dedicato alla mia mamma che ha tifato per me e gioito dagli spalti”, il pensiero di Tommaso Marini prima dell’abbraccio del suo più esperto compagno al quale ha conteso il titolo.
A proposito d’esperienza, ne ha da vendere Giorgio Avola, che festeggia “una medaglia di bronzo che vale tantissimo, perché dopo il Covid non si sa quanto si riesce a essere ancora competitivi e ritornare sul podio è un segnale importante”. Poi il fiorettista modicano delle Fiamme Gialle riavvolge il nastro d’un sabato da ricordare: “Non ho tirato benissimo, onestamente, però ho superato le difficoltà mettendoci cuore e testa. È stata una bellissima giornata. Nel quarto di finale contro lo spagnolo Llavador ho voluto la vittoria con tutto me stesso: ero sotto 12-14, quando lui ha alzato la maschera ho capito che aveva timore e mi son detto che se voleva mettere la 15esima stoccata doveva venire a farlo a casa mia, nella mia metà di pedana. Lì sono riuscito a rimontare e ottenere il successo. È un bronzo che dedico a me stesso, perché ho sofferto tanto, mi sono dedicato allo studio, mi sono laureato e sono davvero felice di essere tornato qui salendo sul podio europeo”.
Fonte/Source: https://www.federscherma.it/homepage/media/news/14-news/top-news/32821-trionfo-fiorettisti-%E2%80%93-il-campione-europeo-garozzo-%E2%80%9Csiamo-stati-meravigliosi%E2%80%9D-marini-%E2%80%9Cvinciamo-divertendoci%E2%80%9D-avola-%E2%80%9Ctesta-e-cuore%E2%80%9D.html