
(AGENPARL) – lun 30 maggio 2022 (agenzia umbria notizie)
san 77
sanità: approvato progetto per potenziamento dei servizio
dei consultori familiari e per supporto psicologico per
persone con patologie oncologiche e bambini e adolescenti
(aun) – perugia 30 mag. 022 – La Giunta regionale
dell’Umbria su proposta dell’assessore alla Salute, ha
approvato un progetto sperimentale per il potenziamento
dei consultori familiari e per interventi integrati al
loro interno a supporto psicologico di persone con
patologie oncologiche e bambini e adolescenti in età
scolare.
Per la realizzazione delle attività – ha spiegato
l’assessore – è stata individuata come capofila l’Azienda
Usl 2 che si avvarrà della competenza del Servizio di
epidemiologia biostatistica e promozione della salute
(Cersag).
Per l’attuazione del progetto di potenziamento del
servizio psicologico, all’azienda Usl Umbria 1 saranno
assegnati 80 mila euro per l’acquisizione di uno o più
psicologi dedicati al progetto con esperienza nelle cure
primarie, mentre all’azienda Usl Umbria 2 andranno 130
mila 737 euro, utili per tutta la durata del progetto di
24 mesi.
Illustrando l’iniziativa, l’assessore alla Salute ha
evidenziato che, così come emerge dalle ultime
rilevazioni, in Umbria l’organizzazione dei servizi
consultoriali non è omogenea: nel territorio dell’USL 1 i
consultori familiari afferiscono ai Distretti socio
sanitari, mentre nella USL 2 afferiscono al Dipartimento
materno infantile. Non esistono Unità Operative (UO)
consultoriali complesse ma solo 12 UO semplici, mentre in
entrambi i territori è previsto un livello organizzativo
di coordinamento con 2 coordinatrici.
La diffusione dei Consultori familiari (CF) è comunque
capillare, molto al di sopra della media nazionale.
Infatti, con una sede ogni 23.825 residenti l’Umbria è
fra le 6 realtà (5 Regioni e 1 Provincia autonoma) con un
numero medio di residenti per Consultorio entro i 25.000,
vicina al gold standard di una sede di consultorio ogni
20.000 abitanti.
La capacità attrattiva dei CF (9,6 per cento) è quasi
doppia rispetto alla media nazionale e colloca l’Umbria
fra le 4 Regioni con la percentuale più elevata di utenti
rispetto alla popolazione residente di riferimento.
Anche la capacità attrattiva dei consultori rispetto agli
adolescenti e ai giovani di 14-19 anni (11,6 per cento) è
superiore alla media nazionale e colloca l’Umbria fra le
4 realtà nazionali (3 Regioni e 1 PA) con il valore più
elevato rispetto a questo indicatore, fra le 6 in Italia
con un valore pari o superiore al 10 per cento rispetto
allo standard nazionale.
I Consultori familiari che hanno spazi dedicati ai
giovani o effettuano attività nelle scuole (82,6 per
ento) sono superiori alla media nazionale, collocando
l’Umbria fra le 5 realtà (4 Regioni e 1 PA) con i valori
più elevati.
Rispetto alla percentuale di CF attivi per ambito di
attività, mentre per l’ambito “Salute della donna” i dati
mostrano la stesse quote di attività tra le due Aziende
Sanitarie, nell’ambito “Adolescenti/giovani” e
“Coppia/famiglia” le percentuali di attività sono
maggiori per la Usl Umbria2.
Alla luce di questi dati e visto che nella Regione, con
ottimi risultati, sono stati – anche attraverso
l’empowerment di comunità – avviati progetti a tutela
della Salute della donna e dei bambini e adolescenti in
età scolare, la Regione Umbria ha già stabilito di
potenziare interventi che possano favorire il
coinvolgimento delle giovani generazioni, l’inclusione
delle famiglie, l’individuazione precoce del disagio
nelle scuole, l’utilizzo degli strumenti dei ragazzi e la
valorizzazione dei loro linguaggi e forme di
comunicazione.