
(AGENPARL) – gio 05 maggio 2022 Banking Monitor
Banking
I dati del presente documento sono aggi
ornati al
Si rimanda all’ultima pagina
per importanti comunicazioni
Tendenze del settore bancario
Aprile 2022
Nota mensile
Direzione Studi e Ricerche
Banking Research
Elisa Coletti
Economista
Viviana Raimondo
Economista
Ha collaborato:
Stefano Patruno
European
Regulatory and Public Affairs
Indice
In aumento il tasso fisso sui mutui casa
Crescita modesta per i prestiti alle
società non finanziarie
Torna in calo la domanda di prestiti da
parte delle imprese
Depositi in rallentamento fino a
febbraio, riprendono slancio a marzo
Risparmio gestito: inizio
2022 positivo per
raccolta netta di fondi e gestioni
Regulatory pipeline dell’UE su servizi
bancari e finanziari
Appendice statistica
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;Tendenze del settore bancario
In aumento il tasso fisso sui mutui casa
Per i tassi sulla raccolta, il quadro di febbraio risulta stabile, così come le prime indicazioni relative
a marzo. Infatti,
l tasso
medio sui depositi
e quello sui conti correnti sono
rimast
invariat
allo 0,31%
e allo 0,
2% rispettivamente sia
a febbra
io, sia a marzo secondo le
stime
ABI.
Per i tassi sui nuovi
prestiti, a febbraio è emerso uno scenario tra stabilità e aumento. Quanto ai tassi praticati alle
società non
finanziarie, si è osservata invarianza a 0,75% per quello sulle operazioni oltre 1 mi
lione,
mentre il tasso sui finanziamenti fino a 1 milione ha recuperato 4pb m/m risalendo a 1,77%.
tendenza più rilevante
riguarda
i tassi sulle erogazioni di
mutui
alle famiglie per acquisto
abitazioni, che hanno visto la ripresa del tasso fisso,
salito
a 1,50%, ai massimi dall’agosto 2019
Per i tassi sulla raccolta, il quadro di febbraio risulta stabile
, così come le prime indicazioni relative
a marzo.
Infatti,
l tasso medio
sui depositi è rimasto invariato allo 0,31% sia a febbraio, sia a marzo
secondo le anticipazioni ABI. Allo stesso modo, il tasso medio sui conti correnti ha confermato lo
2% rilevato anche nel 4° trimestre 2021. Analoga invarianza ha caratterizzato le componenti,
tasso sui conti
finanziarie (%)
Tassi medi sulle consistenze dei depositi complessivi di famiglie e
finanziarie, esclusi i pronti contro termine (%)
Fonte: Banca d’Italia
Fonte: Banca d’Italia
Tassi sui nuovi depositi con durata prestabilita delle famiglie e
finanziarie (%)
Tassi medi sui depositi con durata prestabilita: nuove operazioni e
consistenze in essere (%)
Fonte: Banca d’Italia
Fonte:
Banca d’Italia
feb16
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Tasso c/c famiglie
Tasso c/c società non finanziarie
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Famiglie
Società non finanziarie
feb16
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Depositi con durata prestabilita
delle società non finanziarie
delle famiglie
feb16
feb17
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Nuove operazioni
Consistenze
Elisa Coletti
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;I tassi sui
nuovi depositi con durata prestabilita
, dopo la stabilità di gennaio, hanno segnato un
leggero rialzo a febbraio, determinato principalmente dal tasso offerto alle famiglie sulle
scadenze fino a 1 anno
. In dettaglio, a febbraio
il tasso medio è aumentato a 0,57% da 0,49% di
gennaio. Tra le componenti del tasso medio, quello corrisposto alle famiglie è salito dal minimo
storico di 0,56%, segnato a gennaio, allo 0,65%, per effetto dell’aumento di 13pb m/m a 0,64%
del tasso fino a 1
anno. Il tasso medio sui nuovi depositi con durata prestabilita
delle società non
finanziarie, solitamente più variabile, si è mosso di soli +3pb m/m a 0,30%, in linea
lo 0,29% di
dicembre.
l tasso sullo stock di obbligazioni
che a gennaio era sces
o significativamente a 1,71%
da 1,76%
dei tre mesi precedenti,
a febbraio ha recuperato a 1,73%
per poi risultare pari a 1,72% a marzo,
econdo le anticipazioni ABI
Ciononostante, il
costo complessivo dello stock di raccolta da
clientela è rimasto invaria
to a 0,45%,
livello
cui è atteso restare a marzo in base alle stime ABI.
Tassi sulla raccolta bancaria
consistenze (%)
Tassi su obbligazioni bancarie in essere e nuove emissioni (%)
Fonte: Banca d’Italia ed elaborazioni Intesa Sanpaolo
Fonte:
Banca d’Italia
Per i
tassi sui nuovi prestiti
a febbraio è emerso un quadro orientato tra stabilità e aumento.
Con riguardo ai tassi praticati alle società
finanziarie
, si è osservata invarianza a 0,75% per
quello
sulle operazioni oltre 1 milione
che era sceso di 13pb m/m gennaio, mentre il tasso sui
finanziamenti
fino a 1 milione
ha recuperato 4pb m/m risalendo a 1,77% dopo sei mesi su una
media di 1,73%. Nonostante questi andamenti delle componenti, il tasso medio è sceso di 4pb
m/m a 1,09% a cau
sa dell’effetto composizione, determinato dall’aumento del flusso dei prestiti
oltre 1 milione a fronte del proseguimento del calo delle operazioni di taglio minore. Viceversa,
a marzo il tasso medio complessivo è visto in recupero a 1,19% secondo le stime
Tassi sui nuovi prestiti alle società non
finanziarie in Italia (%)
finanziarie (%)
Fonte: Banca d’Italia
Fonte: BCE
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Medio raccolta
Depositi
Obbligazioni
feb17
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medio sulle consistenze
medio emissioni a tasso fisso (periodo di
determinazione iniziale del tasso� 1 anno)
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Totale nuovi prestiti
prestiti sopra 1 milione
prestiti fino a 1 milione
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Germania
Spagna
Francia
Italia
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;L’andamento a livello di Eurozona si è caratterizzato invece in
calo, sebbene in misura limitata,
3pb m/m
sia per il tasso sui nuovi prestiti
fino a 1 milione
alle società non
finanziarie, sia per
quell
superior
a tale soglia.
Il differenziale
positivo tra i
italiano
e dell’area euro
sui flussi di
prestiti
fino a 1 milione si è
quindi ampliato da 1pb a 7pb,
mentre
il tasso sui nuovi prestiti oltre
1 milione il differenziale
negativo è risultato poco variato, a
0,40%
0,42%,
di gennaio
Tasso medio sui nuovi prestiti di importo fino a 1 milione alle
finanziarie, confronto Italia
Area euro (%)
Tasso medio sui nuovi prestiti di importo superiore a 1 milione alle
finanziarie, confronto Italia
Area euro (%)
Fonte: Banca d’Italia, BCE ed elaborazioni Intesa Sanpaolo
Fonte: Banca d’Italia, BCE ed elaborazioni Intesa Sanpaolo
La più rilevante tendenza in atto riguarda i tassi sulle erogazioni di prestiti alle famiglie per
acquisto abitazioni, che nei primi due mesi dell’anno hanno visto la
sensibile ripresa del tasso
, salito
anche a febbraio, di 5pb m/m dopo i +7pb m/m registrati a gennaio. Il tasso fisso si è
così posizionato a 1,50%, ai massimi dall’agosto
2019, 12pb in più di fine 2021 quando però era
sceso temporaneamente di 6pb m/m. Il tasso variabile nel bim
estre in esame è risultato invariato
a 1,32%, allo stesso livello di fine 2021, restando sempre più chiaramente sotto il tasso fisso. Il tasso
medio complessivo si è posizionato a febbraio a 1,49%, 10pb in più di fine 2021 ed è stimato in
ulteriore rialzo
a fine marzo a 1,60% secondo le anticipazioni ABI.
Tassi sui nuovi prestiti a famiglie per acquisto di abitazioni (%)
finanziarie (%)
Nota: (*) Periodo di determinazione iniziale del tasso
oltre 10 anni.
Fonte: Banca d’Italia
Fonte: Banca d’Italia
Per il tasso medio sullo stock di prestiti si è registrat
a una lieve riduzione
di 1pb m/m a 2,15% e le
stime ABI per marzo non segnalano variazioni
In conclusione,
a febbraio
la forbice tra tassi attivi e passivi
si è marginalmente ristretta
, prossima al minimo storico di 1,68% toccato a fine 2021. L
contribuzione
depositi a vista
è migliorata lievemente ma è rimasta molto negativa,
di dicembre. Per il
sui tassi attivi a breve
, invece, si è registrata una leggera
riduzione dal 2,52% di gennaio al 2,49% di febbraio.
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Italia – Area euro (scala dx)
Italia
Area euro
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Italia – Area euro (scala dx)
Italia
Area euro
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A tasso variabile
A tasso fisso (*)
Tasso medio
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a famiglie per acquisto abitazioni
a società non finanziarie
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 1 ;&#x/MCI;
 1 ;&#x/MCI;
 3 ;&#x/MCI;
 3 ;Contribuzione a breve termine (%) (*)
Spread a breve termine e spread complessivo (%)
Nota: (*) mark
down = Euribor a 1 mese
tasso medio sui conti correnti a
famiglie e imprese; mark
up = tasso attivo a breve termine
Euribor a 1
mese.
Fonte: Banca d’Italia, BCE ed elaborazioni Intesa Sanpaolo
Fonte: Banca d’Italia ed elaborazioni Intes
a Sanpaolo
feb17
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mark-down
mark-up
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spread complessivo
spread a breve
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;Crescita modesta per i prestiti alle società non finanziarie
Da alcuni mesi i prestiti alle società non
finanziarie registrano una crescita modesta, che oscilla
attorno all’1%, attestandosi a 1,2% a/a a febbraio
All’interno
dell’aggregato, è proseguita la
ripresa dei prestiti a breve termine, tornati in crescita a febbraio, del 3% a/a. Al contrario, i prestiti
a medio
lungo si sono ridotti dell’1,1%. Continua
dinamica
robusta dello stock di prestiti per
l’acquisto di abita
zioni, del 4,
%, a
febbraio
, ma i flussi di nuovi contratti di mutu
hanno
confermato il rallentamento della crescita
. Le anticipazioni ABI riferite a
marzo
mostrano un
aumento
i prestiti complessivi a famiglie e imprese del +2,
leggermente migliore r
ispetto al
2,4% di febbraio
Da alcuni mesi
prestiti alle società non
finanziarie
registrano una crescita modesta, che oscilla
attorno all’1%, attestandosi a 1,2% a/a a febbraio
dallo 0,9% di gennaio
(dati corretti per le
cartolarizzazioni
Rispetto al periodo settembre
novembre 2021, quando il tasso di variazione è
stato in media dello 0,7% a/a,
l’andamento più recente sembra delineare un lento
miglioramento
, come segnalato dal Bollettino Economico
di aprile
di Banca d’Italia sulla base
lla crescita trimestrale destagionalizzata e annualizzata (2,4% a febbraio da 1,4% a novembre
2021).
Nel confronto europeo,
andamento
italiano risulta intermedio tra quello osservato
Spagna,
che presenta similitudini benché su un profilo più debole, c
tasso di variazione
a zero,
e quello sostenuto di Germania e Francia.
In particolare
Germania
a febbraio si è registrata
un’ulteriore accelerazione dei prestiti alle società non
finanziarie a +6,5% a/a, un dato che non
si vedeva dall’autunno 2008
gennaio
In Francia, il ritmo si è consolidato sopra il 4%
(4,2% da 4,4% a gennaio). L’area euro ha quindi segnato un altro miglioramento a +3,8% a/a dal
3,6% di gennaio.
cartol
Dinamica dei prestiti a società non
finanziarie nei principali Paesi
dell’area euro,
(var. % a/a)
Fonte: Banca d’Italia
Fonte: BCE
finanziarie per durata,
dati
(var. % a/a)
Flussi mensili di prestiti a società non
finanziarie per durata,
dati
(EUR mln)
Fonte: BCE ed
elaborazioni Intesa Sanpaolo
Fonte: BCE ed elaborazioni Intesa Sanpaolo
feb16
feb17
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Settore privato
Famiglie
Società non finanziarie
Italia
Germania
Francia
Spagna
feb16
feb17
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feb19
feb20
feb21
feb22
Fino a 1 anno
Oltre 1 anno
-30000
-25000
-20000
-15000
-10000
-5000
feb17
feb18
feb19
feb20
feb21
feb22
Fino a 1 anno
Oltre 1 anno
Elisa Coletti
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;Tornando al contesto italiano, anche a febbraio
è proseguita la rimonta
dei prestiti a breve
Prestiti vivi per i principali settori di
attività economica, società non
finanziarie e famiglie produttrici
(var. % a/a)
Fonte: Banca d’Italia ed elaborazioni Intesa Sanpaolo
A febbraio è
proseguita la crescita robusta dei prestiti alle famiglie, pari a 3,8% a/a dal 3,7% dei
tre mesi
precedenti
. Il trend
sostenuto dai mutui per l’acquisto di abitazioni
, il cui ritmo risulta
ulteriormente rafforzato
a febbraio, pari al 4,8% dopo il 4,7% a fine 2021,
confermando
ai massimi
dall’autunno 2011
Tale dinamica riflette
la forte ripresa re
gistrata dal marzo 2021 in un contesto
favorevole del mercato immobiliare residenziale e delle condizioni finanziarie, che ha generato
un considerevole flusso di erogazioni per nuovi contratti di mutuo, difficilmente ripetibile nell’anno
in corso (65 milia
rdi nell’intero 2021
con un aumento del 22% sul 2020 e del 28% sul 2019). Il forte
peggioramento del clima di fiducia dei consumatori a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina,
l’avvio dell’aumento dei tassi
sulle erogazioni
e l’elevata incertezza prefi
gurano per i prossimi
mesi un rallentamento del trend di crescita dei mutui, nonostante l’inflazione elevata e il
persistere di fattori di domanda a sostegno del mercato delle case, per motivi di sostituzione e
miglioramento delle condizioni abitative, ris
trutturazione e riqualificazione energetica.
Alla luce dei volumi considerevoli realizzati nel 2021,
nel 1° bimestre 2022 le erogazioni lorde per
nuovi contratti di mutuo
sono rimaste di importo significativo ma
hanno confermato il
rallentamento della cres
. In valore assoluto sono state pari a circa 9 miliardi nei due mesi
iniziali del 2022, con un
aumento dell’1% a/a
, dal 3,7% del 4° trimestre 2021 e da tassi di variazione
a due cifre nei tre trimestri precedenti. Da marzo in poi i volumi del 2022 si c
onfronteranno su base
tendenziale con la fase più dinamica degli ultimi anni.
feb-16
mag-16
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nov-16
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mag-17
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nov-17
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mag-18
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mag-19
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nov-19
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mag-20
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mag-21
ago-21
nov-21
feb-22
totale settori
costruzioni
manifatturiero
commercio
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;Per quanto riguarda le
rinegoziazioni
proseguito il forte calo, pari a febbraio a
62% a/a
Il calo
risente del progressivo e fisiologico ridimensionamento del numero di
contratti potenzialmente
oggetto di surroga. Le rinegoziazioni ormai rappresentano soltanto il 12% delle operazioni mensili,
essendo arrivate a picchi del 46% dell’operatività nell’autunno 2019.
Andamento dei prestiti alle famiglie, di cui quelli per acqui
sto di
abitazioni (var. % a/a dello stock)
Contributo di rinegoziazioni e nuovi contratti alla crescita delle
operazioni mensili di prestiti per acquisto abitazioni (%)
Fonte: BCE
Fonte: BCE, elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo
Guardando alle
erogazioni per tipo di tasso
, data la continua caduta delle rinegoziazioni,
quelle
a tasso fisso sono rimaste in calo,
come emerso da agosto 2021 in poi (
10,6% a/a a febbraio). In
termini di quota sul totale, nei primi due mesi dell’anno sono rimaste all’83% già registrato in
media nel 2021. Al contempo
le erogazioni a tasso variabile si sono ridotte in misura più marcata
22,3% a/a a febbraio.
Erogazioni di prestiti per l’acquisto dell’abitazione: a tasso fisso in
% sul totale e differenziale tassi, tra fisso e variabile
Contributo dei flussi a tasso fisso e a tasso variabile alla crescita
delle operazioni mensili
di prestiti per acquisto abitazioni (%)
Fonte: Banca d’Italia ed elaborazioni Intesa Sanpaolo
Fonte: Banca d’Italia
In conclusione,
la crescita
dello stock di
prestiti al settore privato
si mantiene nell’ordine del 2%,
pari a 2,1% a febbraio,
dall’1,9% di gennaio
e in linea con
fine 2021, trainata dai finanziamenti
alle famiglie
(dati al netto delle controparti centrali e corretti per le cartolarizzazioni).
anticipazioni ABI sulle dinamiche creditizie di marzo confermano il ritmo di 2,1% per
i prestiti
complessivi al settore privato
e vedono un leggero miglioramento a +2,6% da +2,4% di febbraio
per l’aggregato più ristretto dei prestiti a famiglie e imprese.
feb12
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ago13
feb14
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feb15
ago15
feb16
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feb18
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feb19
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Prestiti alle famiglie
di cui: per acquisto abitazioni
ago18
ott18
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giu19
ago19
ott19
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ott20
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giu21
ago21
ott21
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feb22
Rinegoziazioni
Nuovi contratti
% mutui a tasso fisso sul totale nuove erogazioni (sx)
Differenziale tassi (Fisso – Variabile) (dx)
feb18
apr18
giu18
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ott18
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apr19
giu19
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ott19
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Tasso variabile
Tasso fisso
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;Torna in calo la domanda di prestiti da parte delle imprese
L’indagine trimestrale sul credito bancario Bank Lending Survey (BLS)
, svolta tra il 7 e il 22 marzo
segnala che
° trimestre 202
le banche italiane sono tornate a irrigidire, ancorché
leggermente, i criteri applicati per l’approvazione di prestiti
e l’apertura di linee di credito a
favore delle imprese, risultati invariati o in allentamento nelle tre rilevazioni precedenti (+9% la
percentuale netta
nel 1° trimestre 2022 da
9% della seconda metà del 2021). Le intenzioni per il
2° trimestre vedono
criteri ancora in irrigidimento (+27%).
I termini e le condizioni praticati per
l’approvazione dei prestiti sono stati coerentemente irrigiditi, in particolare tramite l’aumento del
margine su: prestiti più rischiosi (percentuale netta a +27,3%); media dei
prestiti (+18,2%); termini
e condizioni generali (+18,2%); scadenze (+9,1%).
Peraltro, si osserva che una restrizione dei
termini e condizioni era già stata operata nell’ultimo trimestre 2021.
Variazione dei criteri applicati per il credito alle imprese
(% netta: irrigidimento
allentamento)
Termini e condizioni praticati per l’approvazione di prestiti e linee
di credito a favore delle imprese (% netta: irrigidimento
allentamento)
Fonte: Banca d’Italia, Indagine trimestrale sul credito bancario (BLS)
Fonte: Banca d’Italia, Indagine trimestrale sul credito bancario (BLS)
Con riferimento all’evoluzione della domanda di finanziamenti da parte delle imprese
complessivamente
si è re
gistrat
moderat
a diminuzione
percentuale netta a
, dopo
essere stata in aumento o invariata per i nove trimestri
precedenti. Guardando alla suddivisione
per dimensione delle imprese, la domanda è risultata in calo per le grandi e invariata per
le PMI.
L’attesa delle banche per il 2° trimestre 2022 è di una richiesta invariata.
L’indagine trimestrale sul credito Bank Lending Survey (BLS), conclusa il 22 marzo 2022, ha raccolto le
opinioni delle banche sull’andamento dei criteri di erogazione dei prestiti alle imprese e alle famiglie e
sull’evoluzione della domanda di credito con
effettiva
attesa
Termini e condizioni generali
Margine sulla media dei prestiti
Margine sui prestiti più rischiosi
Scadenze
Altri termini e condizioni
Viviana Raimo
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 1 ;&#x/MCI;
 1 ;&#x/MCI;
 3 ;&#x/MCI;
 3 ;Variazione della domanda di prestiti da parte delle imprese
(% netta: aumento
diminuzione)
Variazione della domanda di prestiti da parte delle imprese
dimensione
netta: aumento
diminuzione)
Fonte: Banca d’Italia, Indagine trimestrale sul credito bancario (BLS)
Fonte: Banca d’Italia, Indagine trimestrale sul credito bancario (BLS)
Guardando ai singoli fattori che hanno concorso a determinare l’andamento della
domanda
complessiva di prestiti da parte delle imprese
, tra quelli a sostegno della stessa si osservano
l’esigenza legata al finanziamento
di scorte e capitale
circolante (percentuale netta a +9,1%) e
il minor ricorso a fonti alternative al credito bancario, tra cui i titoli di debito sul mercato (18%) e
autofinanziamento (+9,1%). Al contrario, tra i fattori ad aver impattato negativamente
domanda vi son
o la
rinegoziazione
del debito (
), le fusioni e acquisizioni (
9,1%) e il livello
generale dei tassi di interesse (
9,1%).
Importanza relativa dei fattori per la domanda di credito da parte delle imprese (% netta)
Fonte: Banca d’Italia, Indagine
trimestrale sul credito bancario (BLS)
Per quanto riguarda le
famiglie,
le banche hanno
leggermente
allentato
i criteri di offerta
applicati ai prestiti per l’acquisto di abitazioni
(percentuale netta a
9,1%)
Ciò appare in
contrasto
col significativo in
asprimento riportato dall’indagine riguardo ai termini e condizioni
generali praticati per l’approvazione dei prestiti per l’acquisto di abitazioni (percentuale netta a
+27,3% nel 1° trimestre da
9,1% dei due trimestri precedenti) e col maggior margine su
i prestiti
più rischiosi (+18,2%). Del resto, le prospettive riportate per il 2° trimestre 2022 sono di criteri di
offerta più rigidi
(percentuale netta a +
9,1%)
el trimestre
in esame l
a domanda di
mutui da parte delle famiglie
tornata in negativo
(percentuale netta pari a
18,2%
per la prima volta dal 1° trimestre 2021. Al contrario, le banche
prospettano un ritorno in positivo della domanda nel 2° trimestre, sebbene
moderato (+
effettiva
attesa
grandi imprese
Scorte e capitale
circolante
Investimenti fissi
Emissioni titoli debito
e azionari
Prestiti altre istituzioni
bancarie e non
Autofinanziamento
Ristrutturazione
debito
Fusioni/acquisizioni e
ristrutturazioni
Livello tassi di
interesse
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 1 ;&#x/MCI;
 1 ;&#x/MCI;
 3 ;&#x/MCI;
 3 ;Variazione dei criteri applicati per il credito alle famiglie p
l’acquisto di abitazioni (% netta: irrigidimento
allentamento)
Importanza relativa dei fattori che hanno influenzato le condizioni
creditizie
per l’acquisto di abitazioni
(% netta: irrigidimento
allentamento)
Fonte: Banca d’Italia, Indagine
trimestrale sul credito bancario (BLS)
Fonte: Banca d’Italia, Indagine trimestrale sul credito bancario (BLS)
Termini e condizioni praticati per l’approvazione di prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni
(% netta: irrigidimento
allentamento)
Fonte: Banca d’Italia, Indagine trimestrale sul credito bancario (BLS)
Tra i fattori che hanno determinato
a diminuzione della domanda di mutui vi sono una minor
fiducia dei consumatori (
18,2%) e il livello generale dei tassi di interesse (
18,2%). Al contrario, il
regime regolamentare o tributario ha agito
ancora
senso positivo
(+18,2%).
Variazione della d
omanda di prestiti da parte delle famiglie per
l’acquisto di abitazioni (% netta: aumento
diminuzione)
Importanza relativa dei fattori per la domanda di prestiti per
l’acquisto di abitazioni (% netta: aumento
diminuzione)
Fonte: Banca d’Italia,
Indagine trimestrale sul credito bancario (BLS)
Fonte: Banca d’Italia, Indagine trimestrale sul credito bancario (BLS)
effettiva
attesa
Costi di provvista e vincoli di bilancio
Pressione concorrenziale
Attese sull’attività economica
Prospettive mercato immobili residenziali
Tolleranza al rischio
Termini e condizioni generali
Margine della banca
Margine sui prestiti più rischiosi
Loan to value
Altri termini e condizioni
effettiva
attesa
autofinanziamento
prestiti altre banche
regime regolamentare
o tributario
rinegoziazione debito
livello generale tassi
fiducia consumatori
prospettive immobili
residenziali
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;Per quanto concerne il credito al consumo emergono criteri di offerta
ancora
allentati (
insieme a un rinnovato aumento della domanda (percentuale netta pari a +15,4%). Per il
trimestre 2022, le banche si attendono criteri di offerta più rigidi e una domanda ancora in
aumento.
Variazione dei criteri applicati per il credito alle famigli
e per il
credito al consumo (% netta: irrigidimento
allentamento)
Termini e condizioni praticati per l’approvazione di prestiti per il
credito al consumo alle famiglie (% netta: irrigidimento
allentamento)
Fonte: Banca d’Italia, Indagine
trimestrale sul credito bancario (BLS)
Fonte: Banca d’Italia, Indagine trimestrale sul credito bancario (BLS)
Ad aver influenzato positivamente la domanda di credito al consumo vi è stata la spesa di beni
durevoli. In senso opposto ha agito l’autofinanzi
amento mediante risparmio.
Variazione della domanda di prestiti da parte delle famiglie per il
credito al consumo (% netta: aumento
diminuzione)
Importanza relativa dei fattori per la domanda di prestiti da parte
delle famiglie per il credito al consumo
(% netta: aumento
diminuzione)
Fonte: Banca d’Italia, Indagine trimestrale sul credito bancario (BLS)
Fonte: Banca d’Italia, Indagine trimestrale sul credito bancario (BLS)
effettiva
attesa
Termini e condizioni generali
Margine della banca
Margine sui prestiti più rischiosi
Ammontare del prestito
Altri termini e condizioni
effettiva
attesa
spesa per beni
durevoli
fiducia dei
consumatori
livello generale dei
tassi di interesse
autofinanziamento
mediante risparmio
prestiti erogati
dalle altre banche
altre fonti di
finanziamento
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;Depositi in rallentamento fino a febbraio, riprendono slancio a marzo
I depositi bancari hanno continuato a rallentare fino a febbraio,
a +4,2% a/a. Tuttavia, secondo
le anticipazioni ABI, a marzo, con un aumento dello stock di circa 11 miliardi m/m, il tasso di
crescita è tornato a salire, portandosi verso il 5% a/a. L’andamento resta dettato dai conti
correnti il cui ritmo è sceso a 6,3%
a/a a febbraio a causa della frenata dei conti delle imprese,
con un
di crescita del 5,1% a/a più che dimezzato rispetto a fine 2021. Un andamento più
regolare si conferma per i conti correnti delle famiglie, in aumento del 7,3% a/a. Il rallentament
dei depositi ha contribuito a
d alimentare
una decelerazione del tasso di crescita della raccolta
complessiva da clientela, sceso a 3,2% a/a. Secondo le anticipazioni ABI, a marzo la dinamica è
risalita a 3,8% a/a.
depositi bancari
hanno continuato a ra
llentare fino a febbraio, quando il tasso di variazione si
è portato a +4,2% a/a,
minimo da settembre 2019, dal 4,7% di gennaio e 6,9% di fine 2021
Tuttavia,
econdo le anticipazioni ABI,
a marzo, con un aumento dello stock di circa 11 miliardi
m/m, il ta
sso di crescita è tornato a salire, portandosi verso il 5% a/a. Ciò appare in linea con le
attese di una
rinnovata preferenza per la liquidità
nel clima di sfiducia e incertezza conseguente
all’invasione russa dell’Ucraina.
Fino a prima del conflitto, l
ndamento
dei depositi aveva risentito del
rallentamento dei conti
correnti
(a +6,3% a/a dal 9,7% di fine 2021),
in particolare di quelli delle società non
finanziarie
cui tasso di variazione era sceso a 5,1% a/a a febbraio, più che
dimezzato rispetto a
fine 2021
(+13,2% a dicembre). Dopo il forte deflusso di gennaio (
33,5 miliardi m/m), a febbraio
il saldo
netto mensile è stato modesto, ancorché negativo (
0,5 miliardi).
Un andamento più regolare
è confermato dal lato de
i conti correnti delle famiglie,
il cui tasso di
crescita è risultato pari a 7,
% a/a
, dal 7,6% di gennaio e +
dei due mesi finali del 2021. In
valore assoluto, i flussi mensili verso i depositi delle famiglie restano positivi, pari a 4,3 miliardi m/m
a febbraio.
In parallelo
, è pro
seguito il
calo a due cifre dei depositi con durata prestabilita
hanno
registrato
una variazione del
19% a/a, interrompendo la serie di continui peggioramenti della
dinamica (
Conti correnti (*) (var. % annua)
Flussi mensili di depositi con durata prestabilita (EUR mln)
Nota: (*) dati riferiti alle passività delle IFM italiane verso residenti nell’area
euro.
Fonte: BCE
Fonte: BCE
Anche lo
stock di obbligazioni bancarie
è rimasto in contrazione
un trend che, risultato più
moderato ne
l 4° trimestre
2021, sembra tornato più intenso a inizio 2022, con il
5,5% a/a di
febbraio, dal
4,4% di fine 2021, seguito da
6,4% a marzo secondo le stime ABI.
feb17
feb18
feb19
feb20
feb21
feb22
Totale c/c
di cui: società non finanziarie
di cui: famiglie
-4000
-3000
-2000
-1000
feb17
feb18
feb19
feb20
feb21
feb22
Società non finanziarie
Famiglie
Elisa Coletti
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;L’andamento dei depositi, in rallentamento a gennaio e febbraio e in recupero a marzo, ha
determinato una
decelerazione
del tasso di crescita della
raccolta complessiva da clientela,
sceso a 3,2% a/a a febbraio dal 3,7% di gennaio, oltre due punti in meno del 5,6% di fine 2021.
Secondo le anticipazioni ABI,
marzo
la crescita dello stock di raccolta è
risalita a 3,8% a/a
Per quanto riguarda l’aggregato della
raccolta totale
febbraio
ha registrato un tasso di
variazione del 6,
% a/a
, in linea col 6,1% di gennaio e solo leggermente più basso del 6,8% di
dicembre
Su questo aggregato ha influito la ripr
esa dei depositi di non residenti, in aumento del
4,6% a/a a gennaio, dopo che la pandemia aveva portato a quasi due anni di riduzioni.
Raccolta da clientela delle banche italiane (var.
% a/a) (*)
Tasso di variazione della raccolta totale (include il rif
inanziamento
BCE e i depositi di non
residenti) (var.
% a/a)
Nota: (*) al netto di depositi con controparti centrali e obbligazioni
acquistate da IFM italiane. Il totale dei depositi e la raccolta escludono le
passività in contropartita dei prestiti ceduti e non cancellati.
Fonte: Banca d’Italia ed elaborazioni Int
esa Sanpaolo
Fonte: Banca d’Italia
feb17
feb18
feb19
feb20
feb21
feb22
Raccolta da clientela (*)
Depositi (al netto depositi di controparti centrali)
Obbligazioni (al netto titoli acquistati da IFM italiane)
feb-17
mag-17
ago-17
nov-17
feb-18
mag-18
ago-18
nov-18
feb-19
mag-19
ago-19
nov-19
feb-20
mag-20
ago-20
nov-20
feb-21
mag-21
ago-21
nov-21
feb-22
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;Risparmio gestito:
inizio 2022 positivo per raccolta netta di fondi e gestioni
A febbraio ancora raccolta netta decisamente positiva dei fondi comuni grazie ai consistenti
afflussi verso i fondi
azionari e bilanciati. In calo i dati di febbraio della nuova produzione delle
assicurazioni vita rispetto allo stesso mese dello scorso anno, a causa del protrarsi della
contrazione della raccolta delle polizze tradizionali e a un ritorno in negativo dell
a nuova
produzione delle polizze a elevato contenuto finanziario.
ai dati contenuti nella Mappa Mensile del Risparmio Gestito di Assogestioni
a febbraio 2022
raccolta netta dei fondi comuni
si è attestata complessivamente a
+3,9 miliardi
Questo dato
è il
risultato di
forti afflussi verso il comparto azionario (+2,2 miliardi nei due mesi) e bilanciato (+1,6
miliardi). Più moderati, invece, quelli verso il comparto monetario (+767 milioni) e flessibile (+175
milioni). Al contrario, deflussi sono stati
segnalati dal comparto obbligazionario (
738 milioni) e
hedge (
20 milioni). Nell’intero bimestre la raccolta netta dei fondi ammonta a circa 9,2 miliardi.
patrimonio gestito
dall’industria dei fondi comuni si
attestato
a febbraio 2022
miliardi,
% a/a
rispetto a dicembre 202
Fonte: Assogestioni
Con riferimento alla domiciliazione dei fondi, la raccolta netta di febbraio è stata positiva
soprattutto per i fondi
roundtrip
(+2,1 miliardi) e
esteri (+1,5 miliardi) seguiti dai fondi italiani
(+292 milioni).
Guardando alla scomposizione della raccolt
a netta dei fondi per tipologia di gruppo di gestione,
a febbraio, questa è risultata fortemente positiva soprattutto per le reti di consulenti e gli operatori
assicurativi (+3,0 miliardi). Per gli operatori bancari la raccolta è stata pari a 923 milioni.
Nei primi
due mesi dell’anno, dunque, gli operatori assicurativi sono tornati a raccogliere più degli
operatori bancari.
Il documento viene divulgato nel corso della 4
settimana del mese successivo a quello a cui fanno
riferimento i dati. I dati della Mappa mensile hanno natura preliminare e costituiscono un’anticipazione
dei dati più completi pubblicati ne
lla corrispondente Mappa trimestrale.
Il valore di raccolta relativo ai fondi
roundtrip
è stimato in quanto non disponibile mensilmente e, di
feb-21
mar-21
apr-21
mag-21
giu-21
lug-21
ago-21
set-21
ott-21
nov-21
dic-21
gen-22
feb-22
Azionari
Bilanciati
Obbligazionari
Flessibili
Hedge
Monetari
Totale
Viviana Raimondo
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
mensile
per domiciliazione (EUR miliardi)
Fondi comuni aperti:
febbraio 2022
per tipologia
di gruppo di gestione (EUR milioni)
Fonte: elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo su dati Assogestioni
Fonte: elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo su dati Assogestioni
Per quanto riguarda le
gestioni
di portafoglio
, a febbraio si sono avuti complessivamente
afflussi
,1 miliardi
, a seguito di una raccolta netta positiva
ed equamente distribuita
sia sui mandati
istituzionali (+
988 milioni) sia su quelli
retail
(+1,1 miliardi
). Guardando alla
scomposizione per
tipologia di gruppo di gestione, la raccolta complessiva è risultata fortemente positiva per gli
operatori bancari (+2,9 miliardi) e debolmente positiva per quelli assicurativi e le reti di consulenti
(+156 milioni). Quella di Poste Itali
ane è risultata negativa per 957 milioni.
mensile
per tipologia di cliente (EUR miliardi)
Gestioni di portafoglio
febbraio 2022
tipologia di gruppo di gestione (EUR
milioni
Retail
Istituzionali
Totale
Fonte: elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo su dati Assogestioni
Fonte: elaborazioni Studi e Ricerche Intesa
Sanpaolo su dati Assogestioni
Per le
assicurazioni vita, a febbraio, la nuova produzione si è attestata a 8,9 miliardi
in calo
rispetto a quella dello stesso periodo del 202
Tale risultato è dovuto al proseguimento
della riduzione della raccol
ta delle polizze tradizionali (
% a/a)
. Inoltre, è tornata in calo la
nuova produzione delle polizze
di ramo III (
% a/a). Le prime hanno raccolto circa 4,
miliardi
e le seconde 4,3 miliardi.
Nel primo bimestre del
, la raccolta premi vita è r
isultata pari a
miliardi, in
dell’8,3
Italiani
Roundtrip
Esteri
1.737
1.237
Bancario
Assicurazioni/ Consulenti
Altro
Italiani e Roundtrip
Esteri
2.232
Bancario
Assicurazioni/
Consulenti
Altro
GP Retail
GP Istituzionali
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 1 ;&#x/MCI;
 1 ;&#x/MCI;
 3 ;&#x/MCI;
 3 ;Premi vita: nuova produzione mensile ramo I e V
imprese italiane
extra UE
) (EUR miliardi)
Premi vita: nuova produzione mensile ramo III
(imprese italiane
extra UE
) (EUR miliardi)
Fonte: elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo su dati Ania
Fonte: elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo su dati Ania
Guardando alle
polizze multi
, riferite a
l campione delle sole imprese italiane ed extra
febbraio
la nuova prod
uzione è risultata pari a 4,6 miliardi
. Del totale dei prodotti ibridi, circa
miliardi fanno riferimento alle polizze di ramo I e 1,
miliardi a quelle di ramo III. Da inizio 202
nuova produzione delle polizze ibride si è attestata a
miliardi, superiore a quella degli anni
passati per lo stesso periodo:
miliardi nel 20
miliardi nel 202
Premi vita: nuova produzione ramo I e V e ramo III
(imprese italiane
extra UE
) (EUR
miliardi
Premi vita (imprese italiane
extra
UE): componente multi
ramo e
totale polizze sottoscritte per ramo (EUR miliardi)
Fonte: elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo su dati Ania
Fonte: elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo su dati Ania
Tradizionali (Rami I e V)
linked (Ramo III)
Totale
Ramo I e V
Ramo III
Totale
Ramo I e V
Ramo III
Totale
Ramo I e V
Ramo III
Totale
Ramo I e V
Ramo III
Totale
Ramo I e V
Ramo III
Totale
Ramo I e V
Ramo III
gen-feb17
gen-feb18
gen-feb19
gen-feb20
gen-feb21
gen-feb22
Totale
Ramo I
Ramo III
Totale
Ramo I
Ramo III
Totale
Ramo I
Ramo III
Totale
Ramo I
Ramo III
Totale
Ramo I
Ramo III
gen-feb18
gen-feb19
gen-feb20
gen-feb21
gen-feb22
Nuova produzione
di cui: multiramo
% multiramo su totale
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;Regulatory pipeline dell’UE su
servizi bancari e finanziari
Il programma legislativo della Commissione Europea sotto la presidenza von der Leyen, per il
corrente anno, riguarda una pluralità di iniziative in campi diversi in materia di legislazione sui
servizi finanziar
i. La Commissione intende proseguire nel rafforzamento delle banche UE, affinché
possano meglio competere su mercati aperti e, grazie al costante aumento dei r
patrimoniali
e alla riduzione dei rischi operata negli anni scorsi, siano in grado di agevol
are la ripresa
economica e far fronte agli shock inattesi.
Ben presenti e filo conduttore sono le misure legislative
prese in vari ambiti per far fronte agli impatti della pandemia di Covid
19 con la consapevolezza
dell’importanza del settore finanziario a
sostegno dell’economia in tali frangenti.
Obiettivo di questo focus è presentare le principali novità legislative pubblicate nel 2022 e attese
nel corrente anno e fare il punto sull’iter legislativo in corso sulle iniziative lanciate in precedenza.
Inizie
remo con l’affrontare le tematiche prudenziali, in particolare il recepimento nell’UE del
framework deciso al livello del Comitato di Basilea. Si tratta di un pacchetto articolato la cui
negoziazione sarà complessa e sul quale le istituzioni UE sono partic
olarmente sensibili visti gli
accordi già presi a livello internazionale. Seguirà una disamina delle iniziative di riforma che
riguardano il quadro su gestione delle crisi bancarie e assicurazione dei deposit
il Piano d’azione
della Commissione sui credi
Iniziative su requisiti prudenziali
Iniziativa
Tempistiche
Capital Requirements
Regulation (CRR3)
Proposta legislativa pubblicata
ottobre
Capital Requirements Directive (CRD6)
Proposta legislativa pubblicata
ottobre
Macro
prudential
Framework Review
Possibile proposta legislativa a fine 2022
Stefano Patruno
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;Per quanto attiene alla modifica della
, l’intento, a suo tempo condiviso dai legislatori
nell’ambito del Comitato di Basilea, era di accrescere il ruolo dei trattamenti prudenziali c.d.
standard e ridurre il peso specifico dei modelli interni utilizz
ati dalle banche. Infatti, secondo i
regolatori, i modelli interni hanno permesso, agli istituti autorizzati al loro uso, di ridurre i propri
requisiti di capitale a detrimento della stabilità finanziaria e della prevenzione di rischi specifici.
La Commis
sione Europea, nella proposta di CRR3 volta a recepire gli standard internazionali, ha
comunque mantenuto alcune specificità dell’UE già adottati in precedenza con la CRR2 (come
ad esempio i supporting factors per PMI e Infrastrutture).
Dando attuazione a
l nuovo framework del BCBS (Basel Committee on Banking Supervision), uno
degli aspetti principali, riportati in CRR3, è l’introduzione dell’
output
floor
(OF). Sostanzialmente,
per le banche che adottano modelli interni per il calcolo dei requisiti di adegu
atezza del capitale
(nei segmenti di attivi per i quali tali modelli saranno ancora consentiti dal nuovo framework),
questi non potranno scendere sotto il 72,5% dei requisiti che deriverebbero dall’utilizzo
dell’approccio standard. Tale nuovo approccio è s
tato a lungo osteggiato dalle banche;
nonostante ciò, la CE è rimasta fedele all’accordo raggiunto nel BCBS. Oggi le posizioni dei vari
stati membri dell’UE non sono concordi (alcuni paesi vorrebbero l’applicazione dell’OF a livello
legal entity
, altri
a livello consolidato) e un compromesso si annuncia particolarmente difficile
Con riguardo ai rischi operativi, per il calcolo dei requisiti di adeguatezza del capitale si passerà
a modelli standard, così come per alcuni aspetti dei rischi di credito. P
er i rischi di mercato la
proposta prevede l’implementazione del FRTB (
Fundamental Review of the Trading Book
). Il
dibattito tra i co
legislatori sarà quindi complesso e si presume abbraccerà tutto il corrente anno
e buona parte del prossimo. Secondo la
proposta della CE, il nuovo framework dovrebbe entrare
in vigore dal 1° gennaio 2025.
Importanti sono le innovazioni proposte nella
; che riguardano tematiche non connesse
alla riforma del framework di Basilea. Di particolare rilievo sono gli aspetti
attinenti 1) l’
internal
governance
con la modifica del regime
fit&proper
per la selezione e nomina degli esponenti
bancari, 2) il trattamento dei rischi ESG e 3) il quadro legislativo per le filiali di intermediari di paesi
terzi (c.d.
third country branch
Infine, il pacchetto introduce ulteriori aggiornamenti alla CRR per modificare alcune fattispecie
del framework delle risoluzioni bancarie per quanto attiene alla definizione delle passività
ammissibili ai fini MREL. La proposta mira a disciplinare di
rettamente in CRR
il trattamento delle
sottoscrizioni infragruppo di strumenti idonei ai fini dell’
internal MREL
(proposta sulle cosiddette
daisy chain
) e altresì ad allineare la CRR con i principi TLAC già concordati a livello internazionale
per quelle G
con strategie di risoluzione
multiple points of entry
I tre file legislativi sono attualmente all’attenzione dei co
legislatori. L’iniziativa sulle
daisy chain
stata la prima ad aver già avuto il via libera del Consiglio e del Parlamento, e a fine
marzo sono
https://eur
lex.europa.eu/legal
Si veda nel paragrafo successivo il riferimento al dibattito
La FRTB
nsiste in un nuovo standard
proposto nel 2016, successivamente rivisto e finalmente
introdotto nel 2019 dal BCBS, allo scopo di ovviare ad alcune inefficienze identificate dai regolatori sui
requisiti patrimoniali per i rischi di mercato. Pertanto, mentre
il BCBS stava lavorando sui criteri finali per
la review del trading book, la proposta di CRR2 pubblicata nel 2016 e approvata nel 2019 aveva
previsto che i requisiti dell’FRTB fossero introdotti solo a scopo di reporting, demandando a una futura
CRR3 i re
quisiti patrimoniali veri e propri in conformità ai nuovi criteri.
https://eur
lex.europa.eu/legal
content/EN/TXT/?uri=CELEX:52021PC0663
https://eur
lex.europa.eu/legal
content/EN/TXT/?uri=CELEX:52021PC0665
Global Systemically Important Institutions, ricomprese in una lista pubblicata annualmente da EBA.
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;iniziati i c.d.
triloghi
negoziali (Commissione, Parlamento Europeo, Consiglio dell’UE) per definire il
testo finale da pubblicare nell’
Official
Journal
(OJ), che è ragionevole attendersi nel corso
dell’anno.
Segnaliamo, da ultimo, una consulta
zione della Commissione in esecuzione delle previsioni
contenute nell’art 513 della CRR, sul
regime macro
prudenziale
, al fine di rivedere l’attuale
assetto dei
capital buffers
per le banche. La CE ha anche pubblicato su questo argomento una
call for advic
nei confronti di EBA e ESRB
. Lo scopo è approfondire la possibilità di rendere il
sistema dei buffer più flessibile per poter agire tempestivamente in maniera anti
ciclica in caso
di crisi. Come dimostrato con l’insorgere della pandemia di Covid
19, le
banche hanno sì
continuato a sostenere l’economia europea, ma senza avvalersi della possibilità di rilassare i
buffer prudenziali offerta dai supervisori. Questo mancato utilizzo dei buffer durante la pandemia
è derivato dal fatto che la scelta sarebbe ric
aduta sulle singole banche e non sul supervisore.
Pertanto, le banche non si sono avvalse di tale facoltà per non dare un segnale di fragilità al
mercato e non dover in ogni caso ripristinare i buffer di capitale su richiesta dei supervisori in
qualsiasi m
omento.
Una possibile riforma dei buffer macro
prudenziali, nell’ottica di aumentarne la flessibilità e la loro
reale possibilità di utilizzo in caso di shock, sarebbe un importante complemento alla riforma in
corso dei requisiti prudenziali (CRR3). Allo
stesso tempo la CE intende anche ovviare a eventuali
falle presenti nel quadro
macro
prudenziale
attuale, con l’obiettivo di far fronte a potenziali rischi
di natura climatica o digitale, o che potrebbero emergere da settori non bancari dei mercati
finanz
iari. Una possibile proposta della Commissione potrebbe essere pubblicata non prima di
fine anno.
Completamento della
Banking Union
quadro di gestione delle crisi bancarie
Nel 2021 la Commissione ha lanciato una consultazione pubblica sul quadro della ri
soluzione e
gestione delle crisi bancarie (
, Crisis Management and Deposit Insurance) e sul terzo pilastro
dell’Unione Bancaria, vale a dire un sistema
di assicurazione sui depositi bancari (EDIS). Lo
scopo è la pubblicazione, nella seconda metà del 2022, di nuove proposte legislative per
aggiornare il pacchetto sulla gestione delle crisi bancarie
. I primi provvedimenti di fine
tuning
del framework esis
tente sono stati citati nel paragrafo precedente, all’interno del
pacchetto
bancario
pubblicato a fine 2021 (proposta sulle
daisy
chain
La tematica di
rimane controversa: la CE aveva pubblicato una prima proposta legislativa
nel 2015, che però si e
ra presto arenata sia nelle discussioni del Parlamento Europeo
in quelle
del Consiglio. Aveva poi pubblicato una seconda versione, nel 2017, più blanda rispetto alla
proposta originaria che prevedeva una piena mutualizzazione dei rischi, ma anche quest
approccio si era dimostrato infruttuoso. Successivamente, diversi tentativi sono stati fatti da
Gruppi di lavoro ad hoc (tra cui l’High Level Working Group del Consiglio)
che negli ultimi anni
hanno
operato per
fare progressi sull’Unione Bancaria cercan
do di conciliare il duplice obiettivo
della condivisione dei rischi con quello di riduzione dei rischi stessi. Nel tempo ha preso piede
l’idea di una possibile costituzione di EDIS in forma parziale (o ibrida): in tale ottica EDIS
fungerebbe in prima istan
za da fornitore di liquidità ai vari DGS nazionali, lasciando aperta la
possibilità di una copertura totale delle perdite
cross
country
in un secondo tempo.
https://www.eba.europa.eu/s
ites/default/documents/files/document_library/About%20Us/Missions%2
0%20CfA%20macropru%20review.pdf
Composto da BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive), DGSD (D
eposit Guarantee Schemes
Directive), SRMR (Single Resolution Mechanism Regulation) e dalla revisione della proposta su EDIS.
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;Nell’ottica di un approccio olistico al completamento dell’Unione Bancaria, portato avanti dai
pi di lavoro istituzionali, insieme a EDIS è sul tavolo anche la discussione sulla revisione del
trattamento prudenziale dei titoli sovrani, che secondo alcuni Stati (prevalentemente del Nord
Europa) contribuirebbe all’instabilità alimentando un circolo vi
zioso tra sovrano e sistema
bancario, accrescendo in particolare i rischi delle banche che detengono quote significative
del debito del proprio paese di origine (il c.d.
). Sul tema si ricorda che da tempo il
dibattito internazionale (Comitato di
Basilea e Financial Stability Board) non ha fatto progressi
significativi.
Altro tema sensibile sul tavolo della Banking Union è la relazione tra paesi di origine (
) dei
principali gruppi bancari europei e i paesi ospitanti (
) di banche controllat
e da tali gruppi
europei. Attualmente il blocco dei paesi
Iniziative su Banking Union e quadro di gestione delle crisi bancarie (BU e CMDI)
Iniziativa
Tempistiche
Modifiche alla CRR
Proposta legislativa pubblicata a
ottobre 2021
Proposta BRRD 3
Pubblicazione proposta entro fine 2022
Proposta DGSD 2
Pubblicazione proposta prevista fine 2022
BU roadmap
Lavori in corso da parte del Consiglio dell’UE,
approvazione prevista a giugno 2022
La riforma della
ha l’obiettivo di affrontare alcune incongruenze del sistema in vigore, vale
a dire la mancanza di un quadro europeo di liquidazione bancaria affiancato alla risoluzione.
Allo stato attuale, infatti, le banche sistemiche sono soggette a risoluzione (sotto
l’egida del Single
Resolution Board), mentre la grande maggioranza delle banche dell’UE, di piccole e medie
dimensioni e che non hanno quindi un’importanza sistemica, sono soggette a liquidazione
secondo le leggi nazionali, che rimangono ancora in larga p
arte non armonizzate e in alcuni casi
incoerenti tra loro. Le banche non sistemiche, la cui raccolta è basata perlopiù sui depositi e non
su emissioni sui mercati all’ingrosso, sono escluse dal regime di risoluzione e mal si prestano data
la loro natura a
un’applicazione del principio del
in linea con quanto previsto per le
banche sistemiche.
Ci sono inoltre grandi differenze nel trattamento dei creditori di una banca in crisi a seconda del
paese e del tipo di procedura adottata, la liquidazione o
la risoluzione; queste differenze aprono
la strada a una protezione diversa per i creditori della banca in crisi
mentre si ricorda che i
depositanti
retail
beneficiano della medesima copertura in tutta l’UE
che inficiano un
level
playing field
e il rag
giungimento di una reale Unione Bancaria. Si intenderebbe quindi prevedere
nuove regole armonizzate per una liquidazione ordinata nei vari paesi, che evitino la
frammentazione e forniscano una procedura comune per accompagnare le banche in crisi fuori
mercato.
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;La revisione della
Deposit Guarantee Schemes Directive
, peraltro interconnessa alle
riflessioni su EDIS e BRRD, riguarda in particolare il ruolo che i DGS nazionali dovrebbero svolgere
nel quadro della risoluzione e liquidazione bancaria:
alcuni stakeholders vorrebbero riconoscere
un ruolo più attivo dei DGS nelle situazioni di crisi, attraverso interventi preventivi, rispetto al mero
rimborso ai depositanti garantiti (
out only
) in caso di liquidazione della banca.
Si ricorda che oltre
ai DGS nazionali e alla costituzione di EDIS, le banche dell’UE contribuiscono
già attivamente anche al
Single Resolution Fund
(SRF), che dovrà coprire a regime intorno all’1%
dei depositi. A seguito della firma nel 2021 della modifica sul trattato del ES
M (European Stability
Mechanism), è previsto che venga messo a disposizione del SRF uno schema addizionale di
ultima istanza (c.d.
backstop
), al fine di contribuire alla stabilità finanziaria. Pochi Stati, tra cui
l’Italia, devono ancora ratificare la revi
sione del trattato dell’ESM.
Segnaliamo da ultimo che il 17 marzo la CE ha pubblicato una Consultazione pubblica sugli aiuti
di stato alle banche in crisi. La consultazione affronta argomenti a cavallo tra il framework CMDI
e quello della concorrenza, aven
do come base di partenza la Banking Communication del
NPL Action Plan
Il nuovo NPL Action Plan della Commissione Europea è stato pubblicato nel dicembre del 2020.
Dopo l’avvenuta approvazione e la pubblicazione nell’OJ a dicembre 2021 della Direttiv
a sui
mercati Secondari di NPL
, la strategia della Commissione Europea è attualmente incentrata
nella riduzione delle barriere all’ingresso al mercato dei crediti NPL tramite la messa a disposizione
di dati trasparenti e accessibili a tutti gli operatori.
Secondo la CE, infatti, il mercato sarebbe
attualmente dominato da un limitato numero di grandi istituti (in qualità di cedenti portafogli
NPL) e di pochi grandi investitori.
Il primo passo riguarda l’armonizzazione dei dati da rendere disponibili ai pot
enziali acquirenti di
portafogli di crediti deteriorati: in quest’ottica l’EBA sta mettendo a punto specifici template (
NPL templates
) per la raccolta dei dati che gli operatori dovranno obbligatoriamente scambiarsi
nelle compravendite di portafogli di
NPL. La necessità di utilizzare tali template nelle transazioni
è stata prevista dalla suddetta Direttiva. EBA dovrà quindi pubblicare la normativa di secondo
livello (
Implementing Technical Standards
) entro l’estate per l’approvazione finale da parte del
CE e dei co
legislatori.
Il secondo passo per la Commissione è la costituzione di una piattaforma per rendere i dati dei
portafogli (e delle loro performance) disponibili a potenziali investitori (
NPL Data Hub
). Una
piattaforma pubblicamente accessibil
e (da definire da chi sarebbe gestita, se da un’autorità
pubblica o un operatore privato) dovrebbe consentire anche ad operatori di piccole dimensioni
di partecipare al mercato dei NPL. Inoltre, la CE sta lavorando alle linee guida sulle best practice
e operazioni di cessione di portafogli NPL (
Best execution guidelines
). Gli stakeholders sono
stati consultati pubblicamente su entrambe le tematiche nell’estate 2021. Uno specifico
comitato di specialisti di mercato (
advisory panel
) assiste la Commissione
nell’elaborazione di
queste proposte.
Due iniziative annunciate all’interno del Piano d’Azione sugli NPL sembrano per ora rimanere
bloccate: la Direttiva su
Accelerated Enforcement Collateral Execution Directive
(AECE),
All’art. 45 della Banking Communication vi è un riferimento al
fatto che
l’obiettivo della stabilità
finanziaria potrebbe essere
raggiunto
in casi specific
i anche
tramite interventi pubblici
in deroga al
principio burden sharing.
https://eur
lex.europa.eu/legal
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;pubblicata dalla CE nel 2018 e per
la quale il Consiglio dell’UE aveva già votato la propria
posizione negoziale a fine 2019, non è invece ancora stata posta all’esame del Parlamento
Europeo. La Direttiva mira a facilitare il recupero stragiudiziale del collaterale in caso di
inadempimento
del debitore, tramite un accordo preventivo tra quest’ultimo e il creditore (sul
modello del patto marciano in vigore in Italia).
Un’ulteriore iniziativa abbozzata dalla CE nell’Action Plan pubblicato a dicembre 2020 è quella
sulle
Asset Management Compan
nazionali. Nelle intenzioni della CE i singoli Stati dovrebbero
creare delle AMC (da definire se a capitale pubblico o privato e in quali proporzioni), la cui
funzione sarebbe quella di acquistare portafogli di NPL dalle banche per facilitare la loro att
ività
di de
leveraging. Secondo la CE l’iniziativa dovrebbe essere assunta dagli Stati nazionali che poi
ne condividerebbero le specifiche linee e condizioni di intervento con la stessa Commissione, al
fine di operare in un quadro compatibile con le regole
sugli aiuti di Stato. Le reazioni degli Stati
Membri alla proposta, da quanto si è appreso, sono però rimaste piuttosto tiepide e pertanto la
Commissione non sembra per ora voler insistere sulla strada delle AMC, preferendo lavorare
piuttosto sugli altri
strumenti.
Iniziative nell’ambito dell’NPL Action Plan
Iniziativa
Tempistiche
ITS da parte EBA su NPL Transaction templates
ttesa pubblicazione entro primo semestre
NPL Data HUB (CE)
ttesa pubblicazione entro primo semestre
Guidelines on
Best Execution (CE)
ttesa pubblicazione entro primo semestre
AECE Directive
Nessuna previsione ad oggi
Credito retail
Con la
, la Corte di Giustizia dell’UE ha affermato che
in caso di estinzione anticipata dei prestiti ai consumatori (
contr
atti con cessione del quinto dello
stipendio o della pensione, delegazione di pagamento, prestiti personali o finalizzati all’acquisto di beni
e servizi
) il debitore ha diritto alla restituzione di una quota di tutti i costi posti a suo carico per il perio
nel quale non ha goduto del finanziamento.
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;associazioni dei consumatori. Il testo proposto dalla Commissione è aderente alla sentenza della
Corte di Giustizia dell’UE.
Iniziative sul credito retail
Iniziativa
Tempistiche
Revisione della Consumer Credit Directive
Proposta pubblicata il
30/6/2021, attualmente in corso
i lavori dei co
legislatori
Revisione Mortgage Credit Directive
Iniziativa legislativa attesa per fine 2022
Revisione Direttiva su Distant Marketing of Consumer
financial Services
Iniziativa legislativa attesa entro il
primo semestre 2022
Si è infine conclusa una Consultazione pubblica della Commissione Europea sulla
Mortgage
Credit Directive
marketing
consumer
financial
services
review
rules_en
https://ec.europa.eu/inf
o/publications/210720
money
laundering
countering
financing
terrorism_en
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;Il pacchetto si compone di quattro
testi legislativi: un regolamento che istituisce l’autorità
europea; un regolamento che contiene un codice unico dell’Unione in materia AML/CFT con
norme, direttamente applicabili, anche in tema di adeguata verifica della clientela, titolarità
effettiva e
attività virtuali (crypto
assets); una Direttiva (la sesta ) da recepire negli ordinamenti
degli Stati membri contenente disposizioni anche in tema di autorità nazionali di vigilanza; una
revisione del regolamento sui trasferimenti di fondi anche ai fini
di un completo tracciamento dei
cripto
asset.
L’iter legislativo dell’intero pacchetto è in corso e quest’ultimo file su trasferimenti di
fondi è per il momento quello più avanzato sul quale presto potranno iniziare i triloghi.
iriciclaggio (AML/CFT)
Iniziativa
Tempistiche
Proposta di Regolamento AML
Proposta legislativa pubblicata a luglio 2021. Entrata
in vigore prevista 2025
Proposta di Direttiva (AML D6)
Proposta legislativa pubblicata a luglio 2021. Entrata
in vigore
prevista 2025
Proposta di regolamento per l’Autorità AML (AMLA)
Proposta legislativa pubblicata a luglio 2021
Costituzione dell’Autorità prevista entro il 2024
Proposta di Review Regolamento sui trasferimenti di
fondi
Proposta legislativa pubblicata a luglio 2021. Entrata
in vigore prevista 2025.
Consiglio e Parlamento hanno
già definito la propria posizione negoziale
Mercati dei capitali e Capital Markets Union (CMU)
La Capital Markets Union era stata lanciata nel
2015 dalla Commissione Jun
ker. Nel settembre
2020, stanti i progressi limitati ottenuti sulla creazione di un mercato dei capitali effettivamente
unico a livello europeo e avvalendosi, inter alia, delle raccomandazioni formulate dall’
Level
Forum of
Experts on CMU
, la CE ha adottato un nuovo CMU Action Plan
, che prevede
globalmente sedici “azioni di policy” per rivitalizzare il progetto, da dispiegarsi tra il 2021 e il 2023.
Ricordiamo peraltro che nel luglio 2020 per contrastare gli effetti della
pandemia
analogamente a quanto accaduto per le tematiche prudenziali
CE aveva lanciato anche
in questo ambito delle misure
targeted
, agevolando gli intermediari operanti sui mercati dei
capitali e riconoscendone il ruolo chiave ai fini del sostegn
o all’economia reale e della ripresa
economica post
Covid 19 (c.d. Capital Markets Recovery Package, CMRP
Gli scopi dichiarati del
CMU Action Plan 2020
sono tre: i) sostenere la ripresa economica post
pandemia, ampliando le opportunità di finanziamento a disposizione delle imprese, incluse
quelle più innovative e le PMI, e contribuendo altresì al raggiungimento degli obiettivi dell’UE in
materia di finanz
a sostenibile e di transizione digitale; ii) creare un ecosistema maggiormente
inclusivo e resiliente, stimolando la partecipazione ai mercati dei capitali degli investitori retail,
grazie
all’educazione finanziaria e
a un set di regole specifiche che, in
ultima analisi,
contribuisca
a canalizzare il risparmio verso l’economia reale; iii) far convergere i singoli
mercati nazionali dei capitali
le relative infrastrutture in un mercato unico e integrato, al fine di
favorire la crescita dimensionale delle
imprese
l’attrattività dell’UE per gli investitori stranieri e
L’High Level Forum (HLF) of Experts on CMU è stato istituito su iniziativa della stessa CE a fine 2019. Nel
giugno 2020, l’HLF ha pubblicato il proprio Rapporto Finale contenen
te diciassette raccomandazioni
rivolte a CE e Stati Membri.
Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European
Economic and Social Committee and the Committee of the Regions,
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��Intesa Sanpaolo
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��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;altresì di contribuire al rafforzamento del ruolo dell’UE a livello globale. Un obiettivo reso ancora
più cogente a seguito del recesso del Regno Unito dall’UE e che, a sua volta, si inscrive
a pieno
nel concetto di “autonomia strategica aperta” teorizzato dalla Commissione von der Leyen (
cfr.
infra
Sottolineiamo peraltro la positiva interrelazione tra CMU e Banking Union: lo sviluppo dei mercati
finanziari, tramite una parziale disintermedi
azione bancaria, contribuisce alla ripartizione dei rischi
(c.d.
private risk sharing
) tra gli operatori privati che operano sui mercati dei capitali. In
quest’ottica quindi, CMU e BU si rinforzano a vicenda.
A novembre 2021
è stato
adottat
o un pacchetto
le prime quattro proposte legislative
attualmente in fase di negoziazione tra i co
legislatori
. In primo luogo, la proposta di
riforma della
MIFiR
(Markets in Financial Instruments Regulation).
n particolare
con riferimento all’istituzione
del c.d.
Consolidated Tape
o scopo della proposta è accrescere: i) la trasparenza e la
disponibilità dei dati di mercato e, conseguentemente, la liquidità sul mercato secondario; ii) la
parità di condizioni tra le diverse sedi di esecuzione UE; iii) la competiti
vità internazionale delle
infrastrutture di mercato UE. É un’iniziativa attesa da anni e i co
legislatori dovranno definirne le
linee di dettaglio, sulle quali si sta concentrando la discussione fra gli stakeholders: perimetro del
Consolidated Tape
in term
ini di asset class (per es. obbligazioni, azioni, derivati), tempistiche di
attuazione per le varie asset class, tempistiche di pubblicazione dei dati, tipologia dei dati da
pubblicare (post
trade o anche pre
trade), identificazione dei fornitori dei dati.
La proposta di
regolamento di ESAP
European Single Access Point Regulation
) intende
promuovere la costituzione di una piattaforma che funga da punto unico e centralizzato a livello
UE di accesso (gratuito e non discriminatorio) alle informazioni rilevant
i (es. informazioni societarie,
prodotti di investimento, informazioni in materia ESG) sulle società UE, finanziarie e non finanziarie
oggetto di potenziale investimento. Scopo principale di ESAP è conferire maggiore visibilità alle
imprese UE nei confront
i degli investitori e, in primo luogo, alle società non quotate (incluse le
PMI) intenzionate ad affacciarsi sui mercati dei capitali. Si tratta di un progetto molto complesso
e articolato, che a sua volta abbraccia una pluralità di strumenti legislativi d
ell’UE che ne
sarebbero impattati, con diverse gradazioni di obbligatorietà sulle informazioni da fornire. La
piattaforma ESAP consentirebbe agli investori di conoscere le caratteristiche in termini di rischi e
attività ESG delle società UE, coerentemente
con gli obiettivi strategici dell’Unione in materia di
economia sostenibile e digitalizzazione.
Le due ultime proposte legislative del 2021 riguardano i
fondi di investimento
. La proposta di
review della
ELTIF Regulation
(European Long
Term Investment Fu
nds) si propone di accrescere
l’attrattività degli ELTIF per gli investitori e potenziarne il ruolo come canale per finanziare
investimenti a lungo termine, inclusi quelli finalizzati ad accompagnare la conversione
dell’economia in chiave sostenibile e la
transizione digitale. La review si ripropone quindi di
allargare il perimetro degli asset e degli investimenti ammissibili e una maggiore flessibilità in
termini di gamma e diversificazione dei portafogli per i gestori, nonché di incentivarne la
diffusione
presso gli investitori retail anche attraverso minori vincoli (es. rimozione del ticket minimo
di investimento iniziale, possibilità di disinvestire prima della scadenza). La proposta di revisione
della
Direttiva AIFMD
(Alternative Investment Fund Manager
s Directive)
punta
ad aumentare
l’efficienza e l’integrazione del mercato dei fondi di investimento alternativi e a riconoscere
l’erogazione di credito alle imprese come legittima attività di tali fondi, facoltà finora non
Banca dati in grado di fornire una visione completa, integrata e armonizzata a livello UE dei dati di
mercato (in primo luogo, prezzi e volumi) relativi a determi
nate classi di titoli negoziati in una pluralità di
sedi di negoziazione UE.
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;concessa, contribuendo quindi all
a creazione di un ulteriore canale di finanziamento non
bancario all’economia.
Iniziative sui mercati dei capitali
Iniziativa
Tempistiche
Proposta Regolamento ESAP
Proposta legislativa pubblicata a novembre 2021
Proposta Review Regolamento MIFIR
Proposta legislativa pubblicata a novembre 2021
Proposta review Regolamento ELTIF
Proposta legislativa pubblicata a novembre 2021
Proposta Review Direttiva AIFM
Proposta legislativa pubblicata a novembre 2021
Proposta CSDR Review
Proposta legislativa pu
bblicata il 16 marzo 2022
Listing review
Proposta legislativa prevista nella 2a metà 2022
Modifica Regolamento EMIR
Proposta legislativa possibile nella 2a metà del 2022
Riconoscimento equivalenza UK CCP
Decisione pubblicata a febbraio 2022
Ulteriori
iniziative Retail Investment Strategy (MIFID, IDD,
PRIIPS, PEPP)
Proposte attese entro il 2022
Corporate Insolvency
Proposta legislativa prevista nell’autunno 2022
Proposta di Review Securitisation Framework
Proposta attesa fine 2022/2023
Il 16 marzo 2022 è stata pubblicata dalla CE la
proposta di revisione della CSDR
(Central Securities
Depositories Regulation). Le modifiche presentate riguardano cinque principali aree tematiche:
i) la disciplina del regolamento (in particolare il trattame
nto degli acquisti forzosi, c.d. “buy
in”);
ii) la prestazione dei servizi transfrontalieri; iii) la cooperazione in materia di vigilanza; iv) la
prestazione dei servizi accessori di tipo bancario; v) gli obblighi dei depositari centrali di Paesi
terzi
Ulteriori iniziative sui mercati finanziari riguardano
l’attività di listing
. La CE
punta ad adottare
nella seconda metà del 2022, una proposta legislativa per promuovere e diversificare le
opportunità di funding a beneficio delle imprese europee, in pr
imis le PMI, che trovano ostacoli
alla quotazione pubblica a causa dei costi e delle complessità connesse. Ciò appare tanto più
importante in una congiuntura particolarmente critica quale quella post
pandemica.
Sempre inquadrata nell’ambito della CMU è alt
resì attesa un’iniziativa legislativa volta ad
armonizzare i regimi di
insolvenza non bancaria
esistenti a livello nazionale. Ed è proprio il
superamento delle differenze a livello nazionale che dovrebbe costituire la base per consentire
maggiori investime
nti cross
border nell’ambito della UE. Anche in questo caso la Commissione
ha consultato pubblicamente gli stakeholders (marzo 2021) e, dopo la pubblicazione di uno
studio d’impatto, intende presentare una proposta legislativa nel quarto trimestre dell’ann
o per
armonizzare specifici aspetti delle procedure nazionali d’insolvenza. La Commissione ha
annunciato che si tratterà di una Direttiva, che potrebbe essere accompagnata da una
Raccomandazione (tale pacchetto farebbe seguito alla Direttiva approvata nel
2019 che ha
introdotto alcune novità in materia di insolvenza delle società non finanziarie
Nel quarto trimestre è previsto un
advice
delle ESAS (European Supervisory Authorities: EBA, ESMA,
EIOPA) sul trattamento prudenziale delle
cartolarizzazioni
advice
sarà strumentale alla
proposta di
revisione del Securitisation Framework (Securitisation Regulation e CRR), attesa
��Banking Monitor
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��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;parte della Commissione per la fine del 2022/inizio 2023. Il 2 marzo, inoltre, EBA ha pubblicato un
report sulle
sustainable sec
uritisations
, del quale la CE potrà anche tenere conto nella propria
proposta di revisione del quadro complessivo delle cartolarizzazioni.
Nel quadro delle iniziative per favorire la partecipazione degli investitori retail al mercato dei
capitali (c.d.
etail Investment Strategy
) sono attese durante l’anno proposte legislative di
revisione delle Direttive
MiFID II
(Insurance Distribution Directive) nonché dei Regolamenti
PRIIPs
(Regulation on Key Information Documents for Packaged Retail and Insuran
based
Investment Product) e
European Personal Pension Product). La Retail Investment
Strategy mira a stimolare la partecipazione degli investitori retail ai mercati dei capitali UE. In
ottica di predisposizione delle suddette proposte di revis
ione, EBA, EIOPA ed ESMA hanno
effettuato, tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, Consultazioni pubbliche e Call for Evidence
rispetto a specifici profili del trattamento degli investitori retail con, inter alia, possibili misure in
materia di educazio
ne finanziaria (prevista esplicitamente nel CMU Action Plan).
Lo scorso 8 febbraio la CE ha pubblicato la decisione di prorogare per ulteriori tre anni, i.e. fino
al 30 giugno 2025, il riconoscimento dell’equivalenza, ai sensi del
Regolamento EMIR
, delle
ontroparti centrali (
) del Regno Unito per il clearing dei derivati. Questa nuova decisione di
equivalenza segue quella adottata nel settembre 2020 (e i cui effetti cesseranno il 30 giugno
prossimo). La ratio della proroga
risiede, da un lato, nella co
nsapevolezza da parte della CE
dell’impossibilità di compensare presso altre CCP determinate operazioni attualmente oggetto
di clearing presso le CCP britanniche e di sviluppare adeguata capacità di clearing nell’UE entro
fine giugno e, dall’altro, nell’es
igenza di evitare potenziali rischi per la stabilità finanziaria. Nelle
intenzioni della CE, questo ulteriore lasso di tempo triennale dovrebbe consentire alle CCP dell’UE
di accrescere la sopra menzionata capacità di clearing, così da rendere possibile un
a riduzione
significativa delle esposizioni dei partecipanti diretti UE verso le CCP britanniche. Ciò in coerenza
con l’obiettivo di matrice politico
strategica della CE di sviluppare le infrastrutture UE dei mercati
finanziari e rafforzarne la resilienza
così da sottrarsi alla dipendenza da giurisdizioni extra
Obiettivo che, a sua volta, materializza nel settore
chiave delle infrastrutture di mercato il
concetto di “
open strategic autonomy
” accennato sopra.
Sempre con riguardo a EMIR, lo scorso 22 mar
zo si è altresì conclusa una “
Targeted Consultation
per la revisione del quadro regolamentare in materia di compensazione centrale. Nell’ambito
della consultazione la CE ha invitato gli stakeholders a fornire riscontri in merito a possibili misure
nella p
rospettiva di promuovere la competitività delle CCP e delle attività di compensazione
europee, nonché di assicurare l’adeguata gestione e supervisione dei rischi ad esse associati.
Secondo la CE, un’iniziativa legislativa di revisione del regolamento EMIR
potrebbe essere
avviata nel terzo trimestre 2022.
https://www.eba.europa.eu/sites/default/documents/files/document_library/Publications/Reports/20
Consultation
��Banking Monitor
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��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;Appendice statistica
Tassi interbancari
1 mese
3 mesi
12 mesi
Refi rate
Euribor 1m
Euribor 3m
Euribor 6m
Euribor 12m
Fonte: elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo su dati BCE
Tassi attivi famiglie (nuove operazioni)
Durate (principali)
1 mese
3 mesi
12 mesi
Acquisto abitazioni
tasso variabile e fino a 1 anno
tra 5 e 10 anni
oltre 10 anni
Credito al consumo
tra 1 e 5 anni
TAEG
Altri prestiti
tra 1 e 5 anni
Fonte: elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo su dati Banca d’Italia
Tassi attivi società non finanziarie (nuove operazioni)
Durata
1 mese
3 mesi
12 mesi
Prestiti fino a 1 milione di euro
tasso variabile fino a 1 anno
tra 1 e 5 anni
oltre 5 anni
Prestiti oltre 1 milione di euro
tasso variabile fino a 1 anno
tra 1 e 5 anni
oltre 5 anni
Fonte: elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo su dati Banca d’Italia
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 1 ;&#x/MCI;
 1 ;Principali aggregati del settore
bancario italiano: Prestiti
Società non finanziarie
Famiglie
EUR M
Var.% a/a
EUR M
Var.% a/a
EUR M
Var.% a/a
635.117
631.253
650.601
628.946
656.372
626.051
656.886
629.193
661.804
632.183
669.652
634.429
671.166
633.937
677.012
636.758
677.517
639.043
682.282
641.697
667.980
640.608
669.141
640.359
668.293
642.019
671.212
645.601
666.733
645.641
667.717
647.680
666.135
650.584
662.102
656.494
657.985
654.611
657.805
656.213
659.298
659.245
662.625
663.165
663.169
662.803
660.546
663.260
662.778
665.262
Note: I tassi di crescita sono corretti per tener conto delle discontinuità statistiche
Le variazioni corrette sono fonte Banca d’Italia e tengono conto dei fattori
non attribuibili a transazioni economiche
(^) Escluse le controparti centrali
(*) Calcolate includendo i prestiti non rilevati in bilancio in quanto cartolarizzati; sono al
netto delle variazioni non connesse con transazioni (per fluttuazioni
cambi, aggiustamenti di valore o riclassificazioni)
Fonte: elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo su dati Banca d’Italia
��Banking Monitor
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��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 1 ;&#x/MCI;
 1 ;Principali aggregati del settore bancario italiano: Ra
ccolta
Depositi del Settore privato
Obbligazioni
Raccolta
Di cui: Conti correnti
EUR M (§)
Var.% a/a
EUR M
Var.% a/a
EUR M (°)
Var.%
a/a (°)
EUR M (#)
Var.%
a/a (#)
236.204
232.685
230.967
228.255
225.751
224.409
225.873
227.150
220.318
217.930
218.563
215.557
214.898
215.371
212.333
209.572
210.457
212.457
211.991
212.807
212.180
209.981
208.924
203.874
202.990
Note: I tassi di crescita sono corretti per tener conto delle discontinuità statistiche
Le variazioni corrette sono fonte Banca d’Italia e tengono conto dei fattori
non attribuibili a transazioni economiche
(§) Al netto dei depositi di
controparti centrali e delle passività in contropartita dei prestiti ceduti e non cancellati
(*) Al netto delle obbligazioni acquistate da IFM italiane
(#) Al netto dei depositi di controparti centrali, delle obbligazioni acquistate da IFM italiane, dell
e passività in contropartita dei prestiti ceduti e non cancellati
Fonte: elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo su dati Banca d’Italia
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��Intesa Sanpaolo
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 1 ;&#x/MCI;
 1 ;Risparmio gestito: fondi comuni e gestioni di portafoglio (EUR milioni)
Fondi comuni
Gestioni di
portafoglio
Raccolta
Patrimonio gestito
Raccolta
Patrimonio
Fondi
domestici
Fondi
roundtrip
Fondi
esteri
Totale
EUR M
Var.%
a/a (*)
Retail
Istituzionali
Totale
EUR M
Var.%
a/a (*)
1.930
1.523
1.527
2.721
6.546
10.794
966.297
2.585
1.843
2.990
2.661
5.738
992.502
3.989
3.884
2.533
2.939
1.893
2.241
4.519
4.381
2.198
1.622
1.261
1.697
4.316
4.303
2.487
2.338
1.195
2.441
1.465
2.711
1.068
1.116
2.818
2.192
1.474
3.225
3.780
1.913
2.829
3.961
4.640
4.598
4.649
6.991
7.344
2.969
1.956
2.967
3.871
7.477
1.044
1.200
2.957
4.085
1.015
2.299
1.900
4.904
1.036
1.585
3.316
4.096
4.689
1.437
6.628
1.784
4.551
2.622
7.881
1.399
1.669
1.258
2.730
1.210
1.760
2.970
1.131
1.437
3.482
1.405
1.833
3.238
1.159
2.391
2.250
5.800
1.443
3.330
1.965
5.269
1.704
2.903
1.199
2.148
1.468
3.907
1.075
2.063
1.140
3.907
3.838
6.605
6.419
7.255
YTD 2022
5.477
3.433
9.176
2.779
1.915
(*) Variazioni corrette per le discontinuità statistiche dovute all’assenza di statistiche complete relative ad alcune societ
à incluse nel campione
Nota: i dati sono tratti dalle indicazioni preliminari contenute nelle Mappe Mensili di Assogestioni, per cui sono soggetti a
revisioni trimestrali
Fonte: elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo su dati Assogestioni
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 1 ;&#x/MCI;
 1 ;Risparmio gestito:
assicurazioni, nuova produzione vita, polizze individuali (EUR milioni)
Tradizionali
Unit e Index linked
Ramo I
Ramo V
Ramo III
Totale produzione (§)
Nuova
produzione
Var.%
a/a (*)
Nuova
produzione
Var.%
a/a (*)
Nuova
produzione
Var.%
a/a (*)
Nuova
produzione
Var.%
a/a (*)
Premi da
inizio anno
Var.% YTD
a/a (*)
5.460
3.933
9.472
18.473
3.127
2.280
5.481
23.954
2.587
1.177
3.834
27.788
4.027
1.565
5.646
33.434
4.840
2.556
7.439
40.873
5.261
3.282
8.624
49.497
3.100
2.472
5.635
55.132
4.468
3.376
7.922
63.055
5.315
4.079
9.525
72.580
5.433
3.851
9.407
81.987
5.086
3.858
9.084
91.071
4.373
3.048
7.494
7.494
5.312
4.799
10.207
17.700
5.300
5.284
131,8
10.631
28.332
4.581
4.128
250,7
8.760
128,5
37.092
4.366
4.318
176,0
8.752
45.844
4.098
4.270
8.435
54.278
4.280
4.388
8.732
63.011
2.769
3.236
6.031
69.041
3.789
4.150
7.971
77.012
4.230
4.851
9.131
86.143
4.025
4.340
8.412
94.555
3.775
3.693
8.192
102.747
3.753
3.484
7.299
7.299
4.608
4.263
8.931
16.230
(§) Il
totale produzione include anche la produzione dei rami IV e VI
(*) Variazioni calcolate su basi omogenee
corrette a seguito dell’inclusione di nuove società nel campione delle imprese UE e della modifica dei dati richiesti
Fonte:
elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo su dati ANIA
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 0 ;&#x/MCI;
 0 ;Importanti comunicazioni
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sono il risultato di un autonomo e
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del proprio compenso è stata, è o sarà, direttamente o indirettamente, collegata alle opinioni espresse.
La presente pubblicazione è stata redatta da Inte
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Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse
Intesa Sanpaolo S.p.A. e le altre società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo (di seguito anche solo “Gruppo Bancario Intesa
Sanpaolo”) si sono dotate del
“Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231”
(disponibile sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo:
https:/
/group.intesasanpaolo.com/it/governance/dlgs
che, in
conformità alle normative italiane vigenti ed alle migliori pratiche internazionali, include, tra le altre, misure organizzat
ive e procedurali
per la gestione delle informazioni privilegiate e
dei conflitti di interesse, ivi compresi adeguati meccanismi di separatezza organizzativa,
noti come Barriere informative, atti a prevenire un utilizzo illecito di dette informazioni nonché a evitare che gli eventual
i conflitti di
interesse che possono in
sorgere, vista la vasta gamma di attività svolte dal Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, incidano negativamente
sugli interessi della clientela.
In particolare, l’esplicitazione degli interessi e le misure poste in essere per la gestione dei conflitti di inte
resse
facendo riferimento a
quanto prescritto dagli articoli 5 e 6 del Regolamento Delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integr
a il
Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme
tecniche di regolamentazione
sulle disposizioni tecniche per la corretta presentazione delle raccomandazioni in materia di investimenti o altre informazio
ni che
raccomandano o consigliano una strategia di investimento e per la comunicazione di interessi p
articolari o la segnalazione di conflitti
di interesse e successive modifiche ed integrazioni, dal FINRA Rule 2241, così come dal FCA Conduct of Business Sourcebook re
gole
COBS 12.4
tra il Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo e gli Emittenti di strumenti fina
nziari, e le loro società del gruppo, nelle
raccomandazioni prodotte dagli analisti di Intesa Sanpaolo S.p.A. sono disponibili nelle “Regole per Studi e Ricerche” e nell
‘estratto del
“Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei
conflitti di interesse”, pubblicato sul sito internet di Intesa Sanpaolo
S.p.A all’indirizzo
https://group.intesasanpaolo.com/it/research/RegulatoryDisclosures
Tale documen
tazione è disponibile per il
destinatario dello studio anche previa richiesta scritta al Servizio Conflitti di interesse, Informazioni privilegiate ed alt
ri presidi di Intesa
Sanpaolo S.p.A., Via Hoepli, 10
20121 Milano
Italia.
Inoltre, in conformità c
on i suddetti regolamenti, le disclosure sugli interessi e sui conflitti di interesse del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo
sono disponibili all’indirizzo
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conflitti
interesse
ed aggiornate almeno al giorno prima della data di pubblicazione del presente studio. Si evidenzia che le disclosure sono dis
ponibili per
il destinatario dello studio anche previa richiesta scritta a Intesa Sanpaolo S.p.A.
Industry & Banking Research
, Via Romagnosi, 5
20121 Milano
Italia.
��Banking Monitor
Aprile 2022
��Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
��&#x/MCI;
 1 ;&#x/MCI;
 1 ;Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche
Responsabile Gregorio De Felice
Industry &
Banking
Research
Fabrizio Guelpa (Responsabile)
Ezio Guzzetti
Industry
Research
Stefania Trenti (Responsabile)
Letizia Borgomeo
Enza De Vita
Serena Fumagalli
Ilaria Sangalli
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Giovanni Foresti (Responsabile coordinamento Economisti sul Territorio)
Romina Galleri (sede di Torino)
Sara Giusti (sede di
Firenze)
Anna Maria Moressa (sede di Padova)
Carla Saruis
Enrica Spiga
Rosa
Maria Vitulano (Rom
Banking
Research
Elisa Coletti (Responsabile)
Valentina Dal Maso
Federico Desperati
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