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Gualdo Cattaneo (PG), A Floriana e a Graziano le condoglianze dell’Agenparl per la tragica scomparsa del padre Eusebio
(AGENPARL) – Roma, 26 settembre 2021 -Attorno alle 17.30 di venerdì è venuto a mancare a causa di un tragico incidente il padre della nostra collega Floriana Cutini.
Eusebio Cutini, 80 anni compiuti l’11 settembre scorso, stava attraversando la strada sulle strisce pedonali di via del Puglia a Gualdo Cattaneo (PG), quando è stato investito da un Fiat Doblò guidato da un operaio. L’impatto è stato fatale per il papà di Floriana e di Graziano.
Sul posto sono arrivati i soccorsi ma non c’è stato niente da fare.
A quanto si apprende, spetterà ai Carabinieri di Gualdo Cattaneo (Pg) ricostruire la dinamica dell’incidente mortale, mentre la procura di Spoleto è già stata informata.
Il tratto di strada che ha interessato il tragico incidente è già noto alle cronache per alcuni incidenti stradali verificatesi nel corso degli anni, a causa dell’elevata velocità dei veicoli che transitano all’interno di quel centro abitato, dove il limite massimo è di cinquanta chilometri orari.
Altro aspetto alquanto singolare– a quanto risulta da un post– è lo spiacevole episodio che ha visto la scomparsa del portafoglio di Eusebio, dove all’interno erano custoditi i documenti e dei soldi.
Eusebio Cutini è stato un’icona della zona. Una generazione di ferro che ha ricostruito l’Italia del dopo guerra. Prima commerciante e poi imprenditore di una azienda vinicola, instancabile lavoratore soleva trattenersi fino a tarda notte insieme ai due figli in cantina, dove era impegnato in questi giorni nella raccolta dell’uva.
Eusebio apparteneva ad una generazione portatrice di sani principi morali quali il sacrificio e il lavoro che si mescolano con la memoria storica di una fase cruciale del Paese che era uscito da poco dai tragici eventi bellici.
Sacrificio, volontà, determinazione e lavoro sono stati per l’Italia gli ingredienti fondamentali per il boom economico.
Non si tratta in questo caso degli ottantenni fragili, si tratta bensì di uomini forti. Uomini di una generazione forgiata con il fuoco delle avversità della vita. Non è un caso che Eusebio è uscito di scena non a causa del Covid-19 ma per un tragico incidente.
Sono a questi Uomini – che alla età veneranda di ottant’anni ancora lavorano nelle proprie aziende fino a tarda notte impartendo ordini ai figli – l’Italia deve guardare con rispetto.
E a questi Uomini che dobbiamo far sentire la nostra riconoscenza, perché sono stati loro che con i loro sacrifici hanno reso l’Italia la sesta potenza mondiale.
Signori in piedi, davanti a questi Uomini ed ogni volta che incontrate un ottantenne inchinatevi ed allungategli la mano per stringerla. Non perché hanno bisogno della vostra compassione bensì del vostro rispetto.
A Floriana e a Graziano Cutini le condoglianze più sincere da parte mia e di tutta la redazione.