
CATANZARO L’esordio di Patuanelli è sul concreto. “Giovedì – annuncia – ci sarà il Consiglio dei ministri, che, a parte le scadenze normali che un Consiglio dei ministri affronta, sarà incentrato sulla questione incendi, con la declaratoria conseguente all’ordinanza di Protezione civile dello stato di emergenza e calamità e ovviamente con una dotazione economica di primo intervento”. Il ministro, accolto da molti esponenti del M5S calabresi come Laura Ferrara, Anna Laura Orrico, Alessandro Melicchio, Paolo Parentela, Elisabetta Barbuto e Pino D’Ippolito, ringrazia poi il presidente ff della Regione Spirlì e l’assessore Gallo, al quale è legato da una forte amicizia. E poi ringrazia l’Anci e i sindaci che – rileva Patuanelli – “mi hanno rappresentato un quadro rammarico dovuto agli incendi, quadro che oggi ci mostra l’esigenza del territorio di avere risposte da parte del governo. Abbiamo concordemente inteso che si sono tre fasi da gestire: la fase emergenziale, che è quella del sostegno immediato alle aziende che non hanno più da dare da mangiare agli animali, hanno perso il pascolo, non hanno più acqua, la necessità di mettere in sicurezza il territorio che tra poche settimane vedrà l’arrivo delle piogge. La seconda fase è quella degli indennizzi, che devono riattivare la produzione agricola. Infine – rimarca il ministro – la fase di prevenzione e di gestione coordinata e organizzata dell’emergenza, che ogni tanto mostra qualche fragilità: c’è bisogno di capire quali sono le cose che non funzionano e le difficoltà del passaggio di competenze, e la prevenzione che va fatta dando agli agricoltori la capacità di essere i primi custodi del territorio ma per farlo devono avere a disposizione risorse altrimenti non sono purtroppo in grado di farlo”. Su tempistica e quantificazione della dotazione dei fondi per la Calabria Patuanelli non si sbilancia: “Non parlo di date se non sono sicuro. Il percorso che stiamo facendo con il nostro Dipartimento in contatto con le direzione degli assessorati regionali è quello della valutazione del danno, perché noi possiamo intervenire solo quando, dopo la richiesta di stato di emergenza da parte della Regione al Mipaf, c’è anche un elenco del danno patito. Stiamo dando supporto massimo alle strutture regionali attraverso il nostro Dipartimento proprio per individuare l’entità del danno”. (News&Com)