
CATANZARO “Non ci stancheremo – afferma ancora il Segretario generale della Fai Cisl Calabria – di sostenere che servirà un Piano straordinario regionale per azioni di prevenzione, attività AIB, manutenzione a difesa del suolo e rimboschimento, investendo nel lavoro forestale, nella ricerca, nella formazione e nella filiera del legno. In Calabria c’è bisogno di condividere una visione per la tutela di un territorio che sta scomparendo a causa sia dello spopolamento, sia per un’evidente carenza di tutela ambientale, per atti incivili da perseguire come gli incendi di questi ultimi giorni che stanno distringendo importanti aree verdi della Calabria; ma altrettanto grave sono l’abbandono e l’assordante silenzio rispetto al valore del lavoro forestale per la gestione responsabile del bosco, la tutela delle aree interne e la centralità della montagna che è la spina dorsale della nostra regione, un “unicum” sotto l’aspetto antropologico, faunistico e della flora. Sarà indispensabile, nell’alveo delle politiche di tutela del territorio, riscoprire l’importanza della moltiplicazione delle risorse forestali, il ruolo chiave nell’ecosistema del bosco e quanto sia necessaria la gestione qualificata delle foreste, cogliendo, tramite una precisa programmazione e pianificazione, tutte le opportunità messe in campo dall’Europa nell’attuale contesto di emergenza sanitaria. Purtroppo, constatiamo con amarezza che i numerosi incendi dolosi sono la prova evidente che questo tempo di pandemia non ci sta insegnando abbastanza: cioè che l’aria è un elemento essenziale e primario per la vita”. “E oggi – conclude Sapia – siamo costretti a ribadirlo: in una regione prevalentemente montuosa e ricca di risorse naturali, come la Calabria, senza bosco non c’è aria, non c’è futuro, non c’è sicurezza per le persone e per il territorio”. (News&Com)