
CATANZARO “Siamo fortemente preoccupati – afferma ancora Bindo – dallo stallo che si è registrato su questa tematica assai importante. Uno stallo che, purtroppo, potrebbe prolungarsi ancora per diverso tempo alla luce della distrazione elettorale nella quale la classe politica regionale è ricaduta in queste settimane. Chiediamo alla Regione che si passi dalle parole ai fatti, che si applichi la normalità, la Calabria è una delle pochissime autonomie territoriali a non avere il servizio integrato, una regione ‘canaglia’ per quanto riguarda la depurazione: sappiamo che l’Italia è sotto procedura d’infrazione per la mancanza di un sistema depurativo efficiente”. “Vorremmo evitare che – conclude il segretario generale della Uil calabrese – quella procedura d’infrazione di 25 milioni che il Paese dovrà dare all’Unione Europea, insieme agli altri 30 milioni per ogni semestre di ritardo all’attuazione della sentenza del 2012 della Corte di Giustizia Europea, non vengano a pagarla i calabresi”. (News&Com)