VIBO VALENTIA Era la sera del 23 gennaio 1990 a Vibo Marina, quando Francesco Covato uscì di casa a bordo della sua autovettura, senza più fare ritorno. Le ricerche delle forze dell’ordine, avviate a seguito della denuncia del padre della vittima, portarono al solo rinvenimento della sua automobile, trovata nel parcheggio del Stazione ferroviaria di Tropea. Da allora, nessuna traccia del ragazzo. Il laborioso lavoro investigativo, ricostruito dalla Direzione Distrettuale Antimafia, nonostante il lungo arco di tempo trascorso dalla scomparsa, ha permesso altresì di individuare il movente dell’efferato delitto; la sentenza di morte era infatti maturata in un contesto di vendetta personale e di riaffermazione del potere criminale da parte della famiglia Tripodi, egemone del territorio di Vibo Marina-Porto Salvo. (News&Com)
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