
CATANZARO “Apprezziamo e ringraziamo le forze dell’ordine per il prezioso lavoro che in Calabria stanno facendo per contrastare la criminalità organizzata. L’operazione “Geolja” parla ai lavoratori ed alle lavoratrici di questa nostra regione. Ci si chiede di prendere coscienza che dietro ogni sopruso, ingiustizia, ricatto subito dentro un luogo di lavoro spesso ci sono logiche ed azioni criminali che condizionano la nostra vita e la nostra società”. È quanto si afferma in una nota della Cgil Calabria. “La ‘ndrangheta, soprattutto nei settori del Turismo, del Commercio e dei servizi in Calabria – sostengono Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria; Celeste Logiacco, segretaria generale Cgil Piana di Gioia Tauro; Giuseppe Valentino, segretario generale Filcams Cgil Calabria e Samantha Caridi, coordinatrice Filcams Cgil Reggio Gioia Tauro – ruba il futuro a migliaia di lavoratrici e lavoratori ed ai loro familiari. Ogni volta che viene applicato un contratto pirata, ogni volta che l’azienda non rispetta i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, ogni soldo di paga rubato e sottratto ad un dipendente per poi finire nelle mani dei Mammasantissima è un furto alle nostre vite, alla possibilità di riscatto della Calabria. Ci sono alcuni particolari emersi dall’inchiesta che dovrebbero portare ad un sussulto, ad una riflessione indignata e possibilmente ad una reazione concreta coloro i quali si pregiano di rappresentare il sistema delle imprese, le istituzioni, gli Enti locali, lo Stato”. (News&Com)