
CATANZARO “Nel 2012 – spiega – è stato previsto un finanziamento di euro 20 milioni di euro per il suo completamento e che il Comune di Catanzaro è il soggetto attuatore dell’appalto. I lavori sono stati avviati negli anni ’60 per poi interrompersi a più riprese fino a quando, nel 2019, viene presentato il progetto definitivo che prevede, fra l’altro, la costruzione di un circolo nautico, l’installazione di una gru, una torre di controllo, un molo, l’installazione di nuovi pontili, varie opere di restyling alle attrezzature già presenti e l’aumento dei posti barca fino a un numero di 400”. Il consigliere regionale puntualizza che “i fondi, 20 milioni di euro, sono contemplati nel Por e che la Regione Calabria ha un interesse diretto, immediato e concreto alla utilizzazione dei fondi e al completamento del Porto che vivacizzerebbe l’economia della città e del territorio regionale”. “È davvero grave e urtante – prosegue Pitaro – specie in una congiuntura così drammatica in cui tutti (dal premier Draghi alla Confindustria ai sindacati) premono perché ogni finanziamento sia immediatamente utilizzato per generare sviluppo e occupazione – che le risorse disponibili non siano impiegate per consegnare al territorio l’opera progettata, pienamente funzionante ed effettivamente operativa”. Ad avviso di Pitaro: “dalle notizie trapelate, pare che l’erogazione del finanziamento e l’avvio dei lavori per il completamento del porto si siano arenati a causa del mancato rilascio della ‘VIA’ che il Comune di Catanzaro pretendeva venisse rilasciata dalla Regione e il cui rilascio, tuttavia, sarebbe di competenza del Ministero dell’Ambiente come da questi sostenuto. Adesso, risultando persino inutile segnalare l’incapacità del Comune di Catanzaro nel velocizzare e perfezionare l’iter amministrativo e, al contempo, il disinteresse della Regione Calabria che – nonostante l’ingente somma di denaro disponibile e la valenza regionale dell’infrastruttura – sta omettendo di intervenire tempestivamente e con la necessaria determinazione, occorre che la Regione si faccia parte attiva. E assuma, insieme al Comune di Catanzaro, una condotta politico-amministrativa efficace e propositiva, al fine di permettere finalmente l’erogazione dei fondi e l’avvio dei lavori di completamento del Porto”. Il consigliere regionale, infine, asserisce che “essendo alle viste una seduta del Consiglio regionale con all’oggetto anche il ‘question time’, sarebbe utile che il presidente Spirlì (o l’Assessore competente) riferisse all’Aula e alla Calabria a che punto è la vicenda Porto di Catanzaro Lido. Un’infrastruttura incompiuta che è anche il simbolo eloquente di quell’immobilismo politico e amministrativo che, per rimettere in corsa le aree più svantaggiate del Mezzogiorno, occorre archiviare inequivocabilmente e rapidamente”. (News&Com)