
CATANZARO Nei primi sei mesi del 2020, sono state 44.884 le operazioni finanziarie sospette localizzate nelle regioni, direttamente imputabili alla criminalità organizzata, con una crescita rilevante rispetto allo stesso periodo del 2019, pari a al 242,9 per cento, quando erano state segnalate complessivamente 13.090 operazioni. Un andamento preoccupante considerato che, per come si apprende dalla relazione della Direzione Investigativa Antimafia relativa al primo semestre del 2020, l’analisi e l’approfondimento investigativo delle segnalazioni di operazioni sospette riveste un ruolo cruciale nella prevenzione dell’utilizzo del sistema economico-finanziario legale per riciclare proventi illeciti. In questa direzione, le operazioni sospette riferibili a contesti riconducibili agli interessi della criminalità organizzata sono state circa il 28,9 per cento di quelle complessivamente pervenute. In valore assoluto, è la Campania a essere la prima regione di localizzazione dell’operatività sospetta, con un’incidenza del 24,8 per cento sul totale del flusso ricevuto, pari a ben 11.152 operazioni finanziarie sospette direttamente attinenti alla criminalità mafiosa; seguono Lombardia con 5.847 e Lazio con 5.524 operazioni finanziarie sospette con un’incidenza pari rispettivamente al 13 per cento e al 12,3 per cento. (News&Com)