
CATANZARO Ammonta a 2.200 milioni di euro la stima dei proventi della criminalità organizzata derivante dall’infiltrazione economica nel comparto turistico italiano. L’analisi per sodalizio criminale evidenzia il primato della ‘Ndrangheta con un giro d’affari di 810 milioni di euro, pari al 37 per cento degli introiti complessivi, immediatamente seguita dalla Camorra con 730 milioni di euro (33 per cento), Mafia con 440 milioni di euro (20 per cento) e criminalità organizzata pugliese e lucana con 220 milioni di euro (10 per cento). Osservando il livello territoriale emerge, inoltre, che nelle realtà del Mezzogiorno si concentrerebbe il 38 per cento degli introiti criminali, pari a 825 milioni di euro. A seguire il Centro con 515 milioni di euro (23 per cento), il Nord Ovest con 490 milioni di euro (22 per cento) e il Nord Est con 370 milioni di euro (17 per cento). Nelle realtà territoriali caratterizzate da un maggiore rischio di infiltrazione economica della criminalità organizzata, infine, si concentra oltre la metà (53,4%) del giro d’affari dei proventi illegali, quantificabile in 1.175 milioni di euro: Campania (265 milioni di euro), Lombardia (260 milioni di euro), Lazio (260 milioni di euro), Sicilia (175 milioni di euro), Puglia (140 milioni di euro) e Calabria (75 milioni di euro). (News&Com)