
CATANZARO Per raggiungere il suo illecito obiettivo, peraltro, Scumace aveva fatto ricorso anche a condotte estorsive, perpetrate per mezzo di altri soggetti nei confronti dei propri superiori. Ciò avveniva in particolare nel 2005, quando, secondo quanto ricostruito dalle indagini, “una persona molto distinta” si introduceva senza preavviso nell’ufficio della responsabile del C.O.E.I. (oggi in congedo ed estranea alle indagini) e, con minacce all’incolumità sua e dei suoi familiari, la costringeva a soprassedere dalle segnalazioni disciplinari nei confronti del dipendente assenteista. Successivamente, al pensionamento della responsabile intimidita, le condotte assenteistiche di Scumace sarebbero proseguite indisturbate in quanto sia Critelli (subentrato responsabile del C.O.E.I.) che i due Dirigenti pro tempore dell’Ufficio Risorse Umane (Prejanò e De Vito), tutti indagati, in concorso , per abuso d’ufficio, avrebbero omesso di adempiere ai controlli sull’effettiva presenza in servizio di Scumace, consentendogli di fatto di proseguire nel suo reiterato assenteismo. (News&Com)