
REGGIO CALABRIA “Il Covid 19 ha acuito e amplificato le criticità che affliggono la nostra regione, mettendo a nudo lacune strutturali, non solo del sistema sanitario ma anche di quello economico: divari territoriali, divari sociali, debolezze del sistema produttivo”. Lo ha dichiarato oggi il presidente della Regione, Nino Spirlì, in occasione dell’informativa al Consiglio regionale della Calabria sulle iniziative adottate in ordine al Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). “La sospensione di gran parte delle attività lavorative e dell’offerta di beni e servizi – ha detto ancora –, ha infatti gravemente colpito anche settori non in declino, che erano in una fase di espansione significativa, come la filiera dell’economia della cultura e del turismo. Così come hanno subito rilevanti perdite settori come i trasporti e il commercio. Nuove criticità si associano dunque a problematiche ormai strutturali”. Il presidente Spirlì è entrato nel merito delle analisi della Svimez “che ci restituiscono – ha spiegato – uno scenario, in gran parte noto, e comunque preoccupante: il rischio di default è maggiore per le medie e grandi imprese del Mezzogiorno”. “I dati territoriali sul blocco delle attività economiche – ha detto Spirlì – delineano un quadro assai più problematico dell’ultima crisi economica degli anni 2000. La maggiore fragilità e precarietà del mercato del lavoro meridionale rende più difficile assicurare una tutela a tutti i lavoratori, precari, temporanei, intermittenti o in nero, con impatti rilevanti sulla tenuta sociale dell’area”. (News&Com)