
COSENZA Nello stesso tempo, Cgil, Cisl e Uil denunciano l’assenza di trasparenza su categorie e beneficiari, la scarsa equità ed uniformità nei criteri adottati nella distribuzione delle dosi sui territori, con Comuni in gravissimo ritardo rispetto ad altri perché hanno ricevuto dosi in quantità molto minori. In questo caos disorganizzato, l’Asp di Cosenza ed il suo Commissario La Regina dovrebbero procedere all’adozione dell’atto aziendale, aprendo il confronto con le organizzazioni dei lavoratori, per ricostruire la disastrata offerta sanitaria ospedaliera e la medicina del territorio, sbloccando almeno le già insufficienti assunzioni previste ed autorizzate, sulla base delle linee guida scritte e riscritte dal Commissario ad Acta Guido Longo che, lasciato solo e senza squadra perché tutto resti come prima, sembra essersi smarrito definitivamente. I sindacati hanno chiesto di incontrare, al termine del sit-in, il prefetto di Cosenza, per esprimere le preoccupazioni di cittadini, lavoratori e pensionati e chiedere una forte attenzione del Governo nazionale e del Ministro alla Salute in particolare sulla situazione di caos e di emergenza nell’emergenza che il territorio provinciale vive, perché ‘Vaccini e Sanità per tutti’ dovrebbe essere un diritto anche nel territorio provinciale: se il nuovo Commissario Figliolo si dice “preoccupato per la Calabria”, lo sono ancor di più i cittadini che pagano da anni, sul piano della salute e sul piano economico, i costi di una Sanità allo stremo. (News&Com)