
REGGIO CALABRIA Lo scorso 1 agosto, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gioia Tauro (RC), con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi (RC), avevano eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei fratelli Cosma (cl.96) e Rocco Sposato (cl.96), e di arresti domiciliari per Pamela Sposato (cl.89). Ai tre fratelli Sposato fu contestato il concorso in diverse fattispecie di reato: danneggiamento aggravato dell’autovettura di proprietà di Salvatore Cucinotta (fratello del marito di Pamela Sposato) con l’uso di un fucile a canne mozze, spari in luogo pubblico, detenzione illecita di cartucce cal. 12 e calunnia. I fatti contestati nella misura cautelare erano stati commessi a Rosarno il 10 giugno 2020. Le indagini erano state avviate in seguito alla denuncia presentata da Pamela Sposato per una violenta lite avvenuta con il marito, sorta per ragioni economiche legate all’impiego del denaro di famiglia per l’acquisto, da parte dell’uomo, di sostanza stupefacente. La lite, secondo il racconto della donna, era gravemente degenerata in un’aggressione violenta a seguito della quale la denunciante aveva deciso di lasciare l’abitazione familiare insieme ai figli. Nella circostanza, la donna aveva inoltre denunciato una lunga serie di maltrattamenti: minacce, percosse e lesioni, poste in essere dal marito nel corso della convivenza matrimoniale, e che la donna riconduceva all’inizio della tossicodipendenza che aveva trasformato il coniuge in un soggetto violento e manesco. Le violenze le avevano più volte provocato lesioni ed ecchimosi, ma la Sposato recandosi al pronto soccorso degli ospedali di Gioia Tauro e Polistena per le cure del caso, non aveva mai raccontato la verità, giustificando le sue condizioni come incidenti domestici. (News&Com)