
CATANZARO Tuttavia, i controlli incrociati con i dati dello stesso Istituto previdenziale che aveva rilevato irregolarità contributive interrompendo l’erogazione della ‘disoccupazione’, hanno fatto emergere l’effettivo mancato versamento, nel tempo, sia degli stipendi in favore dei presunti lavoratori che dei contributi previdenziali: l’ipotesi è di ‘assunzioni meramente documentali’ che hanno indotto l’Inps a erogare prestazioni di disoccupazione per 90mila euro circa. Il titolare, in cambio, avrebbe percepito un compenso in denaro da parte dei soggetti coinvolti. L’indagine è partita, paradossalmente, dalla denuncia del titolare della ditta nei confronti di 3 ‘dipendenti’ – arrestati nel 2018 per estorsione – che, vistisi privati dell’indennità di disoccupazione – sospesa dall’Inps – lo avevano minacciato per essere ‘indennizzati’ con una richiesta di ottomila euro in contanti. (News&Com)