COSENZA Otto persone denunciate, armi, richiami e selvaggina sequestrata. E’ il risultato di un capillare controllo sull’attività venatoria effettuato dai militari della stazione carabinieri Forestale di Castrovillari (CS) all’interno della propria giurisdizione. La maggior parte dei cacciatori deferiti all’autorità giudiziaria provengono dalle zone settentrionali della Penisola a testimonianza che spesso questa attività rientra nel cosiddetto ‘turismo venatorio’ che nella zona ionica cosentina è particolarmente frequente. In questo caso i cacciatori sono stati sorpresi in due distinti controlli. Il primo nel Comune di Terranova da Sibari (CS) in località ‘Crati’ dove cinque di loro, un bresciano, due vicentini e due coriglianesi che li accompagnavano praticavano tale attività con l’ausilio di richiami acustici elettromagnetici, strumenti questi vietati dalla normativa che regola la caccia. Giunti sul posto i militari hanno provveduto al sequestro delle armi, delle allodole appena abbattute e di quattro richiami vivi. Il controllo di questi richiami ha infatti evidenziato la contraffazione degli anelli di identificazione e portato alla denuncia di uno dei cacciatori per contraffazione di sigilli. (News&Com)
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