
Fiducia, reputazione, sfida. Sono queste alcune delle parole chiave che caratterizzano il programma di governo illustrato oggi in consiglio regionale dal presidente della Regione Calabria, Jole Santelli.
Santelli ha iniziato il suo intervento ricordando i mesi dell’emergenza coronavirus. “L’esperienza del Covid 19 – ha detto – ci ha lasciato un grande senso di comunità. Non dobbiamo disperdere questo patrimonio di esperienza, che deve rimanerci scolpito nella pelle”.
Il presidente della Regione ha messo al centro del suo programma la Salute, “non in quanto organizzazione della sanità, ma in quanto diritto di ogni cittadino”. “In questi mesi – ha spiegato – abbiamo toccato con mano la precarietà delle strutture sanitarie calabresi, ma anche la grande capacità dei singoli e della rete di esserci e di fare resistenza. Siamo andati bene: ci siamo collocati tra le ultime regioni in fatto di contagi, anche grazie alle rigide prescrizioni incluse nelle ordinanze della Regione e alla capacità dei cittadini di rispettare le regole”. “Non facevamo i tamponi per nascondere i dati? Facciamo – ha aggiunto Santelli – più di mille tamponi al giorno, riportati da un bollettino ufficiale. Abbiamo effettuato oltre 60mila tamponi singoli, un test ogni 33 abitanti, una delle medie più alte tra le regioni meno colpite dal virus. Voglio rassicurare i cittadini: continueremo a farli”. Quanto ai ritardi registrati nei giorni del terzo esodo verso la Calabria, Santelli è netta: “In tutta Italia solo la Calabria, unendo le forze dei dipartimenti di prevenzione, del 118 e delle forze di polizia, ha fatto controlli a tappeto nelle stazioni, negli aeroporti e sulle autostrade. In quelle settimane abbiamo effettuato più di 6mila tamponi e dovevamo smaltirli. In quei momenti abbiamo avuto dei ritardi e per questo ci siamo fatti aiutare dalla Campania, tra l’altro utilizzando una struttura che la Calabria contribuisce a pagare. Con i controlli abbiamo insomma fatto più di qualsiasi altra regione. I dati finali sono confortanti”. Ora, secondo Santelli, è importante capire come gestire anche la fase economica. “Al momento – ha affermato – siamo nelle condizioni di dire sì alla possibilità che il governo apra alla mobilità regionale. Allo stesso modo, se il 15 giugno ripartirà il traffico interno europeo, noi ci saremo. Useremo i tanti sacrifici fatti dai calabresi per evitare il tracollo economico e affrontare la stagione turistica in arrivo”. (News&Com)