
(AGENPARL) – Roma, 18 dic 2019 – “Oggi, 18 dicembre, altre 60 persone sono sbarcate altre 55 persone tra cui 4 donne e 8 bambini. E’ la Giornata internazionale per i diritti dei migranti e colgo l’occasione per ricordare che in Italia centinaia di migliaia di persone si trovano in un limbo che li costringe all’illegalità. Migranti che abitano e lavorano nel nostro Paese, ma che a causa di leggi scritte male si ritrovano incastrati in una condizione di irregolarità con tutte le criticità che conseguono e che minano una convivenza pacifica.
Un paio di settimane fa abbiamo fatto un convegno che parlava proprio di questa condizione di “spaesamento”, ma un convegno non basta. Il Parlamento deve trovare lo spazio per sciogliere questo nodo, magari partendo dalla riforma del Testo unico per l’immigrazione. Come pure va dato seguito alla discussione sul disegno di legge che recepisce la proposta di legge d’iniziativa popolare “Ero straniero”, che consentirebbe di fare emergere il lavoro sommerso e contrastare le nuove forme di schiavitù, che umiliano e che generano tensioni sociali. Ricordo che l’Italia – così come tutti gli altri Paesi del mondo occidentale – non ha ancora ratificato la Convenzione internazionale sui diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie.
Per questo, occorre un indirizzo politico chiaro perché sono convinta che come ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che stamattina avremo il piacere di ascoltare al Parlamento italiano: “Ora più che mai abbiamo bisogno di risposte pratiche ed efficaci. Abbiamo bisogno di risposte migliori per coloro che fuggono e un aiuto migliore per le comunità e i paesi che li ricevono e li ospitano”.
Così la senatrice Michela Montevecchi, vicepresidente della commissione Cultura e membro della commissione straordinaria Diritti Umani, nella Giornata internazionale per i diritti dei migranti