(AGENPARL) – Roma, 01 ott 2019 – “Interventi di rigenerazione urbana capaci di ridurre il consumo del suolo e recuperare e manutenere il patrimonio immobiliare già disponibile “. E’ questa la linea d’intervento delineata da Pier Paolo Baretta, Sottosegretario del ministero dell’Economia e delle Finanze, sul fronte della casa, secondo quanto riporta una nota che cita il messaggio di saluto iniziale del sottosegretario in occasione del convegno sulla “Sicurezza della Popolazione, degli Immobili e degli Investimenti”, organizzato da Re Mind a Roma
Il Sottosegretario Baretta ha evidenziato come il nuovo Governo intenda non solo perseguire gli obiettivi della Agenda Onu 2030 tra cui quello di rendere le città più inclusive, sicure e sostenibili, ma anche favorire politiche capaci di garantire a tutti l’accesso ad alloggi pubblici e privati adeguati e sicuri.
“Nei prossimi anni – ha detto Paolo Crisafi, presidente di Re Mind- è urgente raggiungere obiettivi di sviluppo su parametri che rispettino valori ambientali e sostenibili verso più alti livelli di sicurezza e di benessere urbano superando definitivamente le criticità e contraddizioni del passato”.
A seguire il vice Presidente di Green Building Council Italia (Gbc) Marco Mari ha segnalato che “in generale un percorso di uscita da una crisi rappresenta per tutta la filiera e i vari portatori di interesse una sfida impegnativa e protratta nel tempo. In questi frangenti, spesso si naviga a vista, sperimentando soluzioni ed ipotesi per tentativi ed errori. A tutto ciò oggi rispetto al passato appare “quasi scontato” che un nuovo impulso al mercato non possa che passare per quella che viene chiamata Green Economy, o mutuando le parole di Papa Francesco nella Enciclica Laudato sí, serve avere cura della casa comune. Le principali esperienze internazionali in tema di riqualificazione e rigenerazione dell’ambiente costruito ci sollecitano a pensare che non possiamo affrontare temi complessi con soluzioni parziali, la realtà che affrontiamo reclama azioni olistiche, non miopi e monodimensionali, ma anche che servono strumenti pratici per poter affrontare tale complessità e generare dal problema l’opportunità. Su tale scia siamo partner di Re Mind – Filiera Industriale e Manifatturiera dell’Immobiliare”.
Interessanti contributi sono stati forniti da esperti, managers e imprenditori della filiera industriale e manifatturiera dell’immobiliare come Mario Occhiuto, (Presidente Fondazione Patrimonio Comune – Anci); Maurizio Leo (Vice Presidente CPGA CPGA – Consiglio di Presidenza Giustizia Amministrativa) ; Massimo Sessa (Dirigenete Generale Mit già Presidente Autorità Lavori Pubblici); Leandro D’Aurizio (Servizio Studi Ivass e Coautore Quaderno Calamità naturali e coperture assicurative : valutazione dei rischi e policy options per il caso italiano); Francesco Burrelli (Presidente Anaci); Gabriele Scicolone (Presidente Oice); Nicola Ricci (Presidente Osservatorio Nazionale Condomini); Giulio Gravina (Vp Ass.I.V. e Delegato Sicurezza Re Mind); Dario Focarelli (Dg Ania); Barbara Casillo (Dg Aica); Laura Di Raimondo (Dg Asstel); Gianfranco Torriero (Vdg Abi); Federica Di Piazza (Delegata Rics); Vittorio Colucci (Generale a.r.già Direttore Demanio Difesa); Franco Mencarelli (Magistrato della Corte dei Conti a.r.).
Nel corso del dibattitto maturato nell’ambito del think tank “Sicurezza della popolazione, degli immobili e degli investimenti” promosso da Re Mind, è intervenuto anche il prefetto Francesco Tagliente nella veste di delegato ai rapporti istituzionali dell’Associazione nazionale insigniti al Merito della repubblica Italiana (ANCRI), il quale oltre ad affrontare il tema della sicurezza reale e percepita, del decoro urbano, del controllo tradizionale ed elettronico del territorio, dei sistemi di videosorveglianza e dell’anagrafe delle telecamere, ha parlato della prevenzione dei disastri ambientali e della necessità di “un monitoraggio costante degli argini dei fiumi e dei torrenti con il mondo del volontariato e la tecnologia più avanzata”. Nel corso del dibattito ha auspicato una maggiore razionalizzazione di costi per le locazioni passive degli immobili in uso alla pubblica Amministrazione.
Sulla pagina FB il prefetto Tagliente scrive che “la situazione economica del Paese impone il contenimento dei costi anche con la razionalizzazione delle spese per gli immobili in uso alla pubblica amministrazione. Non è concepibile che con tanti immobili del demanio e degli vari enti pubblici dismessi, si debbano sostenere spese, si debbano pagare milioni di euro per locazioni di immobili di privati.
Nel 2007 da Questore di Firenze – prosegue – mi sono reso conto che pagavamo un affitto di circa 5 milioni di euro all’anno per un complesso edilizio in uso alla Questura chiamato “Il Magnifico” che tanto magnifico non era. Dal monitoraggio degli immobili di proprietà del demanio dismessi dall’esercito – chiarisce – ne ho valutato uno, l’ex Caserma De Laugier sul lungarno della Zecca Vecchia, una ex caserma dell’Esercito già sede dell’Accademia di Sanità militare che il movimento lotta per la casa tentava di occupare. Grazie anche all’impegno del Provveditore alle Opere Pubbliche Costanza Pera, sono riuscito ad acquisirla e a progettare il trasferimento degli Uffici e deli alloggi dal complesso edilizio il Magnifico. Oggi i lavori sono ultimati. Sono passati 12 anni. Circa 50 milioni di euro dati ad un privato che avremmo potuto risparmiare”.
“Nel 2010 – scrive ancora – la successiva esperienza come Questore di Roma, mi ha consentito di replicare le iniziative promosse a Firenze. Abbiamo monitorato gli immobili del demanio, della regione, della provincia e dei comuni non utilizzati per valutare la compatibilità a ricollocare alcuni dei 52 immobili di privati adibiti ad uffici di polizia. In lavoro importante che secondo il progetto avrebbe comportato un contenimento dei costi di circa 20 milioni di euro all’anno.
A Roma grazie all’impegno di un eccellente Funzionario della Questura Filiberto Mastrapasqua, siamo poi intervenuti anche sui costi necessari al mantenimento degli immobili sedi dei vari Uffici della Questura, in totale 71 immobili di cui 19 demaniali oltre ai 52 di privati. Le spese sostenute nel 2010 hanno fatto registrare un risparmio di poco più di un milione di euro rispetto al 2009 che si è raddoppiato nel 2011 con una riduzione di 2 milioni di euro rispetto al 2010”.
“Nel 2012 – conclude- da Rappresentante del Governo a Pisa, è stato possibile continuare nella concreta attuazione di quella stessa politica di contenimento dei costi avviata a Firenze e proseguita a Roma. Ho fatto un progetto per dismettere tutti i contratti di locazione con privati e trasferire negli immobili demaniali gli uffici della pubblica amministrazione”.
Il meeting si è concluso con gli interventi del presidente aggiunto Consiglio di Stato Sergio Santoro e del presidente di Re Mind Paolo Crisafi.