Autore: Elena Fateeva

A novembre, i mercati azionari asiatici hanno mostrato un andamento prevalentemente negativo, colpiti dalle incertezze legate ai dazi promessi dal presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Tuttavia, la Cina ha fatto eccezione, sostenuta da misure governative e dall’ottimismo per il dialogo con gli Stati Uniti. Il clima di sfiducia è stato alimentato dalle dichiarazioni di Trump riguardanti l’imposizione di tariffe significative: il 10% su tutte le importazioni dalla Cina e il 25% sui prodotti provenienti da Canada e Messico. I timori di una nuova guerra commerciale hanno messo a dura prova la propensione al rischio nei mercati asiatici. Nonostante…

Read More

Panama ha segnato un importante traguardo diplomatico e commerciale entrando ufficialmente a far parte del Mercosur come Stato associato. La cerimonia formale si è svolta sabato nella capitale dell’Uruguay, Montevideo, alla presenza dei leader di Argentina, Brasile e Paraguay. L’adesione di Panama rappresenta un evento storico, essendo il primo Paese centroamericano a unirsi al blocco commerciale sudamericano. Il presidente panamense, José Raúl Mulino, ha espresso il significato di questa nuova partnership con parole cariche di ottimismo: “Oggi abbiamo fatto la storia. Questo non è solo un accordo; è un impegno verso il nostro popolo e verso un futuro pieno di…

Read More

La produzione di petrolio dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) ha registrato un aumento per il secondo mese consecutivo nel novembre 2024, trainata da una forte ripresa della produzione in Libia. Tuttavia, i limiti imposti dall’alleanza OPEC+ continuano a contenere ulteriori aumenti delle forniture. Secondo i dati di un’indagine indipendente, la produzione complessiva dei Paesi membri dell’OPEC ha raggiunto 26,51 milioni di barili al giorno (bpd) a novembre, segnando un aumento di 180.000 bpd rispetto al mese precedente. Al contrario, la produzione dell’Iraq ha subito una leggera contrazione, dovuta agli sforzi per rispettare le quote stabilite dagli accordi OPEC+.…

Read More

La Borsa di Tokyo ha chiuso la giornata di contrattazioni con un andamento contrastato, influenzato dalle speculazioni sulla possibilità che la Banca Centrale del Giappone (BoJ) possa decidere di non alzare i tassi di interesse durante la riunione di questo mese. L’indice Nikkei 225, che include 225 delle principali società quotate in Giappone, ha registrato un rialzo dello 0,07%, pari a 27,53 punti, chiudendo la seduta a 39.276,39 punti. Il risultato positivo è stato trainato dalla buona performance dei settori: Il settore finanziario ha subito le maggiori pressioni, principalmente a causa del calo dei rendimenti del debito sovrano giapponese, che…

Read More

I prezzi alla produzione industriale nell’Eurozona sono aumentati dello 0,4% a ottobre rispetto al mese precedente, segnando una ripresa dopo il calo dello 0,6% registrato a settembre. I dati, pubblicati mercoledì dall’ufficio statistico Eurostat, evidenziano una dinamica simile nell’intera Unione Europea (UE), dove i prezzi alla produzione sono cresciuti anch’essi dello 0,4% su base mensile. L’incremento dei prezzi è stato trainato principalmente dal settore energetico, che ha registrato un aumento dell’1,4% nell’Eurozona e dell’1,1% nell’intera UE. Anche i prezzi dei beni di consumo durevoli e non durevoli hanno contribuito alla crescita, con aumenti rispettivi dello 0,3% e dello 0,2%. Tuttavia,…

Read More

L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha pubblicato le sue previsioni economiche per il biennio 2025-2026, indicando una crescita globale del PIL del 3,3% annuo. Questo slancio dovrebbe mantenersi stabile per entrambi gli anni, sostenuto da politiche monetarie restrittive che contribuiranno a ridurre l’inflazione nelle principali economie avanzate. Le economie dei Paesi OCSE cresceranno a un ritmo più contenuto rispetto alle nazioni emergenti, con un’espansione prevista dell’1,9% nel 2025 e nel 2026, ben al di sotto delle medie registrate prima della pandemia. In particolare: I Paesi non OCSE, in particolare le economie emergenti dell’Asia, continueranno a contribuire…

Read More

Il dollaro statunitense registra oggi un significativo rialzo, sostenuto dalle aspettative di una possibile riduzione dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Al contrario, l’euro subisce una flessione dopo aver guadagnato la scorsa settimana. Il biglietto verde ha guadagnato lo 0,4% contro lo yen, attestandosi a 150,37 . Questo recupero arriva dopo una settimana negativa per il dollaro, che aveva perso il 3,3% , segnando la sua performance peggiore dal luglio scorso. Anche l’euro ha ceduto terreno nei confronti del dollaro, scendendo dello 0,4% a 1,0532 dollari , dopo un rialzo dell’1,5 % registrato la scorsa settimana. Nonostante…

Read More

I prezzi del petrolio registrano un lieve aumento, sostenuto dai segnali di ripresa dell’attività industriale in Cina, il secondo maggior consumatore di greggio al mondo. Le quotazioni del Brent ,otto centesimi , pari0,1% ,71,92 dollari al barile .Intermedio del West Texas (WTI) ,nove centesimi ,0,1% , attestandosi a68,09 dollari al barile. L’aumento dei prezzi è stato innescato dai risultati di un sondaggio ufficiale che ha evidenziato una crescita, seppur modesta, dell’attività industriale cinese per il secondo mese consecutivo a novembre. Questi dati suggeriscono che i recenti stimoli economici varati da Pechino, volti a sostenere l’economia e rilanciare il settore manifatturiero,…

Read More

Martedì i prezzi del petrolio hanno registrato un lieve calo, proseguendo la tendenza ribassista iniziata lunedì. Questa flessione è legata alle aspettative di un potenziale cessate il fuoco in Libano, che potrebbe aprire la strada a una tregua più ampia nella regione di Gaza, e al rafforzamento del dollaro statunitense. Andamento dei prezzi Alle 10:23 ora locale (07:23 GMT), il Brent, benchmark internazionale del petrolio greggio, è sceso dello 0,05% a 72,58 dollari al barile, rispetto ai 72,62 dollari della chiusura precedente. Allo stesso modo, il West Texas Intermediate (WTI), riferimento per il mercato statunitense, ha registrato una flessione dello…

Read More

Martedì le principali borse europee hanno chiuso in calo, con l’indice spagnolo IBEX 35 che ha registrato la peggiore performance della giornata. L’IBEX ha perso 108 punti, pari a un ribasso dello 0,91%, concludendo la sessione a 11.795 punti. Lo STOXX Europe 600 , indicatore che rappresenta circa il 90% della capitalizzazione di mercato di 17 paesi europei, ha chiuso in ribasso di 2,96 punti (-0,57%), stabilizzandosi a 517,99 punti. Questo calo generale ha coinvolto molti settori, influenzati da incertezze economiche e dal contesto geopolitico globale. Nel Regno Unito, l’indice FTSE 100 ha registrato un ribasso dello 0,8%, perdendo 66…

Read More