
La coop, per l’accusa, sovrafatturava le spese per il pagamento dei collaboratori causando, dal settembre 2016 al marzo 2018, un ingiusto profitto di circa 20mila euro, con pari danno all’Ente Pubblico. Per i carabinieri l’anomala gestione del sindaco del centro di accoglienza è evidenziata anche dai rapporti con due imprese di abbigliamento, concessionarie per la fornitura di abbagliamento, scarpe e attrezzatura sportiva per i migranti. Il sindaco avrebbe stabilito gli importi da liquidare con i titolari, accordandosi anche prima che avessero fatturato. Un accordo che consentiva anche un pagamento maggiorato della merce rispetto a quanto stabilito. Il tutto in danno del Comune.
Parte della merce, poi, invece che ai migranti sarebbe stata destinata al figlio del sindaco.
I funzionari ispettori della Prefettura di Reggio, invece, sono indagati perché nel corso di un controllo avrebbero redatto un falso verbale omettendo di indicare le irregolarità emerse sulla regolarizzazione delle cuoche e la forniture di alimenti, nonché la mancata manifestazione di interesse per altre cooperativa da parte del Comune, oltre la “Itaca”.(News&Com)