
“Il Governo continua a fare il gioco delle tre carte con le imprese italiane, mentre servirebbe una politica industriale all’altezza delle sfide globali. Il caso dei dazi USA al 107% sulla pasta di aziende simbolo del Made in Italy è solo l’ultimo esempio di un attacco all’impresa italiana che il governo di Giorgia Meloni finge di non vedere e si rifiuta di affrontare.
Si tratta di realtà produttive radicate nei territori, in grado di generare occupazione e di promuovere innovazione e sostenibilità.
L’assenza di una politica industriale credibile, unita all’aumento dei costi e dei prezzi al consumo causati dai dazi di Trump, da un lato, espone intere filiere a un rischio di perdita enorme di competitività. E, dall’altro, alimenta fenomeni come la delocalizzazione e l’italian sounding, aggravando le difficoltà delle piccole e medie imprese e impattando ancora di più su territori come la Sardegna e la Sicilia, oggi di fatto dimenticati dalla destra al governo.
A pagare il prezzo del sovranismo di facciata e delle amicizie di convenienza con i leader conservatori d’Oltreoceano della nostra Premier sono i cittadini e i lavoratori. Il Made in Italy non si difende con gli slogan, ma con politiche concrete e una visione europea dell’economia: è tempo che il Governo difenda davvero il lavoro e lo sviluppo dei nostri territori con serietà e responsabilità”. Così il Senatore del Pd, Marco Meloni, in una nota.