
(AGENPARL) – Fri 03 October 2025 COMUNICATO STAMPA
SCIOPERO TRE OTTOBRE IN SARDEGNA, AMPIA PARTECIPAZIONE DELLE ISTITUZIONI REGIONALI. LA PRESIDENTE TODDE: “SIAMO DALLA PARTE DELLA PACE, DELLA GIUSTIZIA E DEI DIRITTI UMANI”
Cagliari, 3 ottobre 2025
Ampia partecipazione delle istituzioni regionali allo sciopero generale indetto dalle organizzazioni sindacali in Sardegna in favore del popolo palestinese e della Global Sumud Flottilla, intercettata nelle scorse ore in acque internazionali.
“Siamo in piazza per esprimere solidarietà al popolo palestinese e alla Freedom Flotilla. Non possiamo restare in silenzio davanti alla morte quotidiana di civili innocenti, donne, uomini e migliaia di bambini”. Così la Presidente della Regione, Alessandra Todde, presente al corteo di Cagliari. “Di fronte alla disumanità che si consuma sotto gli occhi del mondo, non possiamo girarci dall’altra parte. Serve avere il coraggio di prendere posizione e chiamare le cose con il loro nome”, ha proseguito la Presidente. “Noi siamo dalla parte della pace, della giustizia e dei diritti umani, senza ambiguità”.
Anche il vicepresidente della Regione, Giuseppe Meloni, ha voluto esprimere la propria vicinanza ai manifestanti: “Gaza è un dolore senza fine, una ferita che riguarda l’intera umanità. Ogni giorno vediamo crescere il numero delle vittime civili: donne e bambini che pagano il prezzo più alto, famiglie cancellate, macerie su macerie. La comunità internazionale deve assumersi fino in fondo le proprie responsabilità per garantire il rispetto dei diritti umani del popolo palestinese a vivere libero, in pace e nella propria terra. Mi unisco con forza a chi chiede giustizia, umanità e pace”, ha aggiunto Meloni. “Per i bambini, per le famiglie, per le persone innocenti che oggi vedono negato il diritto alla vita. Questo non può più essere tollerato. Dobbiamo reagire tutti, senza tentennamenti. Altrimenti la storia ci condannerà per la nostra colpevole indifferenza”.
Presenti in corteo anche diversi esponenti della Giunta Todde. L’assessore agli Enti Locali ed Urbanistica Francesco Spanedda ha dichiarato: “Oggi in piazza, a Cagliari, per testimoniare sostegno al popolo palestinese e alla Global Sumud Flottilla. La comunità internazionale non può ignorare il dramma che ormai si sta consumando da troppo tempo, segnando irrimediabilmente la vita di migliaia di persone. La pace, il dialogo e la tutela dei diritti umani devono restare principi irrinunciabili, senza ambiguità”. L’assessora dell’Istruzione, Ilaria Portas, ha motivato così le ragioni della sua adesione: “Ho sentito forte l’esigenza di partecipare anche oggi a una manifestazione giusta che non ha necessità di molte parole per essere spiegata. Il nostro sostegno non è solo di presenza di piazza, ma fatto anche di azioni concrete come il recente provvedimento delle borse di studio dedicate ai giovani gazawi”.
Dalla piazza sassarese, l’assessore dei Lavori Pubblici, Antonio Piu, si è rivolto direttamente ai più giovani: “Il primo passo verso la pace è dire con chiarezza ‘No’ a chi sceglie la violenza, a chi pensa che la sproporzione della forza sia una risposta legittima. Il nostro no lo diciamo con forza anche con le piazze di oggi e sono felice di vedere tanti giovani volti a manifestare, perché questo mi rassicura per il futuro”.
Anche l’assessore dell’Industria, Emanuele Cani, ha partecipato questa mattina alle manifestazioni organizzate nel Sulcis Iglesiente per esprimere il dissenso contro il genocidio in corso a Gaza contro il popolo palestinese. “Ho preso parte alla manifestazione organizzata in piazza Roma, a Carbonia, la mia città, e successivamente in piazza Sella a Iglesias, perché ritengo doveroso, da cittadino e da rappresentante delle istituzioni, fare la mia parte per chiedere a gran voce la fine di questa atrocità e il riconoscimento dello Stato di Palestina”.
L’assessora degli Affari Generali, Mariaelena Motzo, è netta: “Penso che la mobilitazione collettiva che oggi ha invaso le piazze italiane, con voce unita e determinata, rappresenti un segnale di grande forza civile e morale: la società non resta in silenzio di fronte all’ingiustizia, ma sceglie la solidarietà, la dignità e la pace. Un segnale forte che richiama le istituzioni, nazionali ed europee, alla responsabilità di agire per fermare le violazioni dei diritti umani e costruire una prospettiva di pace giusta e duratura. La pace non è un’utopia: è un dovere politico, sociale e umano che dobbiamo rendere realtà”.
Ufficio Stampa Regione Sardegna