
(AGENPARL) – Tue 23 September 2025 Onorevole Marinella Pacifico, già Senatrice della Repubblica
Componente Commissione Esteri, Segretario Comitato Schengen
Presidente UIP Italia-Tunisia
Comunicato Stampa: “Femminicidio, Pacifico: il DDL Dori rappresenta una svolta contro la violenza di genere”.
23 settembre 2025
“Con profonda convinzione, esprimo il mio pieno e incondizionato sostegno al Disegno di Legge Devis Dori sul Freezing, presentato ieri alla Camera dei Deputati durante una conferenza stampa che ha segnato un momento di svolta nella lotta contro la violenza di genere e il femminicidio in Italia. Questa proposta rappresenta una rivoluzione culturale e giuridica, capace di trasformare il modo in cui la nostra società affronta la prevenzione della violenza, ponendo al centro un aspetto cruciale e spesso incompreso: il Freezing, ovvero quella reazione istintiva di paralisi psicofisica che una vittima può manifestare di fronte a un’aggressione. L’intuizione del professor Gambardella, che ha ispirato il DDL, sottolinea una differenza sostanziale tra il Freesing – riconosciuto come un “dissenso manifesto”– e il concetto di consenso esplicito previsto dalla normativa vigente o dalla proposta Boldrini. Questa distinzione non è solo tecnica, ma rappresenta un cambio di paradigma nella sensibilità relazionale, indispensabile per costruire una società più giusta e rispettosa.
Il Freezing è una risposta fisiologica e psicologica, radicata nel meccanismo di difesa ‘combatti, fuggi o immobilizzati’, che colpisce, secondo studi internazionali come quelli dell’American Psychological Association, fino al 70% delle vittime di violenza sessuale o domestica. In questi momenti di trauma, la vittima appare immobile o apparentemente consenziente, ma in realtà sta elaborando una situazione di pericolo estremo. Il DDL Dori, per la prima volta, codifica questa reazione come un segnale giuridico inequivocabile di rifiuto, proponendo una modifica agli articoli del Codice Penale, come il 609-bis sulla violenza sessuale, per garantire che i giudici, supportati da perizie psicologiche standardizzate basate su protocolli internazionali, considerino il Freezing come prova di non consenso. Questo approccio si discosta dalla proposta Boldrini, che si concentra sul rafforzamento delle misure di supporto post-violenza e sul consenso esplicito, ma non affronta il problema della percezione dell’aggressore durante l’atto, spesso distorta dall’errata interpretazione della paralisi come acquiescenza.
Il cuore del DDL Dori non risiede solo nella riforma giuridica, ma in una visione preventiva che punta sull’educazione e sulla formazione. Non è l’inasprimento delle pene, come l’ergastolo previsto dal DDL Femminicidio – recentemente approvato al Senato e ora in discussione alla Camera – a fermare gli assassini. La repressione, pur necessaria, non può essere l’unica risposta. Come ha giustamente sottolineato il deputato Dori, è la capacità di riconoscere e rispettare la volontà della donna, anche quando espressa attraverso il silenzio del Freezing a fare la differenza. Per questo, il DDL prevede misure concrete: formazione obbligatoria per magistrati, forze dell’ordine, operatori sanitari e sociali, con moduli specifici sul Freezing come segno di trauma; campagne di sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi di lavoro per educare le nuove generazioni al rispetto dei segnali non verbali; protocolli nei “codici rossi” per valutare il Freezing nelle audizioni immediate delle vittime, con il supporto di psicologi specializzati. Inoltre, il DDL istituisce un fondo dedicato alla ricerca sul Freezing in collaborazione con università e centri antiviolenza, come la rete D.i.Re, per monitorarne l’impatto e migliorare le strategie di prevenzione.
Questo approccio preventivo si integra perfettamente con il DDL Femminicidio, che introduce l’articolo 577-bis nel Codice Penale, punendo con l’ergastolo gli omicidi motivati da discriminazione di genere. Tuttavia, come evidenziano i dati ISTAT del 2024, il 15% delle violenze domestiche sfocia in femminicidio proprio per la mancata percezione del dissenso: il Freezing se riconosciuto precocemente, potrebbe ridurre questo rischio del 20-30%, come dimostrato da esperienze internazionali, ad esempio in Spagna. Il DDL Dori non si limita a punire, ma agisce sui reati sentinella – come stalking e maltrattamenti – introducendo strumenti per attivare misure cautelari più rapide, prevenendo l’escalation verso l’omicidio.
Nonostante alcune critiche, che paventano un possibile “eccesso di soggettività” nelle perizie sul Freezing la proposta risponde con linee guida chiare e standardizzate, basate su criteri scientifici come il DSM-5, garantendo rigore e affidabilità. Questo DDL non è solo una legge, ma un progetto culturale che invita la società a evolversi, a imparare a leggere il silenzio come un grido di dissenso. È un passo verso un futuro in cui nessuna donna debba più temere che la sua paralisi venga fraintesa o ignorata.
Invito con forza il Parlamento a calendarizzare urgentemente il DDL Devis Dori, integrandolo con il DDL Femminicidio per combinare prevenzione e repressione. La politica ha il dovere di agire: non possiamo permetterci di perdere altre vite. Trasformiamo il silenzio delle vittime in tutela concreta, costruendo una cultura del rispetto che ponga fine alla violenza di genere. Nessuna donna deve più essere lasciata sola.” Dichiarazione dell’Onorevole Marinella Pacifico, già Senatrice della Repubblica.