
(AGENPARL) – Thu 18 September 2025 *L’assessore Barcaioli a Roma per presentare la proposta di legge popolare
sulla scuola: “Meno alunni per classe e più inclusione”*
(aun) – Roma, 18 settembre 2025 – Oggi a Roma, presso la Corte suprema di
cassazione, l’assessore all’Istruzione della Regione Umbria, Fabio
Barcaioli, ha partecipato come firmatario al deposito della proposta di
legge d’iniziativa popolare per la scuola, con prima firmataria l’onorevole
Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi e Sinistra.
La legge mira a ridurre il numero di studenti per classe, rafforzare
il ruolo dei docenti e garantire ambienti formativi inclusivi e di qualità,
affrontando dunque le criticità generate negli ultimi anni dal
dimensionamento scolastico imposto dal Governo. L’Umbria, come molte altre
regioni, conosce bene gli effetti di queste scelte. Ci sono classi
sovraffollate, riduzioni degli organici e difficoltà a garantire percorsi
educativi adeguati, soprattutto nelle scuole delle aree interne.
“In Umbria per l’anno scolastico 2025/2026, soprattutto nei centri
urbani, le classi delle scuole secondarie di secondo grado registrano una
media di 25 alunni, tra i quali almeno uno con disabilità – spiega
Barcaioli – L’incidenza complessiva degli studenti con disabilità si
attesta intorno al 4,5%. Ecco perché questa proposta vuole restituire
dignità alla scuola pubblica e valorizzare il lavoro di insegnanti e
personale educativo, spesso messo a dura prova da norme che hanno
privilegiato il calo della spesa rispetto alla qualità dell’istruzione –
continua l’assessore – Ridurre il numero di studenti per classe significa
migliorare l’apprendimento, permettere un’attenzione maggiore a ragazze e
ragazzi, specialmente per chi è portatore di disabilità, e offrire a tutte
e tutti un percorso educativo più efficace”.
La legge interviene sulle regole vigenti dal 2008, responsabili del
sovraffollamento delle classi e delle riduzioni negli organici di docenti e
personale Ata, con conseguenze evidenti sul tempo scuola, sulle attività
laboratoriali e sulla possibilità di attuare una didattica realmente
inclusiva. La proposta prevede che le classi siano formate da un numero di
studenti compreso tra 14 e 20, soglia che scende a 18 in presenza di uno
studente con disabilità e a 15 quando sono più di uno.
L’assessore Barcaioli ha sottolineato come la legge affronti problemi
strutturali della scuola italiana, tra cui dispersione scolastica, povertà
educativa e disuguaglianze tra territori. “Non possiamo accettare che la
denatalità o le limitazioni di organico diventino un pretesto per ridurre
ulteriormente l’offerta formativa pubblica” ha concluso l’assessore.
La proposta è stata formulata tenendo conto della sostenibilità
economica, ottimizzando le risorse già disponibili e spostando le risorse
dalla scuola privata alla pubblica. L’obiettivo è garantire un equilibrio
tra diritti degli studenti, sostegno al lavoro dei docenti e risposte alle
famiglie e alle comunità locali, con benefici significativi anche per le
scuole umbre, che negli ultimi anni hanno affrontato le sfide del
dimensionamento e dello spopolamento.