
(AGENPARL) – Wed 27 August 2025 Report statistico – luglio 2025
Osservatorio statistico sull’Assegno Unico Universale
A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale
Luglio 2025
L’Assegno Unico Universale (AUU), è una misura di sostegno alle famiglie introdotta a
decorrere dal 1° marzo 2022 dal decreto legislativo 230/2021, con lo scopo di
razionalizzare e semplificare le previgenti misure previste per le famiglie con figli;
beneficiari dell’AUU sono i nuclei familiari con figli minorenni a carico, ovvero figli
maggiorenni ma che non abbiano ancora compiuto i 21 anni di età se studenti o
disoccupati, oltre che figli disabili senza limiti di età; per i nuovi nati l’assegno decorre
dal settimo mese di gravidanza. Tale prestazione non assorbe né limita gli importi
del bonus asilo nido, mentre assorbe le detrazioni per figli a carico fino a 21 anni e
sostituisce le seguenti misure, rimaste valide fino a febbraio 2022:
– gli assegni ai nuclei familiari con figli e orfanili;
– l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
– il premio alla nascita o all’adozione (cd. Bonus mamma domani);
– l’assegno di natalità (cd. Bonus bebè);
– l’assegno temporaneo (misura “ponte” vigente da luglio 2021 a febbraio 2022).
L’assegno viene corrisposto dall’INPS a domanda, tranne per i nuclei familiari che
percepivano il Reddito di Cittadinanza (RdC), per i quali il pagamento dell’AUU, calcolato
sottraendo dall’importo teorico spettante la quota di Reddito di cittadinanza relativa ai
figli che facevano parte del nucleo, è avvenuto automaticamente: tale misura è stata
definitivamente abolita a partire da gennaio 20241.
Il presente Osservatorio statistico, la cui realizzazione è stata disposta ai sensi dell’art.9
comma 3b del decreto legislativo, fornisce le essenziali informazioni statistiche sui
beneficiari della misura e sui relativi valori economici con riferimento alle erogazioni di
AUU di competenza del periodo gennaio 2024 – giugno 2025; sono inoltre inserite
nel documento due Appendici (una di tipo normativo e una di tipo metodologico) e un
Glossario.
In particolare, i dati riportati nel presente report si basano sulle domande trasmesse
all’Istituto dal cittadino, dai Patronati, e tramite Contact Center fino al 30 giugno 2025
e le relative elaborazioni sono state effettuate sulla base della lettura dei dati presenti
negli archivi amministrativi al 21 luglio 2025: trattandosi di dati amministrativi, essi
possono essere successivamente soggetti a revisioni.
I dati relativi ai beneficiari di AUU a domanda e delle integrazioni dell’AUU/RdC fino al 31 dicembre 2023 sono
riportati nel documento Osservatorio statistico Gennaio 2025 (Sezione II) presente nel link
https://www.inps.it/it/it/dati-e-bilanci/osservatori-statistici-e-altre-statistiche/dati-cartacei—auu.html
Secondo quanto disposto dal decreto legislativo 230/2021, la domanda di AUU può
essere presentata a decorrere dal 1° gennaio di ciascun anno con riferimento al periodo
compreso tra il mese di marzo dell’anno stesso e quello di febbraio dell’anno successivo:
tuttavia, diversamente da quanto disposto dalla norma istitutiva, per ciò che concerne
le erogazioni di AUU a partire dal mese di marzo 2023 e per tutte le annualità
successive, per le quali si sarebbe dovuta presentare una nuova istanza, è stata
introdotta una semplificazione2 per gli utenti, poiché è stato stabilito che i dati della
domanda (se accolta e in corso di validità) debbano essere prelevati automaticamente
dagli archivi dell’Istituto, e quindi per essi si è proceduto a liquidare il beneficio in
continuità senza necessità di una nuova istanza.
La misura dell’AUU viene determinata sulla base della condizione economica del nucleo
familiare, verificata tenendo conto dell’ISEE in corso di validità, se presente: gli importi
minimi previsti dalla normativa sono stati corrisposti in assenza di ISEE ovvero
con ISEE superiore alla soglia di 45.574,96€ per il 2024 e di 45.939,56€ per il 2025. In
generale l’AUU è costituito da un importo base e da alcune maggiorazioni specifiche
legate alla dimensione del nucleo familiare, alla presenza di figli disabili e di altre
caratteristiche familiari, quali l’età della madre e l’eventuale presenza di entrambi i
genitori percettori di reddito da lavoro (maggiorazione prevista solo per figli minori).
Per le famiglie con ISEE uguale o inferiore a 25.000€ era stata prevista per il 2022 una
maggiorazione transitoria per ridurre eventuali differenze negative tra il nuovo AUU e
l’ANF percepito negli anni precedenti, e tale integrazione si è ridotta di un terzo per
l’anno 2023 e di due terzi nel 2024 e si è del tutto annullata a partire dal mese di marzo
2025.
Nella Tavola 1 viene riportato un quadro dettagliato dei dati relativi ai beneficiari e agli
importi di competenza mensile dell’AUU a domanda del periodo gennaio 2024 – giugno
2025.
Tale misura di semplificazione per gli utenti, è stata realizzata anche grazie ai fondi garantiti dal Piano Nazionale di
Ripresa e Resilienza dell’Italia (PNRR) allo scopo offrire un servizio innovativo, attraverso la valorizzazione delle banche
dati dell’Istituto.
Tavola 1 – Richiedenti pagati, figli e relativi importi di AUU erogati per anno e mese di
competenza
Importo medio
mensile per
richiedente*
(euro)
Importo medio
mensile per
figlio
(euro)
1.682,9
1.687,9
1.650,7
1.646,7
maggio
1.646,2
giugno
1.642,3
luglio
1.645,7
agosto
1.647,8
settembre
1.651,1
ottobre
1.654,0
novembre
1.652,5
dicembre
1.651,8
Numero richiedenti
pagati
Numero figli
gennaio
febbraio
marzo
aprile
Mese di competenza
Importo complessivo
erogato
(milioni di euro)
anno 2024
Importo complessivo relativo ai mesi di competenza 2024
Media mensile beneficiari 2024
19.859,6
Importo medio mensile 2024
anno 2025
gennaio
1.668,4
febbraio
1.668,0
marzo
1.619,0
aprile
1.613,3
maggio
1.608,9
giugno
1.591,5
Importo complessivo relativo ai mesi di competenza 2025
Media mensile beneficiari 2025
Importo medio mensile 2025
9.769,1
* Si intende l’importo erogato complessivamente per i figli indicati dal richiedente nella domanda, senza tener conto della modalità di pagamento, che
eventualmente consente ai due genitori di ricevere ciascuno la metà dell’importo.
Come previsto dalla norma istitutiva, gli importi dell’assegno (e le relative soglie ISEE)
all’inizio di ogni anno devono essere adeguati alla variazione dell’indice del costo della
vita: la misura di tale adeguamento è stata pari al 5,4% nel 2024, e allo 0,8% nel 2025,
conseguentemente gli importi medi mensili per richiedente sono passati da 274€ del
2024 a 272€ nel primo semestre 2025, mentre l’importo medio mensile per ciascun
figlio si è attestato su 172€ sia nel 2024 che nel primo semestre 2025.
Per quanto concerne l’andamento mensile degli importi, si osserva che in entrambi gli
anni osservati le prime due mensilità risultano più consistenti di quelle che si registrano
da marzo in poi. Tale andamento è conseguenza del fatto che gli importi del primo
bimestre dell’anno, secondo quanto stabilito dalla norma istitutiva3, sono riferiti all’ISEE
in corso di validità a dicembre dell’anno precedente, mentre per i mesi successivi in
base all’ISEE dell’anno stesso: a partire dunque dalla competenza di marzo, a coloro
che non avevano presentato la dichiarazione DSU nei primissimi mesi dell’anno sono
stati corrisposti importi di AUU calcolati sul livello minimo. Tuttavia, nel caso in cui la
presentazione della dichiarazione DSU sia avvenuta in un momento successivo, ma
entro il 30 giugno, l’INPS ha provveduto al ricalcolo dell’assegno a partire dalla
competenza di marzo, mentre nel caso di presentazione della dichiarazione DSU dopo il
Art. 6 comma 7 del decreto legislativo 230/2021.
30 giugno, gli importi sono stati adeguati a decorrere dal mese di competenza
successivo rispetto a quello di presentazione4.
Nelle tavole che seguono vengono analizzate alcune caratteristiche della misura riferite
a due mesi specifici: dicembre 2024 e giugno 2025. I dati mensili completi sono
consultabili negli Osservatori statistici dell’INPS al link: https://www.inps.it/it/it/dati-ebilanci/osservatori-statistici-e-altre-statistiche/dati-cartacei—auu.html.
La misura mensile dell’AUU per il nucleo familiare è pari alla somma degli assegni base
e delle maggiorazioni relative a ciascun figlio avente diritto alla misura: tenendo conto
che sono previste delle maggiorazioni per ciascun figlio a partire dal terzo, ed inoltre,
in caso di famiglie con almeno 4 figli viene corrisposta una maggiorazione pari a 150€
per nucleo, nella Tavola 2 si può osservare come varia la misura media dell’AUU in
funzione del numero di figli.
Tavola 2 – Richiedenti pagati e importi medi mensili per numero di figli – mesi di competenza
dicembre 2024 e giugno 2025
mese di competenza
dicembre 2024
Numero di figli pagati
per richiedente
giugno 2025
Numero richiedenti
pagati
Importo medio
mensile per
richiedente*
(euro)
Numero richiedenti
pagati
Importo medio
mensile per
richiedente*
(euro)
1 figlio
2 figli
3 figli
458.168
445.974
4 figli
76.213
1.134
74.691
1.136
5 figli
13.472
1.455
13.234
1.461
6 figli e più
4.535
1.925
4.470
1.930
Totale
* Si intende l’importo erogato complessivamente per i figli indicati dal richiedente nella domanda, senza
tener conto della modalità di pagamento, che eventualmente consente ai due genitori di ricevere ciascuno la
metà dell’importo.
A giugno 2025 si registra un importo medio per richiedente di 269€ (vs 274€ di dicembre
2024): esso risulta pari ad un valore di 146€ nel caso di liquidazione relativa ad un solo
figlio e cresce in modo molto consistente all’aumentare del numero di figli, raggiungendo
la misura di 1.136€ per i nuclei con 4 figli e di 1.930€ per i nuclei con almeno 6 figli.
Nella Tavola 3 l’ammontare medio mensile dell’AUU pagato ai richiedenti viene esposto
con riferimento alla presenza o meno di disabili nel nucleo. Per il mese di giugno 2025
i dati evidenziano, per i 412mila richiedenti con disabili nel nucleo (vs i 405mila di
dicembre 2024), un importo medio di circa il 50% superiore rispetto a quello erogato ai
richiedenti senza disabili, in parte legato alla maggiore numerosità dei figli nel nucleo
(1,65 figli in media contro 1,57 dei nuclei senza disabili), in parte dovuto alle
Cfr. Circolare INPS 23/2022
maggiorazioni previste nel decreto istitutivo per i disabili minorenni ed ulteriormente
incrementate per i disabili maggiorenni dal decreto 73/2022. Si precisa che a decorrere
dal 1^ marzo 2025 non risultando più vigente la maggiorazione compensativa degli ANF
prevista per le famiglie con Isee fino a 25.000€ e con diritto all’ANF per figli minori nel
2021, non viene più erogato ai nuclei con disabili che percepivano tale maggiorazione
l’ulteriore importo forfettario di 120€ introdotto dalla legge 197/2022.
Tavola 3 – Richiedenti pagati e relativi importi medi mensili dell’AUU in caso di assenza/presenza
di figli disabili nel nucleo – mesi di competenza dicembre 2024 e giugno 2025
mese di competenza
dicembre 2024
Assenza di Presenza di
figli disabili figli disabili
nel nucleo
nel nucleo
Totale
giugno 2025
Assenza di Presenza di
figli disabili figli disabili
nel nucleo
nel nucleo
Totale
Numero richiedenti
pagati
405.271
412.168
Importo medio mensile per
richiedente*
(€)
N. medio di figli pagati per
ciascun richiedente
* Si intende l’importo erogato complessivamente per i figli indicati dal richiedente nella domanda, senza tener conto
della modalità di pagamento, che eventualmente consente ai due genitori di ricevere ciascuno la metà dell’importo.
Un’analisi di interesse può essere condotta sulle differenze territoriali tra gli importi
medi per ciascun figlio, osservando la Tav. 4, dove il dato mensile di competenza risulta
classificato per regione di residenza del richiedente.
Con riferimento al mese di giugno 2025, la concentrazione di importi più elevati si ha al
Sud, dove si rileva un valore medio dell’AUU di 185€ a figlio (il valore massimo pari a
194€ si registra in Calabria), mentre gli importi meno consistenti si registrano al Nord,
dove si ha complessivamente un importo medio per figlio di 162€ (con un valore minimo
di 152€ in Val d’Aosta e nella provincia autonoma di Bolzano).
La differenziazione territoriale in termini di importi medi erogati, oltre alle eventuali
differenze della numerosità e della composizione dei nuclei famigliari, risulta in buona
parte riconducibile alla diversa distribuzione del reddito tra aree geografiche, in quanto
la misura del beneficio riconosciuto è funzione (inversa) del livello di ISEE, di fatto meno
elevato al Sud rispetto al Nord.
Tavola 4 – Numero di figli pagati e relativi importi medi mensili di competenza dell’AUU per
regione di residenza – mesi di competenza dicembre 2024 e giugno 2025
mese di competenza
dicembre 2024
Regione /
Area geografica
Numero figli
giugno 2025
Importo
medio
Numero figli
mensile per
figlio (euro)
Importo
medio
mensile per
figlio (euro)
PIEMONTE
632.794
620.532
VALLE D’AOSTA
18.761
18.321
Prov.Autonoma TRENTO
93.808
91.355
Prov.Autonoma BOLZANO
99.862
97.913
VENETO
759.756
740.055
FRIULI VENEZIA GIULIA
173.816
169.325
LIGURIA
201.873
197.339
EMILIA ROMAGNA
701.166
683.947
TOSCANA
533.745
519.454
UMBRIA
131.354
128.435
MARCHE
231.849
226.598
LAZIO
906.991
889.852
ABRUZZO
200.487
196.517
LOMBARDIA
MOLISE
42.742
42.064
PUGLIA
659.693
648.495
BASILICATA
83.594
81.530
CALABRIA
325.013
320.316
SICILIA
872.554
861.617
CAMPANIA
SARDEGNA
219.242
215.640
TOTALE
Centro
Sud e Isole
Nella Tavola 5 vengono riportate le distribuzioni dei figli per classe di ISEE: a giugno
2025 il 50% dei figli pagati appartiene alla classe di ISEE più bassa, cioè inferiore a
17.227,33€ (a dicembre 2024 rispetto al limite di 17.090,61€ tale quota risultava pari
al 52%) e quindi ha percepito il massimo del beneficio, mentre circa il 23% dei figli
appartiene a nuclei familiari che hanno ricevuto la misura minima dell’assegno poiché
non hanno presentato ISEE, oppure hanno ISEE superiore ai 45.939,56€ (a dicembre
2024 rispetto al limite di 45.574,96€ tale percentuale risulta pari al 21%).
Tavola 5 – Numero di figli pagati e importi medi mensili di AUU per classe di ISEE – mesi di
competenza dicembre 2024 e giugno 2025
Mese di competenza:
dicembre 2024
Mese di competenza:
giugno 2025
Importo medio
mensile per Classe di ISEE 2024
figlio (€)
Numero
figli
Importo medio
mensile per
figlio (€)
di cui: fino a 5.742,44 €
5.742,45-11.484,89 €
11.484,90 a 17.227,33 €
17.090,62-22.787,48 €
17.227,34-22.969,78 €
22.787,49-28.484,35 €
697.758
22.969,79-28.712,22 €
684.821
28.484,36-34.181,22 €
443.930
28.712,23-34.454,67 €
435.166
34.181,23-39.878,09 €
272.383
34.454,68-40.197,11 €
263.397
39.878,10-45.574,96 €
153.995
40.197,12-45.939,56 €
144.601
> 45.574,96 €
252.474
> 45.939,56 €
203.715
ISEE non presentato
ISEE non presentato
Totale
Totale
Classe di ISEE 2023
Numero
figli
Fino a 17.090,61 €
di cui: fino a 5.696,87 €
5.696,88-11.393,74 €
11.393,75 a 17.090,61 €
Fino a 17.227,33 €
Non tutte le voci che concorrono alla formazione dell’importo dell’assegno risultano
dipendenti dalla fascia ISEE, ce ne sono alcune, infatti, che prescindono dalla misura
del reddito del nucleo familiare, come la maggiorazione per i figli disabili under 21,
quella per le famiglie numerose e quella per i figli di madri fino a 21 anni. Tuttavia,
risulta evidente che il livello del reddito ISEE rimane una delle determinanti principali
della misura; con riferimento ai pagamenti di competenza del mese di giugno 2025,
l’importo medio per figlio va da circa 57€, per chi non presenta ISEE, a 224€ per le
classi di ISEE fino a 17.227,33€.
Nella Tavola 6 risultano esposti gli importi medi mensili per figlio, per classe di ISEE e
per classe di età di appartenenza: come noto, i figli minorenni sono quelli per i quali è
prevista la misura massima dell’assegno base, mentre i figli tra i 18 e i 20 anni, cioè
fino al compimento del 21° anno, hanno diritto ad importi più contenuti: nella tavola
sono stati inseriti anche i figli con età pari o superiore a 21 anni che fanno capo a
soggetti con disabilità.
Tavola 6 – Numero di figli pagati e importi medi mensili per classe di età e classe di ISEE – mesi
di competenza dicembre 2024 e giugno 2025
MINORENNI
MAGGIORENNI 18-20
Importo medio
Importo medio
mensile per
figlio (euro)
Numero figli
Importo
medio
mensile per
figlio (euro)
TOTALE
Numero figli
Importo
medio
mensile per
figlio (euro)
Classe di ISEE
Numero figli mensile per figlio
Fino a 17.090,61 €
580.035
74.770
di cui: fino a 5.696,87 €
5.696,88-11.393,74 €
11.393,75 a 17.090,61 €
17.090,62-22.787,48 €
22.787,49-28.484,35 €
28.484,36-34.181,22 €
34.181,23-39.878,09 €
39.878,10-45.574,96 €
> 45.574,96 €
ISEE non presentato
882.434
594.809
372.803
225.048
123.830
182.654
191.670
217.817
170.548
130.825
95.243
66.315
44.263
28.298
66.213
213.414
31.517
25.741
17.512
11.653
7.706
4.812
3.072
1.867
3.607
25.699
697.758
443.930
272.383
153.995
252.474
TOTALE
133.186
(euro)
Numero figli
MAGGIORENNI >20
mese di competenza: DICEMBRE 2024
mese di competenza: GIUGNO 2025
Fino a 17.227,33 €
529.894
75.043
di cui: fino a 5.742,44 €
5.742,45-11.484,89 €
11.484,90 a 17.227,33 €
17.227,34-22.969,78 €
22.969,79-28.712,22 €
28.712,23-34.454,67 €
34.454,68-40.197,11 €
40.197,12-45.939,56 €
> 45.939,56 €
ISEE non presentato
873.334
587.857
369.606
221.849
119.618
158.437
181.273
191.315
157.306
122.951
89.170
60.751
38.402
23.167
41.842
268.859
31.408
25.784
17.851
11.964
7.794
4.809
3.146
1.816
3.436
29.333
684.821
435.166
263.397
144.601
203.715
TOTALE
137.341
Nel mese di giugno 2025 l’assegno medio di 170€ a figlio si è declinato in maniera
diversa per classe di età: i minorenni hanno percepito mediamente un assegno di 184€,
ai figli maggiorenni tra i 18 ed i 20 anni è stato riconosciuto un assegno medio pari a
79€, e ai disabili maggiorenni con 21 anni ed oltre, la misura media della prestazione
mensile è stata di 157€.
È bene tener presente che, a prescindere dalle maggiorazioni a cui ogni soggetto può
avere diritto in termini di importo aggiuntivo rispetto all’assegno base, quest’ultimo
rappresenta di fatto la componente principale dell’AUU: in generale l’assegno base per
i figli maggiorenni risulta pari a circa la metà di quello dei minorenni, e già questo spiega
la profonda differenza tra gli importi medi tra le due classi di età. Per quanto riguarda i
disabili invece, la legge di bilancio 2023 ha equiparato l’assegno base per i maggiorenni
a quello dei minorenni quindi per essi l’unica differenziazione nella misura dell’importo
riguarda la maggiorazione modulata per grado di disabilità che viene riconosciuta solo
fino ai 21 anni.
Considerando che l’importo complessivamente erogato nel mese di giugno 2025 è pari
a circa 1,6 miliardi di euro, osservando quanto riportato nella tavola precedente si può
desumere che in termini complessivi la spesa è stata impiegata circa per il 93% del suo
ammontare a favore dei figli minorenni, che in termini di numerosità risultano pari
all’86% del totale dei beneficiari, e per il 7% ai maggiorenni, pari in termini numerici al
14% dei beneficiari, come illustrato nel Grafico 1.
Grafico 1 –Percentuale di figli beneficiari del mese di giugno 2025 per classe di età e relativa
ripartizione della spesa di competenza
Per avere contezza del numero di famiglie e di figli raggiunti dalla misura, nella Tavola
7 sono stati riportati per ciascuna regione il numero di richiedenti e il numero di figli
che, distintamente per il 2024 e per il primo semestre 2025, hanno ricevuto almeno un
pagamento di AUU: per essi viene inoltre indicato il numero medio di mensilità percepite
nell’anno e la misura media mensile dell’assegno5.
Tavola 7 – Richiedenti e figli percettori di almeno una mensilità di AUU nell’anno di
riferimento per regione
Anno 2024
(periodo di competenza: Gennaio-Dicembre)
Regione
Importo
medio
mensile per
richiedente
(euro)
Importo
medio
mensile
per figlio
(euro)
Numero
medio
figli per
nucleo
Numero
richiedenti
Numero
figli
PIEMONTE
426.106
672.668
VALLE D’AOSTA
12.385
19.957
LOMBARDIA
Anno 2025
(Periodo di competenza: Gennaio-Giugno)
Numero
medio
mensilità
per figlio
Importo
medio
mensile per
richiedente
(euro)
Importo
medio
mensile
per figlio
(euro)
Numero
medio
mensilità
per figlio
Numero
medio
figli per
nucleo
Numero
richiedenti
Numero
figli
409.874
645.634
11.917
19.078
Prov.Autonoma TRENTO
58.867
99.620
56.767
95.405
Prov.Autonoma BOLZANO
59.595
105.684
57.807
101.932
VENETO
504.896
809.652
485.142
774.347
FRIULI VENEZIA GIULIA
117.714
185.688
112.468
177.072
LIGURIA
142.074
216.916
135.354
206.322
EMILIA ROMAGNA
471.140
743.961
454.134
714.582
TOSCANA
373.052
568.268
358.464
544.190
UMBRIA
90.433
139.417
87.044
133.522
MARCHE
157.357
246.428
151.268
235.964
LAZIO
624.053
961.618
601.316
922.721
ABRUZZO
134.500
212.519
129.259
203.789
MOLISE
28.737
45.330
27.657
43.568
CAMPANIA
685.913
657.377
PUGLIA
446.015
700.294
427.561
669.970
BASILICATA
55.686
88.999
53.447
84.947
CALABRIA
210.721
343.726
202.719
330.640
SICILIA
575.269
923.493
551.827
888.125
SARDEGNA
157.084
233.081
150.470
222.551
TOTALE
Ulteriori dati relativi ai richiedenti e ai figli beneficiari di AUU a domanda del periodo di competenza marzo 2022-giugno
2025 sono riportati nell’Osservatorio trimestrale sull’Assegno Unico Universale: si tratta di dati navigabili presenti nella
pagina degli Osservatori statistici INPS al link https://servizi2.inps.it/servizi/osservatoristatistici/16
Con riferimento ai richiedenti che hanno ricevuto almeno una mensilità di AUU si è
passati da circa 6,4 milioni del 2024 a 6,1 milioni nel primo semestre 2025; i figli
raggiunti dalla misura si sono attestati su 10,1 milioni nel 2024 e su 9,7 milioni nel
primo semestre 2025.
I figli beneficiari di almeno un AUU nell’anno si distribuiscono sul territorio in modo del
tutto simile nei due periodi considerati, come evidenziato nel grafico che segue.
Grafico 2 Ripartizione percentuale dei figli (univoci) con almeno un AUU nell’anno per
ripartizione geografica
Rapportando infine il numero di figli univoci con AUU alla popolazione residente ISTAT
in età 0-20 anni, si ottiene una indicazione circa la percentuale di adesione da parte
delle famiglie (take-up) alla nuova prestazione introdotta dal decreto 230/2021. Nella
tavola 8, e nel cartogramma che segue, si può osservare come si declina a livello
regionale il take-up relativo all’anno di competenza 2024: a livello nazionale esso risulta
ad oggi pari al 95%, decisamente maggiore nelle regioni del Sud (98%) rispetto a quelle
del Centro e del Nord (93% per entrambe le ripartizioni).
Tavola 8 Complesso dei figli beneficiari di almeno una mensilità di AUU per regione di
residenza e relativo take-up nell’intero anno di competenza 2024
672.668
19.957
99.620
105.684
809.652
185.688
216.916
743.961
568.268
139.417
246.428
961.618
212.519
45.330
700.294
88.999
343.726
923.493
233.081
Numero
residenti
ISTAT 2024 tra 0
e 20 anni
724.550
21.839
105.789
116.710
872.437
198.608
237.954
791.932
620.734
145.528
256.594
218.999
46.272
707.979
89.904
344.015
932.169
239.941
Centro
Sud e Isole
Numero totale figli
Regione/Area
PIEMONTE
VALLE D’AOSTA
LOMBARDIA
Prov.Autonoma TRENTO
Prov.Autonoma BOLZANO
VENETO
FRIULI VENEZIA GIULIA
LIGURIA
EMILIA ROMAGNA
TOSCANA
UMBRIA
MARCHE
LAZIO
ABRUZZO
MOLISE
CAMPANIA
PUGLIA
BASILICATA
CALABRIA
SICILIA
SARDEGNA
TOTALE
Take up
(A)/(B)
99,9%
Per concludere, può essere di interesse osservare come hanno influito sul complesso
della spesa per AUU, le diverse voci che concorrono alla formazione della misura, con
riferimento sia all’assegno base che alle eventuali maggiorazioni. Considerando i dati di
spesa relativi all’intero anno di competenza 2024, nella Tavola 9 e nel grafico 3 che
segue, viene esposta la ripartizione percentuale delle somme complessivamente
erogate per l’AUU a domanda, riferibili alle principali componenti dell’importo
dell’assegno, e viene inoltre indicato il numero medio di richiedenti e di figli che risultano
aver percepito un AUU comprensivo di tale componente e l’importo medio mensile della
componente stessa.
Tavola 9 – Le principali componenti della spesa per AUU a domanda nel 2024
Tipo componente
AssegnoBase Minorenne
AssegnoBase Maggiorenne
Magg.ne Genitori Lavoratori
Magg.ne figli successivi al 2°
Incremento figli entro 1 anno
Magg.ne disabile minorenne
Magg.ne famiglia numerosa
Incremento figli entro 3 anni
Altro
Totale 2024
Numero medio
Quota della spesa
richiedenti beneficiari
complessiva assorbita
della componente
dalla componente
(migliaia di unità)
Numero medio figli
beneficiari della
componente
(migliaia di unità)
Importo medio Importo medio
mensile della
mensile della
componente per componente
richiedente (€) per figlio (€)
5.282
1.171
1.991
8.230
1.235
3.109
6.051
9.596
Grafico 3 – Ripartizione della spesa per AUU di competenza del 2024 per tipo di
componente
La componente principale di spesa, pari complessivamente a circa 15,5 miliardi di euro,
è costituita dall’assegno base per i figli minorenni che assorbe il 78% del totale delle
risorse impiegate nel 2024, e, come si può osservare nella tabella, essa risulta pari in
media a 157€ al mese per gli 8,2 milioni di figli che risultano mediamente averne diritto:
tale importo si riferisce esclusivamente alla componente in esame quindi al netto di
qualsiasi ulteriore maggiorazione cui il minore può avere diritto. Seguono in termini di
quota di spesa impiegata l’assegno base per i figli maggiorenni tra 18 e 20 anni e la
maggiorazione prevista per i figli minorenni nei casi in cui entrambi i genitori risultano
percettori di reddito da lavoro6 (5% per ciascuna delle due componenti), la
maggiorazione per i figli successivi al secondo (4%), e si attestano sul 2% della spesa
sia la maggiorazione per i figli minorenni disabili che l’incremento per i figli entro 1
anno. Gli altri tipi di importo riconosciuti sull’AUU assorbono una spesa del tutto
residuale.
Infine, nel prospetto che segue viene fornito un quadro riassuntivo dei principali valori
caratteristici con riferimento all’intero periodo di vigenza della misura per ciascun anno
di competenza.
Quadro riassuntivo dei principali valori caratteristici
(Periodo di riferimento: Marzo 2022-Giugno 2025)
Marzo-Dicembre
Anno 2023
Anno 2024
Gennaio-Giugno
AUU a domanda
Numero medio mensile richiedenti
Numero medio mensile figli
Importo medio mensile per richiedente (€)
Importo medio mensile per figlio (€)
12.560,3
17.489,7
19.859,6
9.769,1
Spesa complessiva annua (milioni di €)
AUU/RdC
Numero medio mensile nuclei
374.008
314.088
Numero medio mensile figli
624.688
525.043
Integrazione media mensile per nucleo (€)
Integrazione media mensile per figlio (€)
Spesa complessiva annua (milioni di €)
662,8
730,4
TOTALE
Spesa totale di competenza dell’anno
(milioni di euro)
Numero nuclei con almeno un AUU
nell’anno*
Numero totale di figli (univoci)
raggiunti dalla misura nell’anno
13.223,1
18.220,1
19.859,6
9.769,1
* Il numero di nuclei totali indicato per il 2022 ed il 2023 è dato dalla somma dei richiedenti AUU e dei nuclei percettori di AUU/RdC, mentre
dal 2024, a seguito della soppressione del RdC, corrisponde esattamente ai richiedenti AUU.
Come chiarito già nel Messaggio INPS 1714/2022 e poi confermato nella Circolare INPS 76/2023, ai fini di tale
maggiorazione rilevano i redditi da lavoro dipendente o assimilati (es NASPI o DISCOLL) nonché i redditi da pensione, i
redditi da lavoro autonomo o d’impresa che devono essere posseduti al momento della domanda e percepiti per un
periodo prevalente nel corso dell’anno. La maggiorazione spetta altresì ai nuclei di genitori lavoratori agricoli autonomi,
ed infine nel caso dei braccianti agricoli e di altri lavoratori che svolgono attività di lavoro tipicamente stagionali, la
maggiorazione è altresì riconosciuta in considerazione del fatto che le predette attività comunque sono coperte da
contribuzione annuale.
Appendice 1
Sintesi normativa
L’Assegno Unico Universale è erogato dall’INPS a coloro che esercitano la responsabilità
genitoriale in presenza di figli a prescindere dalla condizione lavorativa.
Il beneficio spetta per ogni figlio minorenne a carico e per ciascun figlio maggiorenne a
carico fino al compimento del ventunesimo anno di età. Si ricorda che per figli a carico,
ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 230/2021, si intendono quelli
facenti parte del nucleo familiare indicato ai fini ISEE nel quale è presente il beneficiario
della prestazione: il diritto alla prestazione è esteso ai nonni per i nipoti unicamente in
presenza di un formale provvedimento di affido o in ipotesi di collocamento o
accasamento etero familiare (equiparata all’affidamento ai sensi della legge 5 maggio
1983, n. 184).
Il richiedente l’AUU, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata
del beneficio, deve congiuntamente essere in possesso di requisiti di cittadinanza, di
residenza e di soggiorno, così come specificato all’articolo 3 del decreto legislativo n.
230/2021
Per quanto riguarda la cittadinanza, egli deve essere cittadino italiano o di uno Stato
membro dell’Unione Europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto
di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente
all’Unione Europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo
periodo o sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività
lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o sia titolare di permesso di soggiorno
per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei
mesi.
Tra i requisiti soggettivi da verificarsi in capo al soggetto richiedente, sono ricomprese
la residenza e il domicilio in Italia al momento della domanda e per tutta la durata della
prestazione, inoltre egli deve essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in
Italia: tale condizione si ritiene verificata anche nei casi di esclusione o esenzione dal
pagamento dell’imposta previsti dall’ordinamento.
L’importo dell’AUU è determinato sulla base della condizione economica del nucleo
familiare, verificata tenendo conto dell’ISEE in corso di validità. Pertanto, alle famiglie
che al momento della domanda siano in possesso di ISEE in corso di validità, l’assegno
è corrisposto con importi maggiorati e calcolati in base alla corrispondente fascia
di ISEE7. Tuttavia, l’AUU può essere richiesto anche in assenza di ISEE ovvero
con ISEE superiore alla soglia di 40.000€ nel 2022, di 43.240€ nel 2023, di 45.574,96€
nel 2024 e di 45.939,56€ nel 2025: in tal caso, saranno corrisposti gli importi minimi
previsti dalla normativa. Esso è costituito da un importo base e da alcune maggiorazioni
specifiche legate alla dimensione del nucleo familiare, alla presenza di figli disabili e di
altre caratteristiche familiari, quali l’età della madre e la presenza di entrambi i genitori
percettori di reddito da lavoro.
Per le famiglie con ISEE uguale o inferiore a 25.000€ è prevista per il 2022 una
maggiorazione transitoria per ridurre eventuali differenze negative tra il nuovo AUU e
Secondo quanto stabilito dal comma 11 dell’art. 4 del decreto legislativo 230/2021, gli importi dell’assegno e le relative
soglie ISEE sono adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita: la variazione dell’indice ISTAT dei
prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati è risultato pari all’8,1% per il 2023 e al 5,4% per il 2024.
l’ANF percepito negli anni precedenti; l’integrazione si riduce di un terzo l’anno e diventa
nulla a partire dal mese di marzo 2025. Nel caso si abbia diritto alla maggiorazione
transitoria e ci sia nel nucleo un figlio disabile, per il 2022 si applica una ulteriore
maggiorazione pari a 120€ mensili, come disposto dal DL 73/2022.
Secondo quanto stabilito dal decreto istitutivo, la domanda per il riconoscimento
dell’AUU è presentata, annualmente, a decorrere dal 1° gennaio di ciascun anno ed è
riferita al periodo compreso tra il mese di marzo dell’anno di presentazione della
domanda e quello di febbraio dell’anno successivo. L’assegno è riconosciuto a decorrere
dal mese successivo a quello di presentazione della domanda; nel caso in cui è
presentata entro il 30 giugno dell’anno di riferimento, l’assegno è riconosciuto a
decorrere dal mese di marzo del medesimo anno. A partire dal 2023 tuttavia, nell’ottica
di promuovere tutte le iniziative di semplificazione facilitando l’accesso alle prestazioni
per i cittadini in possesso dei requisiti previsti dalla legge, l’INPS eroga la prestazione
d’ufficio e in continuità, senza necessità di una nuova domanda, con riferimento ai
soggetti richiedenti per i quali nell’archivio dell’Istituto risulti presente una domanda di
AUU già accolta e in corso di godimento.
Per i percettori di Reddito di Cittadinanza, misura in vigore fino a dicembre 2023, l’AUU
è stato corrisposto automaticamente dall’INPS, in relazione ai figli presenti nel nucleo
familiare, senza necessità di presentazione della domanda, in sostituzione della quota
di RdC riferibile ai figli (se più elevata). Come precisato nella Circolare INPS 53/2022,
per i nuclei familiari le cui informazioni indispensabili al riconoscimento dell’integrazione
RdC/AUU erano già in possesso dell’Istituto, l’accredito dell’importo è avvenuto senza
necessità di acquisizione di ulteriori dichiarazioni, tuttavia, per quanto riguarda le
informazioni che non risultavano in possesso dell’Istituto, queste dovevano essere
comunicate all’INPS, tramite l’apposito modello “RdC-Com/AU”. Non hanno dovuto
presentare il predetto modello i nuclei familiari percettori di RdC nei quali erano
contestualmente presenti, all’interno dello stesso nucleo, i due genitori, di cui uno era
il dichiarante della DSU, ai fini ISEE, con uno o più figli a carico o minorenni, o
maggiorenni con disabilità.
Il decreto 73/2022 ha previsto nuove maggiorazioni a favore dei nuclei familiari con figli
disabili per l’anno 2022, maggiorazioni poi messe a regime dalla successiva legge
197/2022: in particolare, il decreto ha disposto il riconoscimento degli importi base
previsti per i figli minorenni ai disabili senza limiti di età ed ha esteso ai disabili tra i 18
e i 21 anni la maggiorazione prima riservata solo ai disabili minorenni di importo
variabile in funzione del grado di disabilità del beneficiario (non autosufficiente, grave,
medio). Inoltre, per i nuclei dove vi è presenza di almeno un disabile, viene riconosciuto
un incremento di 120 euro mensili della maggiorazione compensativa degli assegni per
il nucleo familiare prevista per le famiglie con Isee fino a 25.000€. Infine, come previsto
dal citato decreto, sono inclusi tra i beneficiari dell’AUU i nuclei familiari orfanili, per
ogni orfano maggiorenne, a condizione che sia già titolare di pensione ai superstiti e
riconosciuto con disabilità grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge n.
104/1992.
Come già accennato, con la legge 29 dicembre 2022, n. 197 (legge di bilancio 2023),
sono state inoltre apportate importanti novità alla disciplina dell’AUU, con riferimento
agli importi spettanti a partire dal 1° gennaio 2023:
aumento del 50% dell’assegno, da applicare agli importi spettanti secondo le
fasce Isee di riferimento, per ciascun figlio di età inferiore a 1 anno;
aumento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli
a carico, limitatamente ai figli di età compresa tra uno e tre anni, per livelli di
ISEE fino a 43.240€8;
aumento del 50% della maggiorazione forfettaria già prevista nel 2022 per i
nuclei con almeno 4 figli, che sale a 150€ mensili a nucleo per il 2023;
messa a regime degli aumenti riconosciuti nel corso del 2022 per i figli
maggiorenni con disabilità e, per i nuclei dove vi è presenza di almeno un disabile,
riconoscimento dell’importo forfettario di 120€ mensili della maggiorazione
compensativa degli assegni per il nucleo familiare prevista per le famiglie con
Isee fino a 25.000€ e con diritto all’ANF per i figli minori nel 2021.
L’ultimo provvedimento che ha apportato modifiche alla disciplina dell’AUU risulta il D.L.
48/2023: il decreto ha infatti esteso a decorrere dal 1° giugno 2023, l’applicazione della
maggiorazione all’AUU prevista per i minori con entrambi i genitori lavoratori (art. 4,
comma 8, del decreto legislativo 230/2021), anche nel caso di unico genitore lavoratore
al momento della presentazione della domanda, ove l’altro risulti deceduto, per un
periodo massimo di 5 anni successivi a tale evento, nell’ambito del limite di godimento
dell’assegno9.
Si segnala infine che la legge di bilancio 2025 ha disposto l’esclusione delle somme
percepite dalle famiglie a titolo di AUU nel calcolo dell’ISEE presentato ai fini del Bonus
Asilo Nido.
Nel prospetto che segue vengono sintetizzati gli importi base mensili dell’AUU e le
relative maggiorazioni vigenti per l’anno 2025, per i diversi livelli di ISEE.
Tale limite è diventato pari a 45.574,96€ nel 2024 e a 45.939,56€ nel 2025.
Cfr Circolare INPS 76/2023
Quadro di sintesi degli importi mensili dell’Assegno Unico e delle relative maggiorazioni spettanti nel 2025
Livello di ISEE 2025
0-17.227,33€
importi espressi in euro mensili
17.227,34€ – 45.939,56€
oltre 45.939,56€
(o senza ISEE)
assegno base per figlio
figli minorenni (