
(AGENPARL) – Fri 18 July 2025 LA CITTÀ DI BARI
CON L’ALLEANZA MUNICIPALISTA PER IL DIRITTO ALLA CASA CONTRO I MANIFESTI SHOCK DELLA LEGAL’amministrazione comunale di Bari, con l’assessore alla Legalità, Trasparenza e Antimafia sociale Nicola Grasso, cui è assegnata la delega alle politiche abitative, condivide e rilancia i contenuti del comunicato congiunto dell’Alleanza municipalista per il diritto alla casa, che riunisce assessori di diverse città italiane.
Al centro dell’attenzione i manifesti affissi ad opera della Lega di Matteo Salvini nel quartiere romano di San Lorenzo. “Occupi una casa? Ti buttiamo fuori in 24 ore” è lo slogan che accompagna un’immagine generata dall’intelligenza artificiale che costruisce un racconto fatto di stereotipi razzisti: volti scelti per evocare paura, accanto a un carabiniere e un poliziotto, usati come simboli di minaccia.
“Ancora una volta la destra al governo strumentalizza il disagio alimentando artatamente pregiudizi e paure per nascondere la propria incapacità politica – commenta Nicola Grasso -. Lo fa, come di consueto, sulla pelle delle persone più vulnerabili, ed è per questo che, insieme ai colleghi delle 43 città, grandi e piccole che aderiscono alla rete municipalista, abbiamo scelto di stigmatizzare questa nuova ‘trovata’, che nulla ha a che vedere con la responsabilità istituzionale ma è invece figlia della peggior propaganda razzista.
Salvini, è forse il caso di ricordarlo, è a capo del Ministero delle Infrastrutture ma fin qui nessuno ricorda che abbia promosso alcuna azione finalizzata ad alleggerire l’emergenza abitativa che da nord a sud attanaglia il Paese.
Anzi, alle proposte dell’Alleanza municipalista che da mesi chiede un Piano casa nazionale non si è mai degnato di rispondere: il ministro Salvini trovi dunque il tempo di sedersi al tavolo per discutere concretamente di problemi e di soluzioni, noi lo aspettiamo”.
Di seguito il testo del comunicato condiviso:
È legittimo che un partito utilizzi l’immagine delle forze dell’ordine per la propria propaganda politica? È gravissimo che un partito di governo utilizzi l’immagine delle forze dell’ordine per alimentare una narrazione securitaria contro i poveri. Le istituzioni dovrebbero essere garanti dei diritti, non strumenti della propaganda di parte. La sicurezza sociale non si costruisce con le minacce, ma garantendo diritti, a partire dal diritto all’abitare.
Siamo di fronte a una narrazione tossica, costruita per colpire chi ha di meno.
Si scelgono bersagli facili: migranti, famiglie fragili, persone deboli che vanno avanti di stratagemmi per non dormire per strada.
Si usa il volto della repressione, mentre si ignorano le vere responsabilità: il Governo, e in particolare il Ministero delle Infrastrutture guidato da Salvini, che da anni non dà risposte all’emergenza abitativa che attraversa il Paese.
Le case popolari non si costruiscono con le ruspe o con l’assetto antisommossa.
Il disagio non si cancella con i manganelli.
E il diritto alla casa non si garantisce criminalizzando la povertà.
Noi, amministratrici e amministratori locali impegnati ogni giorno a dare risposte concrete a chi vive in difficoltà abitativa, abbiamo fatto proposte serie, sostenibili, puntuali per un piano casa nazionale.
Al Ministro Salvini le abbiamo inviate più volte, senza mai ricevere risposta.
Il suo silenzio sui tavoli istituzionali è lo stesso che oggi rimbomba dietro questi manifesti: assenza di politiche, sostituita da violenza comunicativa.
Questa propaganda non ha nulla a che fare con la giustizia sociale.
È solo l’ennesima dimostrazione di un potere forte con i deboli e debole con i forti.
La Lega non colpisce i grandi proprietari che lasciano sfitti migliaia di alloggi, non sfida chi specula sul mercato immobiliare.
Sceglie invece di colpire chi occupa per disperazione, chi ha perso tutto, chi non ha alternative. È una politica vigliacca.
Nel mezzo di una crisi abitativa che riguarda studenti, lavoratori precari, famiglie monoreddito, giovani e anziani, il Governo dovrebbe intervenire per aumentare l’offerta di alloggi accessibili, sostenere gli enti locali, calmierare il mercato e contrastare la rendita parassitaria. Invece, preferisce fare campagna elettorale contro i più fragili.
Noi continueremo a lavorare per una politica della casa giusta, solidale, fatta di investimenti, dialogo e partecipazione. E denunceremo sempre chi, come la Lega, usa la paura come strumento di governo.
L’Alleanza municipalista per il diritto alla casa è un’iniziativa che vede coinvolti amministratori locali, sindacati e attivisti per il diritto all’abitare, con l’obiettivo di promuovere un Piano Casa Nazionale. Questa alleanza chiede che il diritto all’abitare sia riconosciuto come Livello Essenziale delle Prestazioni Sociali (LEPS) e propone misure concrete per affrontare la crisi abitativa.
L’Alleanza è nata dalla consapevolezza che il diritto alla casa è un diritto fondamentale e che i Comuni, spesso, non hanno gli strumenti adeguati per rispondere alle esigenze abitative dei cittadini. Tra le proposte avanzate, vi è l’assegnazione gratuita ai Comuni di immobili e aree statali inutilizzati, destinandoli a politiche per l’abitare, e la creazione di un fondo nazionale per la casa.
L’iniziativa ha visto manifestazioni e iniziative pubbliche, come quella del 12 dicembre scorso a Roma, dove l’Alleanza ha presentato le sue proposte al Parlamento. L’obiettivo è sensibilizzare le istituzioni e promuovere un cambiamento legislativo che metta al centro il diritto alla casa.