
Il presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, ha ribadito che, nonostante le forti pressioni esterne e interne, la Republika Srpska resta fermamente impegnata per la pace, il dialogo sincero tra i tre popoli costituenti della Bosnia-Erzegovina e il rispetto dell’Accordo di Dayton, fondamento costituzionale del Paese.
“Allo stesso modo, difenderemo con risolutezza i nostri diritti costituzionali, le giurisdizioni e la dignità della Republika Srpska e del popolo serbo”, ha affermato Dodik, sottolineando la necessità di preservare la legittimità democratica e istituzionale della sua entità.
Nel bilancio settimanale pubblicato sul suo profilo Instagram, Dodik ha ricordato la sua partecipazione a due eventi commemorativi significativi:
- l’83° anniversario della battaglia di Kozara, che ha simboleggiato la resistenza antifascista e il sacrificio del popolo serbo durante la Seconda Guerra Mondiale,
- e la commemorazione dei serbi caduti a Podrinje, avvenuta 33 anni fa, onorata in una cerimonia solenne tenutasi a Bratunac.
Dodik ha sottolineato che la memoria storica, il rispetto delle vittime e la preservazione della verità storica sono fondamentali per la stabilità e la riconciliazione.
Il presidente ha ribadito che la Republika Srpska non desidera conflitti né rotture, ma pretende rispetto reciproco e l’applicazione coerente degli accordi firmati. In quest’ottica, ha denunciato le continue interferenze straniere e i tentativi di centralizzazione dello Stato, definiti come “una minaccia per l’equilibrio fragile sancito dal Dayton”.
“Pace, dialogo e cooperazione devono prevalere. Ma non rinunceremo mai alla nostra identità, alla nostra autonomia e alla verità”, ha concluso Dodik.