
(AGENPARL) – Wed 02 July 2025 SEPARAZIONE CARRIERE, M5S: CORRUZIONE E CERTEZZA PENA? NO, GOVERNO PENSA A PUNIRE GIUDICI
ROMA, 2 lug. – “Che la separazione delle carriere non sia una priorità tra i problemi della giustizia italiana lo racconta la realtà. Il nostro è un Paese che ogni anno perde 100 miliardi in corruzione. Forse andare a punire i corruttori sarebbe stata una manovra centrale, non solo etica ma anche economica. Si poteva intervenire sulla certezza della pena, sulla velocità dei processi, perché molto spesso la lentezza dei processi diventa la condanna stessa e questo è inaccettabile. Ricordo il ministro Nordio quando si è presentato dicendo che la velocizzazione dei processi passava attraverso una diminuzione dei reati. In realtà, da quel giorno i reati sono aumentati. Invece si fa la separazione delle carriere, peccato che i numeri raccontino in modo inequivocabile che in un anno lo scambio tra funzione requirente e funzione giudicante avviene nello zero virgola per 100 dei casi. Si dice che dobbiamo separare le carriere perché il pm e il giudice possono avere l’ufficio vicino e quindi essere in comunicazione e in accordo tra loro. Peccato che i processi in Italia finiscano in assoluzione nel 50% circa dei casi”.
Lo ha detto il senatore M5S Luca Pirondini intervenendo nella discussione sugli emendamenti sulla Separazione delle carriere.
“La realtà – ha aggiunto la senatrice M5S Elisa Pirro – è che al governo Meloni semplicemente non piace rispettare le leggi e seguire l’ordinamento giudiziario; gli piace fare quello che vuole, apprezza solo la legge del più forte, come ha osato vergognosamente dire in quest’Aula il ministro della Giustizia. Buttiamo così nel cestino la nostra amata Costituzione, che stabilisce tutele per i più deboli e non la legge del più forte. Noi vorremmo una giustizia che si occupi dei problemi dei cittadini, della riabilitazione dei detenuti, di far star bene i propri dipendenti, come gli agenti di Polizia penitenziaria che si trovano a vivere in quelle stesse carceri che diventano dei forni. Invece il governo ci rifila la legge per punire i magistrati”.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle