
(AGENPARL) – Thu 26 June 2025 (ACON) Trieste, 26 giu – “Il ddl 36 coniuga diverse esigenze del
territorio del Fvg che vanno dalla rigenerazione urbana al
ripopolamento delle zone di montagna e al rilancio del tessuto
edilizio, con la possibilit? di rendere maggiormente attrattiva
la regione sul piano sociale”.
? stato questo il commento di Manuela Celotti (Pd) nel corso
della seconda giornata d’Aula dedicata all’esame del disegno di
legge 36 inerente gli interventi volti a favorire il recupero, la
riqualificazione e il riuso del patrimonio immobiliare privato
regionale. La dem, evidenziand, tuttavia che “? necessario
intervenire con pi? forza sulle fasce di popolazione meno
abbienti”, ha anticipato alcuni degli emendamenti del proprio
gruppo consiliare che “vanno nella direzione, da un lato, di
aumentare l’intensit? dei contributi per le persone con Isee
basso e, dall’altro, supportare anche le realt? del terzo settore
per la riqualificazione di alloggi destinati a persone in
situazioni svantaggiate”.
Per il collega di partito, Francesco Martines si tratta “di una
legge attesa da tempo” ma il rischio ? che potrebbe andare a
beneficio delle aree minori dove ci sono pi? servizi, piuttosto
che in quelle abbandonate e maggiormente spopolate da tempo”.
Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg) ha rimarcato
che “? una norma condivisibile: la manutenzione straordinaria e
le ristrutturazioni edilizie da una parte e l’efficentamento
energetico dall’altra sono prerogative importanti per le famiglie
e le imprese del Fvg, tuttavia la vera efficacia del
provvedimento si misurer? nei contributi conseguenti ai bandi
attuativi”, auspicando quindi che “i 50 milioni di euro destinati
a coprire i canali contributi diventino strutturali o che,
comunque, rispetto agli stessi ci sia una continuit? nel tempo”.
In replica, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina
Amirante, che spiegato che “la norma prelude un lavoro
partecipato che riguarder? il Piano di governo del territorio
per il superamento di quello, ormai datato, del 1978 che, ad
oggi, risulta particolarmente ostativo e prescrittivo in tema di
rigenerazione urbana”. L’assessore ha inoltre ricordato che
“pilastri fondamentali del ddl in esame sono la creazione di
nuovi pacchetti di alloggi per la popolazione che non rientra
nell’edilizia sovvenzionata, cos? come evitare la speculazione
edilizia in un ottica di welfare e housing sociale e di una
visione di rigenerazione urbana che dia a tutti il diritto alla
citt?”.
I relatori di minoranza, Serena Pellegrino (Avs) e Marco Putto
(Patto per l’Autonomia-Civica Fvg), anticipando alcune delle
proposte emendative, hanno sottolineato la “necessit? di
innalzare la soglia Isee da 20mila a 25mila euro al fine di
allargare la platea dei beneficiari dei contributi e di fissare
un prezzario per evitare logiche speculative”, mentre Massimo
Mentil (Pd) ha rimarcato che “il ripopolamento delle aree di
montagna non si risolver? sicuramente solo con il ddl, ma
sicuramento questo ? un tassello importante che dovr? trovare
convergenza con le altre norme di settore”.
I relatori di Maggioranza, Michele Lobianco (FI), Mauro Di Bert
(Fp) e Igor Treleani (FdI) hanno espresso soddisfazione “per la
condivisione di intenti con la Minoranza riscontrata durante la
discussione per una norma importante che merita un percorso
costruttivo”, mentre Lucia Buna (Lega) si ? detta favorevole
all’innalzamento della soglia Isee per l’accesso ai contributi,
ricordando a tutti che “nella legislatura precedente le priorit?
erano state il Covid e il superbonus 110 e che, per questo, su un
provvedimento cos? importante in tema di rigenerazione urbana
come il ddl 36 si ? arrivati a lavorare solo ora”.
ACON/SM-fc
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