
(AGENPARL) – Wed 25 June 2025 Migranti. Scarpa (Pd): risposta Viminale insufficiente, rimpatri da Tirana incompatibili con norme Ue
Con una prassi più che discutibile, il Viminale “risponde” con una dichiarazione alla stampa alla questione sollevata con l’interrogazione che ho presentato stamattina insieme a tante e tanti colleghi delle opposizioni sul rimpatrio di 5 cittadini egiziani direttamente da Tirana. Nell’interrogazione si chiedeva “quale sia la norma giuridica in base a cui il Ministro ha disposto l’avvenuto rimpatrio di cittadini egiziani dal CPR di Gjader direttamente verso l’Egitto, e se il Ministro abbia valutato, come ritengono gli interroganti, che tale operazione è avvenuta in contrasto con quanto previsto dalla Direttiva 115/CE/2008 in materia di rimpatri”.
Il Viminale replica sostenendo la legittimità del rimpatrio in questione alla luce delle intese tra Italia Albania, probabilmente facendo riferimento alla parte del protocollo in cui si enuncia “nel caso in cui venga meno per qualsiasi causa, il titolo di permanenza nelle strutture, la parte italiana trasferisce immediatamente i migranti fuori dal territorio albanese”: un’espressione che risulta vaga, priva del requisito della determinatezza che dovrebbe avere la norma e che non può essere interpretata nel senso di un allontanamento verso il paese di origine. Inoltre il Viminale omette completamente di rispondere alla seconda parte della domanda, la più importante: tutto questo – a partire dal Protocollo Italia-Albania stesso – è compatibile con le norme europee? Io credo di no.
Secondo la Direttiva rimpatri con la nozione di “allontanamento” si deve intendere infatti l’espulsione che può avvenire solamente dal territorio di uno Stato membro perché le garanzie previste dal diritto europeo devono valere in ogni fase della procedura di espulsione. L’espulsione dall’aeroporto di Tirana direttamente verso l’Egitto è avvenuta altresì in violazione dell’articolo 13 della Costituzione perché il pieno controllo di legittimità sull’allontanamento dal territorio nazionale può ritenersi tale solo se l’intero processo avviene nel territorio in cui sussiste la giurisdizione italiana. Le operazioni di polizia condotte fuori dal centro di Gjader in territorio albanese nei confronti delle persone trasportate (trasporto, imbarco etc.) sono però prive di controllo giurisdizionale e avvengono dunque senza alcuna copertura normativa. Il Governo Meloni continua a far “funzionare” il centro albanese a suon di omissioni, illegittimità, sprechi, tentativi su tentativi in spregio delle norme comunitarie. Vogliono fare come Trump, ormai è evidente, e lo vogliono fare portandoci fuori dai confini giuridici dell’Unione Europa. Non glielo permetteremo.
Così la deputata del Pd Rachele Scarpa.
Roma, 25 giugno 2025
Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico
Camera dei Deputati
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