
Un vasto incendio che ha interrotto il traffico ferroviario attorno ad Amsterdam, all’Aia e all’aeroporto di Schiphol potrebbe essere un caso di sabotaggio. È questa una delle piste seguite dalla polizia olandese, proprio mentre si apre all’Aia un vertice cruciale della NATO, con i riflettori del mondo puntati sui Paesi Bassi. L’evento dovrebbe sancire un cambiamento epocale nelle politiche di difesa dell’Alleanza, con un aumento della spesa militare al 5% del PIL.
Il rogo: cavi ferroviari distrutti e traffico in tilt
L’incendio, scoppiato alle 03:45 di martedì mattina in una canalina sotterranea, ha danneggiato circa 30 cavi elettrici responsabili del controllo dei segnali ferroviari. Senza questi sistemi digitali, la rete ferroviaria moderna è completamente paralizzata. La zona colpita copre tratti ferroviari strategici attorno all’aeroporto internazionale di Schiphol e ai collegamenti con la capitale Amsterdam e l’Aia, sede del governo e del vertice NATO.
La compagnia ferroviaria olandese NS ha confermato che non ci saranno treni da e per Schiphol prima di mezzanotte. Migliaia di viaggiatori sono rimasti bloccati, mentre l’aeroporto ha attivato bus sostitutivi. Le autorità hanno invitato i cittadini a lavorare da casa, mentre le strade dell’Aia sono già congestionate per le misure di sicurezza straordinarie legate al vertice.
Ipotesi sabotaggio: sabotatori, rame o attivismo politico?
Il Ministro della Giustizia olandese David van Weel, parlando all’emittente NOS dal vertice NATO, non ha escluso che si tratti di un’azione deliberata di sabotaggio:
“Potrebbe essere un gruppo di attivisti, potrebbe essere un altro Paese. Potrebbe essere qualsiasi cosa. Ma è difficile ignorare la tempistica.”
Il quotidiano Haarlems Dagblad cita fonti della polizia che riferiscono di tracce sospette trovate sul posto, avvalorando l’ipotesi di un’azione intenzionale. Non si esclude nemmeno un tentativo di furto di rame fallito.
Presenze sospette e precedenti allarmanti
Lunedì, alla vigilia del vertice, attivisti di Extinction Rebellion sono stati arrestati fuori dall’aeroporto di Schiphol per proteste contro la NATO. Anche se non vi è ancora alcun collegamento diretto con l’incendio, gli inquirenti stanno vagliando ogni ipotesi.
In passato, azioni simili di sabotaggio ferroviario sono state rivendicate da gruppi di estrema sinistra o da reti anarchiche, con attacchi mirati a infrastrutture critiche, come accaduto in occasione dell’apertura delle Olimpiadi di Parigi del 2024 o in Germania contro aziende legate a Israele.
Negli ultimi mesi è emersa anche una nuova dimensione geopolitica, con il sospetto che alcuni episodi possano essere collegati ad attività di sabotaggio russo in Europa. Inchieste in corso in Germania, Francia e nei Paesi baltici hanno evidenziato attacchi contro basi militari, depositi di munizioni, aerei e persino cavi dati sottomarini.
Sicurezza europea sotto pressione
Questo nuovo episodio, in un contesto di crescente tensione internazionale, solleva seri interrogativi sulla vulnerabilità delle infrastrutture civili europee. Il fatto che il sabotaggio — se confermato — sia avvenuto nel giorno di apertura di un vertice strategico della NATO, rappresenta un chiaro segnale: le reti di trasporto e comunicazione sono diventate nuovi obiettivi militari e simbolici nel contesto della guerra ibrida globale.
Le autorità olandesi proseguono le indagini per determinare le cause esatte dell’incendio, mentre i leader NATO all’Aia si confrontano su nuove strategie di difesa, in un’Europa sempre più esposta a minacce asimmetriche e cyber-sabotaggi.